Lo ammettiamo: ci siamo passati davanti un sacco di volte ma non ci siamo mai fermati. Stiamo parlando del Risto Caffè Cavour sull’omonima via che dalla piazza centrale di Ostuni conduce verso il Monumento ai Caduti e alla villa comunale dedicata a Sandro Pertini, polmone verde della cittadina sorto dove una volta c’era la foggia, un’antica depressione naturale in cui venivano convogliate le acque.

A Ostuni nella grotta

Risto Caffè Cavour

Dall’esterno, infatti, non si può minimamente immaginare cosa si cela dietro la porta a vetri del Caffè e intuirne la magica atmosfera. Scendendo qualche gradino ci si immerge in uno scenario fuori dal tempo, quello di un frantoio ipogeo risalente all’anno 1100, in cui ogni parete di roccia è intrisa di storia e sudore di antiche genti.

Risto Caffè Cavour

L’origine di questi frantoi – come ci spiega Fabrizio Nacci, chef e perfetto padrone di casa – si perde nella notte dei tempi ed è legata alla pratica agricola ed economica della coltivazione dell’olivo, che in queste zone va ben oltre il periodo dell’età moderna, affondando le sue radici in epoca romana e ancor prima messapica. Questo frantoio in particolare veniva utilizzato per per nascondere l’olio ed evitare così, che potesse essere derubato dai vari predatori che, nel corso degli anni, hanno invaso la Città Bianca.

Risto Caffè CavourIncuriositi, prima di accomodarci, gironzoliamo un po’ e notiamo che ancora si possono scorgere e distinguere le vasche di decantazione dell’olio, si possono ammirare le “chianche” originali e perfino la mangiatoia dove era posizionata la macina e il cunicolo dove venivano scaricate le olive.

Sicuramente un locale di grande atmosfera, quella che spesso si ricerca in un ristorante di qualità in cui, oltre a mangiar bene, si vuole trascorrere una bella serata, magari romantica, anche se con terzo incomodo peloso come noi.

Infatti il nostro Otto è stato accolto ben volentieri da Fabrizio che poi si è completamente dedicato a coccolare le nostre papille.

I piatti forti sono quelli che rievocano la cucina tradizionale, dove non manca mai il locale olio extravergine d’oliva, ma non si negano tocchi raffinati che contemplano sempre prodotti preferibilmente pugliesi e di stagione.

Risto Caffè Cavour

La cucina spazia dalla terra al mare, mettendo in vetrina il territorio ostunese e i suoi oliveti, orti, frutteti e vigneti. In stagione, ma non adesso che c’è il fermo biologico fino al 1 luglio, non fatevi sfuggire i profumati ricci provenienti dal vicino litorale. Noi non abbiamo saputo resistere a un classico, le orecchiette con le cime di rapa che in zona vengono arricchite anche da pomodorino e briciole di pane tostato.

Risto Caffé Cavour

Risto Caffé Cavour

Tra gli antipasti, da non perdere i carciofi cucinati a bassa temperatura tagliati sottili e serviti con lamelle di grana e di tartufo e il soufflé di cicoriella con crema di burratina, delizie in cui si fondono in perfetta armonia ingredienti dai sapori decisi.

Risto Caffè Cavour

Il secondo? Qui siamo tornati al tradizionale con lo stinco di agnello con patate e carote, ma non manca quasi mai il pescato del giorno esaltato dalla maestria dello chef e dalla sua filosofia di cotture minime per rispettare ed enfatizzare i sapori.

Risto Caffè Cavour

Sul vino ci siamo lasciati consigliare da Fabrizio che, considerando le nostre scelte gastronomiche, ci ha fatto bere il negramaro in purezza prodotto da Paolo Leo dal nome accattivante di Negramante, dai profumi intensi e dal gusto tannico e piacevolmente persistente.

Irrinunciabile, a fine cena, un dolce della casa. Attenzione è difficile la scelta tra quelli proposti:  si vorrebbe provarli tutti! Prima di andar via l’atmosfera rilassata del locale invita a quattro chiacchiere con Fabrizio e sua moglie che, discreta e gentile, lo coadiuva in sala.

Risto caffè Cavour

La prova che siamo stati bene e abbiamo mangiato e bevuto meglio? Al Risto Caffè Cavour ci siamo già tornati a fare il bis!

Risto Caffè Cavour
Corso Cavour 5, Ostuni (Brindisi)
Info: +39 0831 301709 – www.caffecavour.it

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