Tu cosa vedi? Questa la domanda che mi sono sentita rivolgere non appena varcato l’uscio delle scuderie del Castello di Acaya in cui sono esposte le fotografie di Carlo Toma, tutte rigorosamente scattate con uno smart phone, raccolte per la mostra “Uliando Uliando. Pareidolia, guardare oltre ciò che appare”.

Ad Acaya la mostra “Uliando Uliando. Pareidolia, guardare oltre ciò che appare”

La mostra fotografica e di illustrazioni ideata da Carlo Toma, inaugurata giovedì 6 luglio da Alessandro Cecchi Paone, noto giornalista e conduttore televisivo de “La macchina del tempo” su Retequattro (lo abbiamo intervistato per la nostra rubrica #incontri e a breve sarà online l’articolo), ha creato molto interesse nel folto pubblico presente.

Tu cosa vedi?“Uliando Uliando. Pareidolia, guardare oltre ciò che appare”

E grandi e piccoli, compresi noi, hanno riscoperto il lato ludico della pareidolia, quel processo psichico che associa una forma, in questo caso quelle magnifiche dei contorti tronchi degli ulivi, a una immagine mentale. Un fenomeno di cui ha ampiamente parlato Alessandro Cecchi Paone nella lectio magistralis che ha seguito l’inaugurazione della mostra e che è stata focalizzata sul tema “Pareidolia nella storia dell’arte: da Giotto ai nostri giorni”.

Tu cosa vedi?

Niente di meglio della corte interna della fascinosa roccaforte di Acaya, la cittadella fortificata a pochi chilometri da Lecce, per accogliere il giornalista che è rimasto affascinato sia dalla mostra dell’amico Carlo Toma che dal contesto in cui si è svolta tanto da richiedere alla direttrice Malecore di essere ospitato in una stanzetta del maniero in una prossima occasione!

Tu cosa vedi?

Tornando alla esposizione di fotografie e di illustrazioni ideata da Carlo Toma e patrocinata dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce, dall’Istituto di Culture Mediterranee, dal Comune di Vernole, dalla Coldiretti e dall’Associazione Terra Archeorete del Mediterraneo, sarà visitabile fino al 31 maggio del prossimo anno, invitando i visitatori a “guardare oltre ciò che appare”.

Tu cosa vedi?

Ed è stato davvero divertente osservare prima i particolari ripresi da Toma sui tronchi cercando di rilevare la forma di un animale o i contorni di un volto, e poi svelare, sollevando il cartoncino, il disegno con l’interpretazione del fotografo e degli artisti, fumettisti, illustratori e disegnatori, che hanno partecipato con le loro opere alla mostra.

Tu cosa vedi?

Così come è stato stimolante cercare altre associazioni, perché come ha spiegato Cecchi Paone, la pareidolia è la tendenza a vedere ciò che non c’è e questa capacità innata ci deriva dalla necessità che avevano i nostri antenati preistorici di riconoscere un eventuale predatore mimetizzato tra la natura quando individuare per tempo un animale feroce era necessario alla sopravvivenza della specie. Tutti possediamo ancora questa attitudine a ogni latitudine – ha sottolineato il giornalista nella sua lectio magistralis – e la utilizziamo quotidianamente, anche senza accorgercene.

Tu cosa vedi?

Non sono mancati, sia da parte dell’ideatore della mostra che da parte del sindaco di Vernole Luca De Carlo del presidente Coldiretti Lecce Pantaleo Piccinno, riferimenti al territorio salentino per esaltarne le bellezze e le peculiarità, sottraendolo al clima di emergenza e di crisi che si è venuto a creare a causa del fenomeno Xylella. Momenti come questi sono importanti per creare interesse intorno ad argomenti rilevanti come l’olio e gli ulivi, ma in modo meno aggressivo di quello della cronaca così come si può fare in un contesto di creatività e di arte.

Tu cosa vedi?

Magari facendosi rapire dallo stesso “richiamo” di Carlo Toma, autore, produttore, regista e documentarista che ha girato il mondo ma che la sua armonia interiore la ritrova soltanto passeggiando nella sua campagna salentina tra gli ulivi, “Uliando Uliando”, che indica un “camminare rapito, senza una direzione stabilita, un andamento cullante, lento, ma anche un incontro con ciò che è rimasto in tronco che io chiamo olio per l’anima, la vitalità che l’albero esprime e che il tronco di ulivo riserva a chi ha pazienza e voglia di andare a scoprire” – come spiega lo stesso autore nel curato catalogo della mostra.

Info Mostra: tel.3356219190, www.uliandouliando.com

Info Castello di Acaya: cell. 3472535235
Orari Mostra: giugno-settembre 9.30-12.30/17-21 (chiuso lun.), luglio-agosto: 9.30-12.30/18-22

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