Una delle tappe golose obbligatorie a Palermo è quella al Touring Café di fronte a Villa Giulia per l’arancina bomba che pesa ben 400 grammi ed è disponibile nelle versioni classiche alla carne e al burro, ma anche con ripieno di spinaci, funghi e prosciutto. Per gli stomaci forti, il must del cibo da strada palermitano è il “panino cà meusa”, la milza di vitello, che Franco u Vastiddare vende all’angolo tra Piazza Marina e corso Vittorio Emanuele dal mattino fino a notte fonda: una specialità araba nella versione “schietta” con limone o “conzata” con ricotta e caciocavallo racchiusa nella “vastedda”, morbida pagnotta rivestita di semi di sesamo.
Arancina bomba e panino cà meusa
Due giorni non bastano certo per scoprire interamente Palermo, ma avendola visitata agli inizi di luglio, nel pieno dei preparativi per il Festino di Santa Rosalia, non potevamo fare a meno di recarci in Cattedrale, eretta alla fine del XII secolo e rimaneggiata più volte nei secoli successivi, dall’originale stile siculo-normanno.
Nel maestoso interno, nella navata sinistra si ammirano i sarcofagi in porfido di Ruggero II e di Federico II. A destra del presbiterio si trova, invece, la cappella di Santa Rosalia, patrona di Palermo con le reliquie e l’urna d’argento che viene portata in processione durante la festa del 15 luglio. All’esterno nei giardini del “planum Ecclesiae” recintato da una balaustra di marmo, fervono i preparativi per la festa della Santa più amata dai palermitani: si sta rifinendo il carro trionfale che sfila per le strade della città ogni anno dal 9 al 15 luglio. Il carro è un’opera grandiosa: alto circa 10 metri, ha la forma di una grande barca che ospita 60 persone tra cui la banda vestita in abiti settecenteschi.
Rimandiamo a una prossima volta la visita a Palazzo dei Normanni, la residenza reale di Palermo che Ruggero II trasformò in una splendida reggia, magnificamente decorata da raffinati mosaici come nella Cappella Palatina, in cui è rappresentato l’aldilà islamico in tutte le sue suggestioni da mille e una notte!
Per completare il giro della Palermo araba, tappe dovute sono la Zisa, la residenza che Guglielmo I aveva realizzato nel suo personale giardino dell’Eden, e la Cuba, uno splendido edificio nella sua semplicità decorativa.
Nel quartiere Kalsa non si può fare a meno di rimanere affascinati dalla vuota navata di Santa Maria dello Spasimo. Mentre stupore e meraviglia suscitano i monumentali esemplari di piante esotiche dell’Orto Botanico, definito da Goethe “il più meraviglioso angolo di questa terra”. Le sensazioni olfattive e le emozioni visive vanno completate con un giro nei mercati più vivaci della città, la Vucciria, del Capo e dei Lattarini, oltre che con una sortita nei dintorni di Palermo: sul Monte Pellegrino, nella grotta fra le rocce in cui riposa Santa Rosalia e a Mondello, la spiaggia per eccellenza dei palermitani, dalla sabbia candida, le acque calme e i fondali bassi. Ma questo e altro lo rimandiamo alla prossima volta perché il tempo a nostra disposizione è già finito!
BLOC NOTES
Touring Café
Via Lincoln 15
Info: +39 091 6167242
Franco U Vastiddaru
Corso Vittorio Emanuele 102 angolo Piazza Marina
Info: +39 091 325987