Opera Calcata è un canto di donne e un omaggio alla lirica. Traviata, Aida, Faust, Don Giovanni sono famosi personaggi dell’opera a cui si sono ispirate le sorelle Guendalina e Consuelo per il nome e la decorazione del loro ristorante intimo e accogliente aperto dieci anni fa nella piazza principale di Calcata Vecchia. Ma cosa c’entra la lirica con il borgo conosciuto come paese degli artisti e degli intellettuali?
Assaporando il borgo
Ce lo spiega a tavola Guendalina che, dopo aver dato vita al ristorante, ha pensato di coinvolgere altre persone, tutte donne, intorno a questo progetto chiamato Opera Calcata in cui ognuna ha un ruolo, proprio come nel melodramma, lo spettacolo più completo e complesso che viene rappresentato in teatro. Infatti unisce alla musica il canto, la storia, i costumi, i personaggi, le scene, e a volte anche la danza.
Opera Calcata si pone come obiettivo proprio questo: raccogliere in un unico progetto diverse proposte per donare benessere, condivisione e divertimento a chi decide di visitare il borgo e di fermarsi amandolo proprio come viene amato da chi fa parte del gruppo.
Guendalina e Consuelo sono nate nell’altra Calcata, quella Nuova, ma da quando erano bambine frequentano la parte più antica del borgo. “Noi l’amiamo – ci hanno detto – e vogliamo fare in modo che rimanga nel cuore, con una proposta turistica che vada incontro ai bisogni e ai desideri dei visitatori”.
Lo fanno catturando tutti i sensi di chi come noi decide di approfondire la conoscenza del paese attraverso un breve soggiorno che consenta di viverlo come coloro che lo hanno scelto come dimora abituale.
I profumi e i sapori della loro cucina conquistano il palato proponendo i piatti della tradizione locale rivisitati e come lieto finale i deliziosi dolci preparati con le loro mani. La vista viene appagata dalla bellezza di questo borgo dell’Agro Falisco, aggrappato a una rupe che occhieggia sul fiume Treja e i boschi tutt’intorno. Per il tatto basta far scivolare i palmi delle mani sui muri ruvidi e spessi che emergono dall’alta coltre di tufo che sostiene il colle sul quale è appeso il borgo.
L’udito è coinvolto dai concerti spontanei in piazza come quello che ci ha accolto e incuriosito non appena arrivati, un po’ trafelati, sulla sommità della piazza davanti alla chiesa del SS. Nome di Gesù, varcato l’imponente portale d’accesso. Solo musica e niente rumori, soprattutto quelli legati al traffico, perché a Calcata Vecchia le auto non ci arrivano: per il borgo che ha rischiato la demolizione, data l’instabilità della montagna di tufo su cui poggia, si può girare solo a piedi.
Qual è il consiglio del team al femminile di Opera Calcata, completato da Federica che accompagna gli ospiti nelle loro casette? Assaporare la vita in paese lentamente, perlustrando stradina dopo stradina il suo minuscolo centro storico, ammirando i fiori ai davanzali, accarezzando i gatti stesi al sole perdendosi tra i vicoli che improvvisamente si spalancano sul vuoto delle forre.
Non solo ristorante dunque. Per far vivere una esperienza più completa al visitatore e convincerlo a fermarsi evitando il turismo mordi e fuggi della domenica, le donne di Opera Calcata hanno deciso di creare una rete di camere in affitto, un po’ b&b, un po’ albergo diffuso. Oltre alle Opera Suites, a disposizione degli ospiti ci sono altri alloggi turistici adatti a tutte le esigenze.
“Abbiamo ideato le nostre camere con l’idea di poter offrire, in cooperazione con il ristorante, un’esperienza a tutto tondo nel mondo dell’ospitalità calcatese creando le condizioni per godere appieno di momenti unici da ricordare, con tutti i comfort dei nostri giorni, in un luogo dove il tempo si è fermato: il cuore del borgo di Calcata”.
Da questa idea sono nate le Opera Suites progettate con un filo conduttore negli arredi, realizzati da artigiani locali. In tutte c’è un’atmosfera unica e uno stile inequivocabile.
Come nella nostra Suite chiamata “Il sentiero della felicità” con un meraviglioso affaccio sulla valle, dove tutto richiama la natura. A nostra disposizione abbiamo trovato macchina del caffè, bollitore per te, Netflix gratuito e una grande vasca da bagno con sali, petali di rosa e oli essenziali perfetta per un romantico bagno di coppia e per riscaldarsi dalle fresche folate di vento che a Calcata Vecchia fa sentire spesso la sua voce.
E torna il tema del suono e della musica. Alla base delle pietanze servite ai tavoli del Ristorante Opera, tra sorrisi e cortesia, c’è la ricerca di nuove sinfonie di sapori che si esprime in un menù composto da piatti tradizionali con note innovative.
Dopo cena è piacevole passeggiare nel paese che pian piano si va svuotando di chi lo ha scelto per la gita di un giorno e anche di chi lo raggiunge per aprire le sue botteghe solo nel weekend. E poi raggiungere la Suite “Il sentiero della felicità”, la nostra piccola dimora situata in un vicolo sul lato della piazza principale di questo borgo dove il tempo sembra essersi fermato e dove abita gente che proviene da tutto il mondo che ha fatto di Calcata Vecchia la sua casa.
Ma Calcata non si spiega, va provata. Proprio come raccomandano le protagoniste di Opera Calcata che invitano a godersi le atmosfere rilassate del borgo. Noi abbiamo accolto l’invito e abbiamo assaporato insieme al nostro Otto una sensazione di intima tranquillità che difficilmente dimenticheremo, portando un pezzettino di questo luogo magico, che molti artisti hanno scelto come loro residenza, dentro il nostro cuore. E voi che fate? Non siete curiosi di scoprire Calcata lasciandovi rapire dal canto delle donne ammalianti come sirene di Opera Calcata?
Opera Calcata
Via della Pietà, 2 – Calcata (VT)
Info: +39 0761 176 9547 – Whatsapp +39 327 0480966
www.operacalcata.com – operacalcata@gmail.com
E come no? L’opera è un mondo straordinario, e a me piacerebbe comprendere come fa a combinarsi con altre realtà, come appunto la cucina, e capisco che l’unica è buttarcisi dentro, non basta leggere soltanto…
Mi vengono domande tipo: lo schema operistico del menu è accompagnato da sottofondo musicale? mentre leggi, ascolti anche?
C’è un altro punto poi che mi fa riflettere: in un borgo non solo la vita è più semplice, TUTTO è più semplice. Alla fine si riesce a fare rete parecchio meglio e quindi a portare il visitatore più in alto nelle sue stesse aspettative.
La musica accompagna tutto!
In un borgo è certamente più semplice conoscersi ma fare squadra non è sempre facile.
E comunque ci sono le difficoltà del “tutto a piedi” tra discese e salite e con i pesi, l’umidità che rende scivolose le strade e il vento freddo (che d’inverno non manca mai): insomma una bella scommessa!
Eh già, è vero, se non si possono usare mezzi di trasporto, è un bel po’ dura portar su valigie e merci… una scommessa che richiede una motivazione forte alla base.
Ed è proprio per questo che è ancora più motivato e consapevole il turista che arriva fin qui ☺️