Sembra di essere su una nave, pronti per un tuffo dalla scogliera della Marina di Novaglie. Perché a Lo Scalo il mare è protagonista grazie alle terrazze e alle piattaforme attrezzate con sdraio e ombrelloni di questo ristorante di famiglia situato in un’insenatura dove le acque cristalline si insinuano tra gli scogli a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca.

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Delizie vista mare

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Intorno dominano le riposanti note del bianco tra chianche, muretti a secco e candidi ombrelloni che emergono tra il verde intenso della profumata macchia mediterranea.

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E, appena arrivati, è proprio verso il lido aggrappato alla roccia che ci accompagna Cesare Longo, che insieme al padre Pippi e alla madre Maria, si prende cura di questo gioiellino avviato dal nonno Cesarino.

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Avremo modo a tavola di parlare con tutta la famiglia della evoluzione de Lo Scalo, ristorante rimasto a conduzione familiare, che ha da poco compiuto cinquant’anni, ma non li dimostra dopo il recente restyling, realizzato nel rispetto dei luoghi.

Ma prima di accomodarci per gustare le preparazioni ideate da Cesare insieme allo chef Raffaele Ingrosso, che da quest’anno affianca i Longo in cucina, ci godiamo bagni di sole e tuffi nello splendido mare della Marina di Novaglie.

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Mare che si materializza immediatamente in tavola a partire dal carpaccio di ombrina con ananas, pepe di Sichuan e granita di pastinaca di Tiggiano, un piatto in cui il sapore delicato del pesce è esaltato dalla freschezza del letto di dadini del frutto tropicale e acquista un’eleganza frizzante grazie al retrogusto d’agrumi della bacca orientale.

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Senza dimenticare l’attenzione alla qualità delle materie prime e l’appartenenza al territorio circostante, in questo caso interpretata in maniera briosa e originale dalla carota viola detta “Pastanaca ti santu pati”, in onore a Sant’Ippazio, il Santo Patrono di Tiggiano, il suo borgo di provenienza a pochissimi chilometri da Novaglie.

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Si sale di intensità con il gambero viola di Gallipoli servito su una purea di pisello secco di Vitigliano, ma un po’ penalizzato dal gusto pieno e deciso del lardo che va a soverchiare quello del crostaceo.

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Sulla stessa linea di omaggio alla creatività dello chef e allo stesso tempo della considerazione dei prodotti della terra salentina si pongono i primi piatti, divertenti trasposizioni in chiave marittima di alcuni classici della cucina. Ci ha entusiasmato lo Spaghettone Benedetto Cavalieri all’aglio nero e battuto di gambero viola in cui sapori, temperature e consistenze di pasta e crostacei crudi si equilibrano in modo armonioso e perfetto.

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Meno convincente ci è sembrata la Linguina Benedetto Cavalieri alla colatura di alici di Cetara, rape e crumble di taralli, non per bontà ma per inadeguatezza stagionale che però ha la sua ragion d’essere – ci spiegano Cesare e raffaele all’unisono – come forma di gentile omaggio ai gusti e alle richieste della clientela straniera qui sempre molto numerosa.

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Sobrio e delicato il trancio di ombrina cotto a bassa temperatura, servito con un gradevole concassè di pomodoro, capperi e olive celline e sotto una cupola formata da patate sieglinde croccanti tagliate a julienne: molto piacevoli la diversità di consistenze e la reciproca esaltazione di sapori tra il gusto delicato del pesce e quello più intenso dei tuberi locali.

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In alternativa classiche soluzioni come il pescato del giorno preparato secondo tradizione.

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Il momento del dessert, un Croccantino alla Copeta Leccese, lo abbiamo piacevolmente condiviso con Pippi, Cesare e Maria che ci hanno emozionati e coinvolti con le loro storie legate al ristorante di famiglia.

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Lo Scalo fu aperto cinquanta anni or sono da nonno Cesare, papà di Maria, e viene oggi gestito da suo marito Pippi Longo, già cuoco di bordo sulle navi blu della flotta Lauro, e da Cesare, il figlio minore che, diplomato alla scuola alberghiera di Santa Cesarea Terme, ha poi fatto diverse esperienze nelle cucine di rinomati ristoranti all’estero prima di tornare tra fornelli e sala a Novaglie.
Mentre Agostino, il figlio maggiore, si occupa sia del servizio ristorante, che della sua passione per la pesca, i cui frutti spesso finiscono nei piatti dei commensali del ristorante.

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Le chiacchiere, poi, ci danno occasione di scoprire legami con la parte della famiglia trasferitasi a Conversano, il nostro paese, e quindi l’incontro ha assunto il sapore di una vera e propria rimpatriata con la promessa di tornare, magari fuori stagione per godere di più calma pernottando al loro Bed & Breakfast situato a soli 200 metri dal ristorante e dal mare.

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Con l’impegno di degustare altri piatti del ricco menu studiato a quattro mani dallo chef Raffaele Ingrosso e da Cesare che ha lottato non poco per realizzare il suo proposito: far apprezzare ai tavoli vista mare de Lo Scalo non solo la cucina tradizionale ma piatti interessanti, eseguiti con un tocco di estro senza rinnegare l’identità di appartenenza.

Lo Scalo
Via Amerigo Vespucci
Marina di Novaglie (Le)
Info: +39 0833 533488 – + 39 339 3079694
www.ristoranteloscalo.it

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