Qualcuno, storcendo il naso, penserà: ancora Francia? Sì, perché la Francia è uno dei paesi più pet friendly del mondo! E questa volta vi raccontiamo uno degli angoli più romantici ai piedi delle Alpi Francesi che comprende due perle come Annecy e Chambéry.

Annecy e Chambéry: ai piedi del Monte Bianco

Il nostro viaggio risale a qualche anno fa quando ancora con noi c’era Arturo, ma i ricordi, bellissimi, di quei luoghi sono ancora molto vivi e nitidi. E per questo vogliamo condividerli con voi.

Alpi Francesi

Simbolo di Annecy, oltre al suo lago di acqua pura, è il Palais de l’Isle, nel cuore della Vieille Ville, la città vecchia, un castello del XII secolo la cui forma ricorda quella di una nave.

Il fascino di questa cittadina sull’acqua, su cui si riflettono la loro immagine eleganti cigni e torri avvolte dall’edera, è incomparabile.

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Alpi FrancesiBello è smarrirsi nell’intrico delle viuzze che attraversano il canale del Thiou, tra le case dai colori pastello e i balconi traboccanti di gerani.

Annecy viene chiamata la “Venezia della Savoia” e come la cittadina veneta vanta pittoreschi ponti tra cui quello degli Amori, sotto i quali scorre il fiume Thiou, un tempo ingombro dei rifiuti delle numerose concerie e dei mulini della città e che oggi è uno dei più puliti in Europa.

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Vi suggeriamo di passeggiare tra le bancarelle del coloratissimo mercato che si tiene nelle mattinate di martedì, venerdì e domenica lungo la rue Sante-Claire, la “Grande Charrière” o Magna Carriera, la strada che nel Medioevo collegava Chambéry a Ginevra.

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Per questo mercato un centinaio di produttori scende dalle montagne per proporre un tripudio di profumi e sapori tra salsicce alle noci, ai mirtilli e affumicate alla fiamma del legno di abete, mentre sulle bancarelle arrostiscono i pani della nonna e i tomini. Ma si trovano anche mieli di tutti i tipi, il rabarbaro, la mirabella e il sidro dolce delle mele. Impossibile rientrare a mani vuote!

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Da non perdere la gita sul lago che prende il nome dal borgo e che completa la visita della città: a cominciare da marzo fino a ottobre si effettuano tour che durano un’ora e che permettono di ammirare la penisola di Duingt, la baia di Talloires e il castello di Menthon Saint-Bernard che al suo interno ospita un acquario, l’Osservatorio Regionale dei Laghi Alpini e il Museo di Annecy.

L’imbarcadero si trova sulla riva dei Jardins de l’Europe, dietro il Municipio e i battelli partono ogni ora circa.

Altre atmosfere a Chambéry, capitale storica del ducato di Savoia fino al 1562. La città, ricca di antichi gioielli, vanta un cuore intatto di cinquecento anni, con un labirinto di passaggi coperti sotto le case che formano una rete di 5 chilometri, un tempo malfamati ma oggi vissuti come piacevoli scorciatoie per abitanti e turisti.

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Passeggiando nel centro storico di origine medievale si respira un’atmosfera antica: qui sorge il Castello che è stato la residenza più prestigiosa dei principi di Savoia, la Casa che regnò in Italia per quasi 1.000 anni. E a Chambéry i riferimenti all’Italia sono presenti ovunque. Dalle facciate dai colori sardi alle gallerie dei palazzi, alla forte ispirazione piemontese della sua principale arteria del XIX secolo, la rue de Boigne, con i suoi portici torinesi.

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Il giro della vieille ville, l’antica città che si estende su una superficie di cica 17 ettari, parte dalla Fontana degli Elefanti, monumento eretto nel 1838, opera di Victor Sappey, che è il simbolo di Chambéry. La città vecchia è divisa in due da rue de Boigne su cui si affacciano residenze nobili come Hotel de Morand del ‘600, Hotel Chabod de Saint-Maurice edificio gotico-rinascimentale e Hotel d’Allinges del XVII secolo.

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In fondo alla via c’è il Castello dei Duchi di Savoia composto da una serie di edifici di epoche diverse che vanno dal XIII al XIX secolo, molto modificati nel corso del tempo, tra i quali spicca la grande mole della Torre della Tesoreria.

Nella cappella del complesso fu conservata dal 1502 al 1578, anno in cui venne trasferita a Torino, la Sacra Sindone che nel 1532 fu salvata appena in tempo da un incendio che distrusse gran parte del vecchio Padiglione e della Sacra Cappella.

Il cuore della città è place Saint-Léger al centro della quale sorge una imponente fontana e in cui ogi secondo sabato del mese si tiene il mercatino dell’antiquariato.

A San Francesco di Sales è dedicata la cattedrale con facciata gotica del ‘400 e un chiostro elegante e austero del ‘600, l’unico che rimane a Chambéry. L’itinerario termina con una passeggiata su rue de la Croix d’Or, la strada che nel ‘500 veniva percorsa da chi si recava a Torino da Lione.

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