“Siamo terre di passaggio, la nostra storia proviene dalla geografia”. Questa frase di Erri De Luca calza a pennello per noi italiani in generale, ma è ancor più vera se riferita al popolo salentino. E, naturalmente, riflesso immediato di ciò sono i paesi, ben cento senza contare le innumerevoli frazioni, che punteggiano tutto il tacco della nostra Penisola.

La nostra storia proviene dalla geografia

Nel nostro ultimo viaggio siamo stati in due piccoli comuni a poca distanza dal capoluogo salentino, Caprarica di Lecce e Vernole. Il primo si trova a ridosso di quel particolare territorio che si trova a sud di Lecce che viene chiamato Grecìa Salentina e di cui vi abbiamo già in parte raccontato (https://www.cittameridiane.it/viaggio-in-grecia/).

Caprarica di Lecce

Caprarica rende il suo nome da capra-ricca; infatti in passato la principale attività svolta dai suoi abitanti era proprio l’allevamento di capre e la relativa produzione di latte. Il territorio intorno alla piccola cittadina è stato abitato sin dall’Età del Bronzo e ne è testimonianza il più grande insediamento del Salento che circa 3000 anni fa sorgeva sulla Serra di Galugnano e di cui oggi si conservano tratti dell’antica cinta muraria e della viabilità.

Caprarica di Lecce

Qui si estende per dodici ettari Kalòs, l’Archeodromo del Salento, il più grande museo a cielo aperto d’Italia. Ma cos’è un archeodromo? E’ un museo in cui sono ricostruite le fasi della vita dell’uomo dalla preistoria ai nostri giorni. Si divide in sei sezioni: la protostoria, il villaggio dell’età del Bronzo, la città messapica, il mondo dei romani, il villaggio medievale e la civiltà contadina. Partner scientifico del parco è la Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica e Medievale dell’Università del Salento. Nel parco è possibile effettuare visite guidate, laboratori, archeologia sperimentale, guidati da operatori specializzati e professionali.

Caprarica di Lecce

E, particolare da non tralasciare, si gode una vista che spazia sulla campagna tutt’intorno che merita, caldo permettendo, una bella passeggiata.

Caprarica di Lecce

Il feudo di Caprarica appartenne sia alla Contea di Lecce che al Principato di Taranto e passò di mano in mano dai Brienne agli Orsini del Balzo e di seguito ad altre nobili famiglie fino agli ultimi signori del paese che furono i Marchesi Giustiniani ai quali si deve il palazzo Baronale che maestoso domina la graziosa piazza principale del paese.

Caprarica di Lecce

In realtà la prima struttura fortificata risale al periodo normanno (XII secolo) ed era costituita da due torri, di cui una è tuttora visibile.

Caprarica di Lecce

Sbirciando attraverso una piccola apertura nell’imponente e severo portale bugnato si può scorgere il cortile centrale dal quale attraverso una scalinata si accede al piano superiore. Peccato non aver potuto visitare le numerose stanze in quanto il palazzo è privato e abitato dalla famiglia Greco. Tra le leggende che avvolgono ogni maniero che si rispetti c’è quella che tra le mura del palazzo esista una botola chiamata “trabuccu”, che si apriva su un pozzo sul cui fondo erano piantate lance acuminate rivolte verso l’alto. Non è l’unica leggenda legata alla cittadina. Si racconta, infatti, che a Caprarica si rifugiarono gli abitanti della vicina città di Roca, saccheggiata e rasa al suolo dai Turchi in concomitanza con l’assedio di Otranto.

Caprarica di Lecce

Prima di lasciare Caprarica meritano una visita la Chiesa del Crocifisso eretta dal marchese Fabiano Giustiniani nel 1701 e ora appartenente agli eredi della famiglia Greco, la stessa del Palazzo Baronale, e la Chiesa della Madonna del Carmine che al suo interno custodisce gli altari dedicati alla Madonna del Carmine, a Santa Lucia e a San Marco e una volta composta da pietra di carparo locale incastonata a pietra leccese, mentre l’abside ha pregevoli archi dove i materiali suddetti si alternano.

Caprarica di Lecce

A fine giornata relax assicurato in una delle 20 camere finemente arredate e immerse nella campagna salentina di Masseria Stali (Agriturismo Masseria Stali via Cisterna Vecchia, Caprarica di Lecce – +39 349 7439463 – www.masseriastali.itinfo@masseriastali.it) dopo una lauta cena a base dei prodotti semplici e genuini dell’azienda biologica il cui fiore all’occhiello è l’olio extravergine bio, da assaggiare sul pane caldo appena sfornato dal forno a legna, fatto col lievito madre e le farine di grano e farro locali. Il menù è alla carta, stagionale e con dei piatti del giorno sempre nuovi e originali che seguono una sola regola, quella della natura.

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