Prima di raggiungere la Porta Praetoria, monumentale e a tre fornici, quello centrale per i carri e quelli laterali per i pedoni, è doverosa la sosta alla Collegiata di Sant’Orso per ammirare il suo meraviglioso chiostro che, se non rientra nel circuito della Aosta romana, non può certo essere tralasciato dato che si tratta di un vero e proprio gioiello, opera di artisti provenzali e lombardi.

Dal Teatro al Criptoportico forense passando per la Collegiata di Sant’Orso

I capitelli, scolpiti in marmo bardiglio, si innalzano su colonne semplici e binate con forme diverse dove sono raffigurate scene del Nuovo e Vecchio Testamento, della vita di Sant’Orso, personaggi e animali fantastici e perfino rappresentazioni delle favole di Esopo come quella sulla volpe e la cicogna. La curiosità? Il colore scuro delle sculture non è originale: i capitelli erano policromi ma furono coperti di vernice nera non si sa né quando, né a che scopo. Potrebbe essere stato un effetto della Controriforma, certo è che tale tenace vernice ha di fatto preservato le preziose opere d’arte.

Parte del complesso monumentale sono anche gli edifici del Priorato, dimora che Giorgio di Challant, grande mecenate-umanista discendente di una delle più importanti famiglie nobili della regione, fece costruire quando nel 1468 divenne priore di Sant’Orso. Si tratta di una sontuosa residenza di rappresentanza, dalla facciata rinascimentale, con le cornici delle finestre ornate da eleganti formelle di terracotta, un materiale estraneo all’architettura montana della Valle d’Aosta, mentre la torre ottagonale e le ogive sono in stile gotico.

Nella passeggiata lungo il corso principale, via Sant’Anselmo, la pausa caffè si fa da Fleurs Folie, una boutique di fiori con piccola caffetteria tra margherite, erica, stelle alpine e tanti bouquet profumati.

Simbolo della Aosta romana è il Teatro, di cui si conserva la cavea semicircolare ma soprattutto la facciata meridionale che misura 22 metri di altezza. Dell’edificio scenico rimangono soltanto le fondamenta mentre dell’Anfiteatro, un grandioso edificio di forma ellittica che misurava 94×74 m circa, restano visibili solo otto arcate inglobate nelle strutture dell’attuale convento di San Giuseppe.

Il tour di Aosta termina sottoterra, con la visita al Criptoportico Forense, un edificio seminterrato a forma di ferro di cavallo che delimitava l’area sacra del foro e che regala ancor oggi grandi suggestioni. Due le gallerie parallele illuminate da finestre a bocca di lupo e con volte a botte: ma quali erano le loro funzioni?

Lo scopo principale del Criptoportico era quello di costituire una struttura di contenimento del terreno in pendenza in quella zona della città, mentre il porticato soprastante abbracciava due templi gemelli. Dunque questi spazi non erano altro che dei passaggi coperti che racchiudevano gli edifici sacri e che proteggevano dal freddo durante l’inverno e dall’eccessivo caldo d’estate.

Nel Medioevo, poi, gli spazi vennero utilizzati come magazzini di merci. Oggi regalano l’emozione di camminare sotto terra mentre nell’area sovrastante si innalza la cattedrale di impianto romanico ma considerevolmente modificato successivamente.

La singolare facciata si compone di due parti distinte: un atrio cinquecentesco e una fronte neoclassica aggiunta nel 1848. L’atrio presenta un elegante prospetto architettonico in cotto, ornato da statue e da affreschi raffiguranti scene della vita della Vergine cui la chiesa è dedicata e che rimane un bell’esempio di arte rinascimentale in Valle d’Aosta.

E’ ora di andare a pranzo. Se a cena, presso Pam Pam La Trattoria degli Artisti abbiamo gustato le tipiche pietanze valdostane a base di prosciutti di montagna e formaggi che rappresentano il vero simbolo della Vallèe, per la colazione con cui salutiamo la Val d’Aosta ci deliziano i raffinati piatti proposti dallo chef Giuseppe Giuliani del Ristorante & Caffè Giuliani al Duca che ci fanno accomiatare da questa terra attraverso accostamenti inediti e un po’ fuori dai classici confini della cucina locale, ma che si ancorano al territorio attraverso la scelta dei vini proposti nella sala accogliente e ricercata dalla moglie e maitre Anuska.

Si va via con la sensazione che Aosta non ci abbia ancora svelato proprio tutto!

Teatro romano
Via Porta Praetoria
tel. +39 0165 231665

Criptoportico forense
Piazza Giovanni XXIII
tel. +39 335 7981505

Info: beniculturali@regione.vda.itwww.regione.vda.it

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