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Lunedì 29 luglio a Specchia, magico centro del Salento inserito tra i borghi più belli d’Italia, ci sarà un incontro dall’evocativo titolo di “Porte sul Salento”. Non del Salento o in Salento, bensì sul Salento, per espressa volontà delle ideatrici nonché protagoniste di questo incontro in cui racconti tra presente e passato si intrecceranno in una trama preziosa creata dalle testimonianze di chi è stato chiamato a partecipare.

Racconti, foto e creazioni in una corte salentina

Insieme alla milanese Luisa de Marco, l’anima dell’associazione RepostLab, che si propone di dare valore alle realtà artigiane esistenti sul territorio, alla tedesca Ute Bruno che espone sui muri della corte più fotografata della cittadina le sue artistiche immagini e all’autoctona Maria Rosaria Ciullo che, attraverso questa iniziativa, ha voluto festeggiare i suoi primi cinque anni di attività del marchio Emozioni in Libertà.

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Come? Creando una capsule collection di sole dieci borse, in diversi modelli ma nello stesso materiale, il cuoio. Che non saranno mai messe in vendita – ci dice – e diventeranno dieci installazioni itineranti destinate a essere esposte in più occasioni: chi inevitabilmente se ne innamorerà potrà ordinarla nella consapevolezza che, proprio come le opere d’arte, una non potrà essere completamente identica all’altra.

Le borse, realizzate a mano da Eleonora nel laboratorio di Maria Rosaria a Vitigliano, hanno ognuna una personalità determinata dal fatto che su ogni pezzo è rappresentata una porta diversa realizzata con il pirografo dall’artista Romeo Rizzo che poi, una a una, le ha ritoccate e rifinite con il pennello.

Accanto alle borse, gli attori principali saranno le creazioni in canapa che Luisa realizza nel suo laboratorio coniugando il design contemporaneo alle tradizioni del passato. E naturalmente le porte, ritratte nelle foto di Ute, salentina non di nascita ma di cuore, che da questa terra trae ispirazione per i suoi racconti fotografici ritraendola come solo chi ama sa fare.

L’introduzione dell’incontro sarà affidata al professore Mimino Boccadamo, esperto di storia locale che condurrà per mano i partecipanti in una passeggiata non solo virtuale tra i vicoli e i saliscendi del borgo antico di Specchia che già nel 2000 fu scelto dal regista Edoardo Winspeare per ambientarvi alcune delle scene più belle del suo film “Sangue Vivo”.

porteDurante la serata di lunedì 29 luglio, dalle 19,30 in poi, Corte via Orlandi nel centro di Specchia si animerà risvegliando echi del tempo che fu, quando nelle racchiuse corti dei borghi salentini si consumava la vita di ogni giorno, fra una preghiera e un pettegolezzo, panni stesi e da lavare, schiamazzi dei bimbi e rimproveri delle mamme sedute a snocciolare rosari, a sgranare legumi o a rammendare calzoni. Riproponendo in chiave moderna l’antica funzione di questi spazi.

 

Le case a corte sono una bella testimonianza di vita in comune, ormai in via di completa estinzione, in cui le porte si aprivano sull’esterno e non rappresentavano mai un elemento di chiusura ma piuttosto di osmosi tra il dentro, l’intimità delle abitazioni, e il fuori che non era mai così distante.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Pro Loco Specchia con il coordinamento grafico dello studio Yoosy di Giusy Zappatore. E noi di Città Meridiane ne siamo orgogliosamente special partner. Vi aspettiamo!

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