Michele Armenise, nato e vissuto a Bari fino alla maturità e ora studente dello IED a Milano, ha creato a 19 anni la sua linea di abbigliamento IF POSSIBLE MAKE LOVE grazie al successo che i capi, inizialmente realizzati per se stesso, hanno riscontrato sin da subito tra amici e compagni di scuola.
Love in Wonderland: a Bari la collezione “If Possible Make Love”
Ora di anni ne ha 20 e quindi è stato un rapido percorso quello che lo ha portato a vincere un PIN, l’iniziativa delle Politiche Giovanili della Regione Puglia rivolta ai giovani che intendono realizzare progetti imprenditoriali innovativi, e a presentare la sera di venerdì 20 settembre nei giardini di Villa De Sario a Bari la collezione Primavera/Estate 2020 del suo marchio a un variopinto pubblico di tantissimi amici – i suoi principali supporters, rappresentanze delle istituzioni e addetti ai lavori.
Nel giardino del palazzo dal fascino decadente da meravigliosa perla in mezzo al nulla che rappresenta ancora l’area della ex Fibronit, uno spettacolo di luci e tableaux vivant interpretato da ragazzi e ragazze della stessa età di Michele ha dato vita all’evento LOVE IN WONDERLAND.
Tra il verde e i divanetti in velluto rosa antico si sono aggirati i modelli indossando la linea di abbigliamento unisex If Possible Make Love che, strizzando contemporaneamente l’occhio allo street wear e al lusso, ha per il suo creatore lo scopo principale di inviare un messaggio positivo dell’amore in tutte le sue forme e senza confini.
Un messaggio ben interpretato da capi come zaini e un giubbotto militari che ben sottolineano la contrapposizione tra la guerra, uguale morte, e l’amore.
Quello stesso contrasto che ha ben rappresentato il luogo della sfilata tra le rose e i frutti del rigoglioso giardino portato a nuova vita in attesa che anche l’antica villa segua il suo felice destino. Con la speranza che entrambi si facciano simbolo di rinascita per inviare il messaggio che l’amore può rifiorire in qualunque posto.
Perché se per Michele che da sempre ama la moda, tutto è nato come un gioco, ora i propositi si sono fatti seri con l’obiettivo di creare un’esperienza in cui protagonista è la connessione fra le persone fondata su quei valori importanti che sono stati proposti durante la serata. La collezione ha infatti svelato sei parole chiave: LOVE, CRAZY, DRUG, RISK, COMFORTABLE e FREE presenti con un ricamo tono su tono su tutti i capi presentati, che saranno acquistabili solo online a partire da gennaio 2020.
Adesso, dunque, il prossimo step è cambiare le regole del gioco attraverso abiti che non si pongono confini tra i generi o gli stili e in cui il concetto di “luxury” diventa molto soggettivo in quanto definito in base a ciò che piace e rispetto alla qualità del prodotto e della mano d’opera.
Senza dimenticare il valore sentimentale a partire dal simbolo del brand, la rosa, che come ha dichiarato Michele è stato scelto prima del nome del marchio a indicare un concetto di bellezza universale ma anche una duplice valenza tra amore e morte, petali vellutati e spine pungenti.
Amore, bellezza, amicizia, diversità e uguaglianza: questi i valori dichiarati attraverso le felpe, le magliette, i pantaloni, i top e i giubbotti indossati dai ragazzi che, tra lampi di luci fucsia, si sono aggirati nella parte più romantica del giardino, sotto il pergolato che termina con un gazebo in ferro sotto il quale zampilla una fontana, conducendo in quella che una volta veniva definita la passeggiata dell’amore.
Divertente la T-shirt dedicata a Bari su cui protagonista è San Nicola, già in vendita sul sito www.ifpossiblemakeloveworld.com: anche questa una dichiarazione d’amore verso la sua città e uno dei santi più amati del mondo.
L’ultimo pensiero va a lui, l’ideatore di queste creazioni: il fashion designer barese Michele Armenise, classe 1999, che dedica la sua collezione di capi unisex, universali, unici, sportivi e allo stesso tempo sofisticati ai Millenials e alla Generazione X, ai loro sogni, alle loro paure.
Altissimo emerge, a ringraziare il suo pubblico tra i ragazzi che hanno sfilato, indossando un look dal forte impatto barocco con tanto di maxi jabot e lungo strascico che ben sintetizza lo spirito della serata e del suo brand, un’altalena tra passato e futuro, tra recupero della grande tradizione sartoriale italiana e innovazione nei tessuti e nelle forme.
Foto di Francesco Speranza e di Rosalia Chiarappa