Positano, come abbiamo già raccontato sul blog, è stata una delle mete preferite per le nostre fughe romantiche tanto che è stato proprio lì che Michele mi ha chiesto di sposarlo, complici un panorama da cartolina e un’atmosfera perfetta: la luna piena riflessa sul mare, il paese con tutte le lucine che sembra un presepe poggiato sulla spiaggia e le classiche e melodiche canzoni napoletane a fare da ideale colonna sonora.

La Costiera su due ruote

Da allora ci siamo tornati tante volte e quelle che ricordiamo con più piacere sono le gite in moto, tra i tornanti di una delle strade più belle del mondo, quella della Costiera Amalfitana. Infatti, fino a quando dal 2000 in poi non abbiamo deciso di condividere la nostra vita con un “ingombrante” quattro zampe, prima Arturo e ora Otto, molti dei nostri giri erano a bordo della nostra amata Honda Transalp che ora è gelosamente custodita in garage.

Positano

Naturalmente il bagaglio doveva essere ridotto al minimo e la roba di entrambi stipata in un unico borsone che preparavo sempre io la sera prima della partenza. E arriviamo al dunque, cioè a #quellavoltache anche se avevamo deciso di raggiungere Positano in moto, io volli assolutamente inserire una bella borsa grande appena acquistata, da sfoggiare in Costiera.

Il borsone che usavamo aveva in basso uno scomparto più rigido chiuso da una cerniera: perfetto per inserire la mia borsa con tanto di sacchetto protettivo. Così, senza dir niente a Michele, preparai il bagaglio con la sua roba e la mia, aggiungendo il contenuto “segreto”.

Arrivati a Positano non vedevo l’ora di sfoggiare la mia bella borsa, così la sera l’ho indossata per uscire a cena. E Michele a quel punto l’ha vista ed è rimasto di stucco nello scoprire il mio piccolo segreto: non riusciva a credere che avessi potuto portare con me in moto un ingombro simile!

Positano

Cosa è successo dopo? La borsa mi ha accompagnato per tutto il weekend trascorso nella perla della Costiera, ma Michele ha deciso di farmi “pagare” il mio peccato di omissione. La borsa ha ritrovato il suo posto nel vano del borsone nel quale era arrivata a destinazione, ma io ho dovuto portare nello zaino che avevo sulle spalle chili di limoni: avete presente quanto sono grossi e pesanti quelli tipici della zona?

Positano

E quando il vecchietto che abitava nella casetta sotto Casa Albertina, il nostro romantico albergo e lo stesso scelto dallo scrittore Luigi Pirandello per trascorrere i suoi momenti di vacanza, ci ha visti ripartire così ci ha gridato dietro: “Bari, siete forti!”.

Da allora solo pochette o borse grandi morbide da poter ripiegare. Ma solo finché abbiamo continuato a viaggiare in moto. Poi ho ripreso le mie abitudini.

 

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