Una bella chiacchierata tra amici. Così è andato l’incontro per la presentazione del libro “Alice” di Angelisa Loschiavo presso la Libreria Le Storie Nuove a Conversano lo scorso venerdì 29 marzo.

“Alice” a Conversano

Complici il numero ristretto di persone che ha ascoltato molto attentamente ciò che io e Angelisa ci siamo dette, ma anche l’atmosfera intima e accogliente della libreria, la serata è piacevolmente trascorsa tra il racconto di come è nato il libro, di ciò che lo ha ispirato e delle figure dei personaggi, sia quelli principali che i cosidetti di contorno. Tutti con una propria caratterizzazione – come spiega l’autrice – e ognuno fondamentale per la storia narrata nel romanzo.

“In Alice ho voluto raccontare gli esseri umani come sono, alle prese con i problemi di tutti i giorni” – ha esordito Angelisa. E la difficoltà è proprio questa. Infatti sarebbe stato molto più semplice scrivere un giallo, magari. Ma l’autrice nei suoi romanzi, questo è il secondo dopo Il blu, l’albero e a capo, preferisce registrare la complicata quotidianità di chi si trova di fronte a un ostacolo inaspettato. E ci regala un esempio di come in un libro si può raccontare la vita vera senza eccessivi abbellimenti o colpi di scena, ma solo con la forza delle emozioni.

Anche l’editore Cristiano Marti, intervenuto all’incontro, ha voluto sottolineare questo aspetto dei romanzi entrambi editi da Giazira Scritture, evidenziando che il loro valore aggiunto è proprio questo. La forza di Angelisa è soprattutto il sorriso che dona una gioia contagiosa e crea un vero e proprio stile di vita che si ritrova nei suoi scritti.

Angelisa Loschiavo tende a suggerire, dal vivo e attraverso le pagine dei suoi libri, che se il dolore è inevitabile perché fa parte della vita, la sofferenza dipende dal proprio modo di reagire. Quindi si ha sempre una possibilità di scelta. Lei ha scelto di essere felice nel suo quotidiano e anche attraverso i suoi alter ego, i personaggi dei suoi libri come Alice.

E’ l’unica chicca della sua vita privata con cui si concede al pubblico.

Nonostante sia incalzata dalle mie domande, Angelisa rivela pochissimo della sua dimensione domestica e familiare. Tranne che ha due cani, Pimpa e Alice e una gatta, Olivia, e che scrive quando i suoi turni di lavoro glielo concedono.

“A me interessa raccontare storie nel miglior modo possibile – dice – e lo faccio isolandomi soprattutto al mattino quando la casa è più silenziosa e tutta per me. Allora riesco a entrare nei personaggi, anche in quelli minori, e dimentico, mentre scrivo, chi sono e dove vivo seguendo soltanto loro e le loro storie”.

Che adesso a voi non resta che leggere!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here