Zaino e scarponi, il libro di Corrado Palumbo edito da Progedit, è un vero e proprio inno al camminare, lasciando perdere l’auto, la bici, la moto e andare a piedi. Nello stesso tempo può anche essere considerato un’utile guida al cammino, partendo dalla considerazione che ogni cammino, anche il più lungo e accidentato, inizia sempre con il primo passo. Se poi questo affonda nella neve fresca è tutto un altro effetto!
Un’utile guida al cammino
Così può sembrare che camminare sia una cosa semplice. Non sempre lo è. Dipende dai percorsi scelti.
Ma una cosa possiamo affermare senza timore di essere smentiti, noi o l’autore. Costa meno di un biglietto aereo o dell’autostrada, ed è molto più ecologico. La buona notizia è che negli ultimi anni sempre più persone hanno scelto di partire per escursioni a piedi, su sentieri più o meno lunghi e difficili.
E, per esempio, scoprire il Parco dell’Alta Murgia calzando scarponi e con sulle spalle uno zaino, percorrendo chilometri e superando ripidi dislivelli. Scoprendo che una camminata può trasformarsi in una ricerca di un itinerario ideale tra due importanti simboli del Parco: Ciccillo (l’uomo di Altamura) e l’imperatore Federico II.
Ma camminare oggi è considerata un’attività salutare non solo a livello fisico ma anche psicologico. Infatti migliora il tono dell’umore e la capacità di concentrazione, previene l’accumulo di stress e ansia e aumenta le energie dell’individuo. Inoltre camminando ci liberiamo dai condizionamenti di carattere psicologico e liberiamo uno spazio interiore. E diventa un atto di ri-costruzione di sé.
Lo sa bene Corrado Palumbo che nel suo libro scrive: “Sapere che presto calzeremo un paio di scarponi e metteremo in spalla uno zaino ci permette di affrontare con decisione gli ostacoli che ci si parano di fronte”.
Camminare e andare in giro sono attività che permettono alla mente di muoversi liberamente. Una camminata può trasformarsi in una ricerca, un pellegrinaggio, la caccia a qualcosa di cui hai bisogno. E mettersi in cammino può aiutare a sbloccare i pensieri in momenti difficili.
Ed è bello sentirsi avvolti a 360 gradi dal paesaggio come se fosse la terra ad accoglierci e a fine giornata confrontarsi con altri camminatori, guardarsi negli occhi, scambiare emozioni, sentirsi ovunque a casa con chiunque. Anche quando una vera casa non c’è e si consuma il “misero pasto” dell’escursionista al riparo in un fosso in una radura. Così “da zaini che sembravano piccolissimi spunta fuori di tutto! Panini e frutta, pizze, taralli, focacce, bottiglie di vino, spumante fresco e dolcetti. Persino una enorme caffettiera!”.
Si conoscono luoghi e persone molto differenti, si gode di panorami unici e sensazioni difficili da descrivere. Come quelle che si provano nello scenario autunnale che rende uniche le faggete con gli alberi “dalla chioma rossa scompigliata” che creano tunnel rosso fuoco sotto i quali è bellissimo camminare sentendo “l’odore sottile e insistente del sottobosco e dei ciclamini”.
Oppure in inverno quando sotto gli scarponi “scrocchia” la neve rompendo il magico silenzio dell’ambiente circostante e i passi affondano lenti nella candida coltre. Ma non solo sentieri, boschi, vette e panorami tra i compagni di viaggio: piccoli scoiattoli neri, specie endemica tra Calabria e Lucania, daini e sua maestà il lupo.
“All’inizio avevo pensato che fossero le gambe a dover superare la sfida, poi mi sono accorto che il viaggio più importante sarebbe stato quello dentro di me. A volte è dura: ho scoperto di essere vulnerabile e sono anche arrivati momenti in cui mi è parso di non poter più andare avanti. Sono quei momenti che ricordo con maggior gratitudine e che mi hanno trasformato”.
Ed è questa la migliore risposta alle domande “Perché cammini? Che cosa cerca l’escursionista?”. Scrive Corrado Palumbo: “La risposta è molto semplice: emozioni. Sensazioni da vivere, raccontare, ricordare, condividere”.
Ciò che ha fatto con questo suo libro dedicato ai camminatori ma anche ai sedentari che potranno camminare sugli infiniti sentieri della propria fantasia, soprattutto in questo periodo in cui spostarsi a causa della pandemia è ancora difficile.
Con un ricordo tutto speciale per Vittorio Stagnani, lo scrittore e giornalista venuto a mancare esattamente due anni fa, grande amico dell’autore e suo compagno in molte escursioni.
Buon cammino con zaino e scarponi!
Corrado Palumbo
Zaino e scarponi
Progedit
€18
(Foto dal web)