Voglia d’Italia a che punto siamo? Durante il lockdown, quando la voglia di viaggiare cresceva ma i limiti ci imponevano di muoverci perfino tra comune e comune, ci è esplosa una grande voglia d’Italia. E in effetti il biennio 2020-2021 lo abbiamo speso a conoscere meglio la nostra Italia.
I nostri prossimi viaggi di domani
Nel frattempo, nel periodo di fermo totale e della relegazione in casa, abbiamo viaggiato con la fantasia narrando ne I viaggi di domani i nostri giri in Italia da nord a sud e a 4 gambe e a 4 zampe, con una serie di veri e propri spot celebrativi del nostro Paese, alternando luoghi in cui siamo stati a zone che avremmo voluto visitare.
A tre anni di distanza a che punto siamo? Nell’aprile del 2020 ripartimmo dal Friuli Venezia Giulia, ripercorrendo con la memoria il nostro primo viaggio lontano dal suolo pugliese affrontato insieme a Otto e, allo stesso tempo, augurandoci di tornare presto per approfondire la conoscenza del territorio dei Colli Orientali del Friuli, patria di grandi vini. Però nel frattempo non ci siamo ancora riusciti!
La regione protagonista del secondo spot celebrativo è stata il Piemonte. Anche in questo caso abbiamo ricordato il nostro viaggio ad Alba in occasione della Fiera del Tartufo, quando visitammo parecchi borghi spingendoci fino a Carrù, la città del Bue Grasso, e raggiungendo anche Torino.
E ci eravamo già allora riproposti di visitare altri paesi interessanti come Acqui Terme famoso soprattutto per la Bollente, la sorgente di acqua sulfurea a 70-75 gradi che sgorga proprio nel mezzo della piazza principale. E sapete che c’è? Ad Acqui ci siamo stati nel maggio di quest’anno quando per #ViaggidiVini abbiamo raccontato il Dolcetto di Ovada apprezzando la calda ospitalità del Marchese Luca Pinelli Gentile nel Castello di Tagliolo. Meno calde le giornate e molto piovose, per cui le altre tappe, da Canelli a Nizza Monferrato fino al ritorno a Torino per le visite al Museo delle Antichità Egizie, alla Reggia di Venaria e al Castello di Rivoli, le abbiamo rimandate a un’altra volta e a un clima più clemente.
Un grande desiderio è rimasto anche quello di passeggiare tra i giardini, gli orti e le vigne di Venezia, insieme a quello di percorrere i 18 chilometri dichiarati Patrimonio dell’Umanità e scanditi dai 5 celebri borghi colorati di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore della Liguria delle Cinque Terre.
Ma in Liguria ci siamo stati come prima tappa del viaggio che ci ha condotto in Francia. Ospiti della splendida Villa Gelsomino a Santa Margherita Ligure, in treno abbiamo raggiunto Camogli, uno dei più bei borghi liguri, e per mare siamo sbarcati all’Abbazia di San Fruttuoso e da lì, sempre in traghetto, nella celebre Portofino.
Dopo il nostro primo “assaggio” di Emilia Romagna che ha interessato una parte della regione meno conosciuta come il lato romagnolo dell’Appennino al confine con la Toscana tra boschi, fiumi, laghi, cascate e borghi incantati come Bagno di Romagna, patria degli Gnomi, e Sarcina, la città degli esorcismi, e Ferrara la città rinascimentale degli Estensi, abbiamo inserito nei nostri prossimi giri Ravenna, Parma e i luoghi di Verdi, ma anche del prosciutto crudo e del culatello. E chissà che non ci riusciamo entro la fine dell’anno!
Rimaste per ora sulla carta l’andata in Toscana per scoprire Lucca e Livorno. E il ritorno in Lombardia per scoprirne il resto oltre Milano dove ho studiato.
Otto ha già conosciuto insieme a noi la neve del Trentino Alto Adige tra lo Sciliar e la Val Pusteria, ma non siamo riusciti a riportarlo da quelle parti in primavera in giro nei parchi e sui prati che diventano un’esplosione di profumi e di colori!
Le prime regioni mete dei nostri viaggi subito dopo le aperture post lockdown sono state Calabria e Umbria. In Calabria abbiamo scoperto Rogliano e Cosenza e quest’anno ci siamo tornati su invito di Isa Badolato per approfondire la conoscenza di un’altra area di questa regione aspra e magnifica, quella intorno a Santa Caterina dello Ionio tra Catanzaro e Reggio Calabria, spingendoci fino alla bella e nobile Tropea.
In Umbria abbiamo ricominciato a parlare di vini con il Montefalco e siamo stati a Spoleto, una delle cittadine in cui ci eravamo ripromessi di andare nel post Voglia d’Italia dedicato alla regione, aggiungendo anche i deliziosi borghi di Scheggino e Monteleone di Spoleto dove abbiamo dormito nella “bolla” del glamping The Bubble Retreat.
Una delle regioni italiane in cui Otto non è mai stato finora è la Valle d’Aosta ma mancano all’appello anche le Marche che speriamo di aggiungere presto alla lista in quanto siamo stati invitati a “raddoppiare” dal glamping gemello di quello di Monteleone che si trova nella zona di Sant’Ippolito nella valle del Metauro. E pure la Sardegna: Otto era stato scelto come testimonial dei viaggi con il 4 zampe dalla Sardinia Ferries ma purtroppo il Covid ha interrotto il progetto che da allora non è stato più ripreso.
Otto ci ha seguito fin sul castello medievale di Rocca Calascio in Abruzzo, il paese più alto del Centro Italia e magico set di tanti film. E tra le stradine e le piazzette di Santo Stefano di Sessanio e di Scanno. Ma è anche stato insieme a noi a bordo del treno storico della Ferrovia dei Parchi che parte da Sulmona e percorre i valichi di montagna verso le pendici della Maiella e gli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, chiamato anche Transiberiana d’Italia.
Con lui siamo tornati anche a L’Aquila per una passeggiata su Corso Vittorio Emanuele II appena ripavimentato, che da piazza del Duomo arriva fino alla Fontana Luminosa e al Forte Spagnolo.
Un ritorno meriterebbe anche il Molise, che è stata una delle prime regioni dove siamo stati con Otto ospiti a Venafro della marchesa Dorothy Volpe nella sua Dimora del Prete di Belmonte.
La nostra voglia d’Italia di allora ci aveva fatto sognare il Lazio: a Roma non siamo ancora riusciti ad andare ma abbiamo girato in lungo e in largo la Tuscia, andando alla scoperta di splendidi borghi come Sutri, Calcata, Tarquinia, Bolsena, Caprarola, Ronciglione, Nepi e Civita Castellana, passando per il Bosco Sacro di Bomarzo, Vitorchiano e Viterbo.
La Basilicata per noi non ha quasi più segreti ma alcune chicche sono ancora tutte da scoprire come Maratea e Bernalda. Ma la voglia d’Italia più forte era quella per la Campania, in particolare per Napoli città da sempre nel mio cuore e la prima che ha visto il nostro Otto allora cucciolo. Da allora ci siamo tornati due volte, scoprendola anche nelle sue viscere con le visite alla città sotterranea e alla Galleria Borbonica, invece rimangono ancora inesauditi i desideri di andare alla Reggia di Caserta, ai siti di Pompei ed Ercolano e alle Ville Vesuviane del Miglio d’oro.
Presto vogliamo anche esaudire tutta la nostra voglia di Sicilia che è sempre tanta! I templi di Agrigento li abbiamo visti solo da lontano. Di passaggio anche tra i luoghi di Montalbano: Porto Empedocle, Ibla e Scicli.
Nel frattempo abbiamo continuato a far crescere la nostra voglia d’Italia continuando a girarla in lungo e in largo così come abbiamo fatto e stiamo facendo in Puglia. Continuate a seguirci per sapere a che punto siamo!