Il Piemonte è la regione protagonista del secondo spot celebrativo che vogliamo dedicare all’Italia. Ci siamo stati un po’ di anni fa. Incentivo per raggiungere Alba e le Langhe fu allora la Fiera del Tartufo, ma nell’occasione visitammo parecchi borghi spingendoci fino a Carrù, la città del Bue Grasso, e raggiungendo anche Torino.
Langhe, Roero e Monferrato
Ma abbiamo sempre pensato di tornare per approfondire la conoscenza dei magnifici scenari delle Langhe, del Roero e del Monferrato, dichiarati Patrimonio dell’Umanità.
Il paesaggio compreso in queste aree può trarre in inganno. Perché tra filari, boschi e orti fra le colline sormontate dagli slanciati cipressi si può pensare di essere in Toscana. Avvicinandosi però si scopre che i boschi sono di noccioli e che le viti qui coltivate sono barbera, nebbiolo e moscato. A conferma che si è in Piemonte poi sono gli odori: tra l’autunno e l’inverno intenso è il profumo di funghi e tartufi, ma anche di bolliti misti, brasato, bagna cauda. Ognuno un motivo in più per programmare la visita a questo territorio dominato da piccoli borghi e castelli, sentinelle sulle vigne ordinate.

Punto di partenza potrebbe essere Acqui Terme, piccolo centro famoso soprattutto per la Bollente, la sorgente di acqua sulfurea a 70-75 gradi che sgorga proprio nel mezzo della piazza principale, dalla quale si ammirano anche le grandiose rovine di un acquedotto romano d’epoca augustea, e la più grande piscina termale d’Europa, di ben 6500 metri quadri.
Ottima per curare reumatismi e insufficienze epatiche, l’acqua viene ora utilizzata anche per cure estetiche al viso e al corpo. Ed ecco un’altra buona ragione per raggiungere questo borgo dalla lunga e interessante storia. Con una passeggiata nel borgo Pisterna, uno dei quartieri più antichi, ci si rende conto che il centro storico ha conservato le sue strette vie in acciottolato su cui si affacciano portali barocchi e case dalle bifore quattrocentesche. Obbligatorie le visite al Duomo e al Museo archeologico con parecchi reperti romani e che ha sede nel castello dei Paleologhi.

Proseguendo tra boschi di acacie e noccioli e vigneti si arriva a Canelli capitale del Moscato d’Asti e dello spumante. Ma qui si fa anche un’ottima Barbera, una delle migliori della regione, che nasce sulle colline che compongono uno dei paesaggi tra i più antichi dell’Italia del nord, frutto di un’attività secolare di generazioni contadine.

Fra i prodotti tipici da portare a casa si trovano i grissini tirati a mano, gli amaretti di pasta di mandorla, i biscotti al cioccolato, la crema di nocciole. Per il tartufo si potrebbe andare nella vicina Nizza Monferrato, magari nella giornata di venerdì dove al mercato si trovano anche tutti i formaggi del territorio, dalle tomette di capra fresche e stagionate, che arrivano da Roccaverano e da Rocchetta, al saporito Castelmagno, al gorgonzola più cremoso.
E poi? Andare alla scoperta degli Infernot nella zona del Basso Monferrato, in cui sono tipiche queste vecchie cantine profonde diversi metri e scavate direttamente in una particolare roccia simile al tufo.
E prima di ripartire, dedicare qualche giorno a Torino per una visita al Museo delle Antichità Egizie con una collezione di oltre 5000 reperti, seconda solo a quella del Cairo. Preferite visitarlo con una guida esperta? Potete prenotare un tour con Civitatis in cui è possibile vedere anche il Tempio di Ellesiya, costruito durante il regno del faraone Thutmose III. Non siete curiosi di scoprire cosa lo rende così speciale? La guida sarà ben lieta di svelarvi questa e molte altre curiosità.
Per un giro completo della città il nostro consiglio è la visita guidata di Torino: un viaggio attraverso la storia della Prima Capitale d’Italia, tra chiese barocche, raffinate piazze e magnifici palazzi!
E per andare alla scoperta delle bellissime residenze che circondano la città adibite un tempo a palazzine di caccia e a residenze estive, cominciando dalla Reggia di Venaria Reale, un impressionante complesso di oltre 80.000 metri quadrati dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997. Nel corso della visita organizzata da Civitatis, vi saranno svelati tutti gli aneddoti curiosi legati a quest’elegantissima residenza sabauda. E continuando con il Castello di Rivoli, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO e sede del Museo d’Arte Contemporanea.
Bellissimo articolo! Gli infernot sono l’elemento più particolare che si può trovare nel Monferrato! Consigliatissimo!!👍
Grazie detto da voi il complimento è doppio! E dato che ci piacciono i luoghi particolari ci siamo segnati gli Infernot per la prossima volta… con un bicchiere di buon vino insieme a voi naturalmente! 🍷