Voglia d’Italia 11: Marche da scoprire

I viaggi di domaniVoglia d'Italia 11: Marche da scoprire
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I borghi delle Marche, regione a cui è dedicato il nostro undicesimo post spot di #VogliadItalia, vantano tesori spesso sorprendenti. Dai più conosciuti come la città di Urbino, considerata la culla del Rinascimento e patrimonio Unesco dal 1998, a Piobbico paese dominato dal Castello dei Brancaleoni e conosciuto per il Festival dei Brutti che vi si tiene ogni anno.

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Dal Conero ai borghi dell’entroterra

Così come ogni anno ad Acqualagna si tiene la Fiera Nazionale del Tartufo a cui abbiamo partecipato più volte essendo ghiotti di questo tubero. La cittadina si trova nei pressi della magnifica Gola del Furlo circondata da una natura incontaminata e da uno scenario incantevole.

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Non distante c’è Urbania, conosciuta fino al 1636 con il nome di Casteldurante, il cui simbolo è il Palazzo Ducale, una delle residenze dei Duchi di Urbino.
E se volete sentirvi anche voi un po’ duchi per una notte vi consigliamo di alloggiare nella Country House Parco Ducale (Località Parco Ducale – +39 340 6227688 – + 39 0722 312872 – info@ilparcoducale.it) che si trova di fronte al “Barco Ducale”, splendido edificio ricco di fascino, luogo di caccia dei duchi di Urbino che fu anche sede di villeggiatura per celebri umanisti e poeti del Rinascimento, tra i quali Torquato Tasso e Ludovico Ariosto.

Da considerare un giro a Pesaro, una città elegante con palazzi, musei, chiese, fortezze, biblioteche e sette chilometri di spiagge lambite dal verde del Parco del Monte San Bartolo. E la visita a Loreto e alla sua basilica-fortezza, la Santa Casa e il Museo Pontificio.

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Ci siamo stati in occasione di un weekend organizzato con amici per assistere a uno spettacolo del Cirque du Soleil che si tenne nel palasport di Pesaro e approfittammo per un tour della città passando anche per Loreto dove ci fermammo a gustare le specialità locali da Zi Nene al piano terra di Villa Tetlameya (Via Villa Costantina, 187 – +39 071 977476), un edificio ottocentesco in cui si pranza o si cena in salette accoglienti gustando i piatti della tradizione marchigiana tra mare e terra.

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Sicuramente le Marche sono una delle regioni che meno conosciamo e ci piacerebbe approfondirne la conoscenza iniziando dalla riviera del Conero, l’incantevole tratto di costa con i grandi scogli candidi che affiorano dall’acqua blu, che prende il nome da kòmaros, il nome greco del corbezzolo che insieme a lecci, ginepri, lavande, ginestre e orchidee selvatiche caratterizza la rigogliosa vegetazione del monte.

Ci siamo già informati. Le baie da non perdere sono quella delle Due Sorelle, con i due scogli gemelli che emergono dall’acqua, quella dei Sassi Neri con ciottoli e rena scura, quella di San Michele con i massi bianchi che si stagliano nel mare color lapislazzulo e la spiaggia Urbani, l’unica attrezzata.

Imperdibile anche un giro nell’entroterra per conoscere alcuni dei paesi nella lista dei Borghi più belli d’Italia come Offagna e la sua rocca medievale, Cingoli detta il balcone delle Marche, Corinaldo che vanta un’imponente cinta muraria percorribile per i suoi 912 metri, Gradara con la celebre rocca in cui si consumò la vicenda di Paolo e Francesca cantata nell’Inferno dantesco, e Sarnano dal notevole centro medievale e le terme, alimentate da tre delle sorgenti d’acqua di cui abbonda il territorio.

Fra mare e colline merita una tappa anche Fermo: a Palazzo dei Priori, sede della pinacoteca civica, si ammira tra i capolavori la tela dell’Adorazione dei Pastori di Peter Paul Rubens.

Merita la sosta anche Ascoli Piceno, una bellissima città medioevale considerata tra le più monumentali d’Italia. Ci ha sempre attirato il suo profilo punteggiato da torri e campanili e insieme al caldo colore dorato del travertino, che la avvolge rivestendo quasi tutto il centro storico. E dalle foto magnifica appare Piazza del Popolo su cui si affacciano alcuni dei più importanti siti cittadini tra i quali Palazzo dei Capitani del Popolo, lo storico Caffè Meletti, la chiesa di San Francesco e la Loggia dei Mercanti.

E come non fare un salto a Recanati, patria di Giacomo Leopardi? Da quest’anno dal 18 giugno si può entrare negli appartamenti privati del poeta, tra saloni di rappresentanza, la galleria con le collezioni d’arte, nella sua camera e nel giardino de “Le ricordanze”.

Tutte le foto sono tratte dal web.

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Rosalia
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