Una cosa è certa: il 2020 ha stravolto le nostre vite e niente sarà più come prima dopo questa pandemia che sta sconvolgendo il nostro Paese e il mondo. E sicuramente non lo saranno viaggi e vacanze.
Il turismo di domani
Letta così ha tutta l’aria di una frase minacciosa. Ma va interpretata tra le righe. E pensare di tornare alla nostra vita quotidiana oltre che con le dovute distanze e precauzioni (quelle saranno obbligatorie fino a quando il pericolo di ammalarsi di Covid19 non sarà del tutto superato), cambiati nel nostro approccio.
In che senso? Più rispettosi nei confronti del nostro territorio, più consapevoli del nostro impatto sull’ambiente, più responsabili riguardo la nostra salute e quella degli altri. Per tornare a una normalità che possa fare a meno della superficialità che ha contraddistinto la nostra vita fino a ieri.
Insomma quale futuro ci aspetta? Come lo immaginiamo in questi giorni che sembrano sospesi?
Lo sconvolgimento riguarda tutti i settori della società, dal lavoro all’organizzazione della vita quotidiana. Molti sono i comparti fermi. Tra questi quello del turismo.
Come saranno viaggi e vacanze al tempo del Covid19? In attesa di direttive certe dal governo, il sistema turistico sta lavorando per prepararsi a ripartire e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha tracciato le linee guida per la corretta gestione dell’epidemia Coronavirus nelle strutture ricettive (qui il testo completo in inglese). Ma anche noi abbiamo voluto stendere un decalogo insieme a persone che operano nel settore con le quali collaboriamo da tempo e anche ascoltando le opinioni di altri travel bloggers.
Intanto prendiamo in prestito una frase del grande stilista Giorgio Armani: “Non si tratta soltanto di pensare a un dopo che passerà veloce, ma di costruire un metodo e un’abitudine che potrebbero anche durare a lungo”.
Facciamo una premessa: viaggi e vacanze saranno necessariamente diversi. Probabilmente ci sarà un ritorno al passato, a quel turismo stile Anni ’60 che privilegerà luoghi facilmente raggiungibili in automobile, un turismo di prossimità che farà riscoprire l’Italia preferendo le destinazioni minori, quelle non toccate dai flussi turistici di massa. Località in cui sarà più facile avere contatti con la natura e dove il rischio di affollamento sarà inferiore e in cui il turismo sarà orientato alla eco-sostenibilità.
Le priorità di chi viaggia saranno la ricerca di strutture che offrano non solo le necessarie pratiche di igienizzazione e di sanificazione ma anche spazi aperti non affollati che garantiscano la “social distance”, dalla prima colazione servita in camera o consumata all’aria aperta in un giardino con almeno due metri di distanza tra i tavoli agli accessi diretti senza scale né ascensori, dal check-in personalizzato su appuntamento alle pratiche amministrative per la registrazione di documenti identità degli ospiti gestite online.
Decalogo per un turismo responsabile
1) NUOVA CONSAPEVOLEZZA
2) PRESIDI SANITARI (GUANTI, MASCHERINE, GEL E SALVIETTE IGIENIZZANTI, PULIZIA PROFONDA E RADICALE, IGIENIZZAZIONE E SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI)
3) “NUOVI” CONFINI: POCO ESTERO, MOLTA ITALIA E SPOSTAMENTI A BREVE RAGGIO
4) MEZZI PROPRI PIUTTOSTO CHE AEREI, TRENI, BUS
5) PREFERENZA ALLE PICCOLE STRUTTURE, ALLE CASE VACANZA E ALLE CASE INDIPENDENTI
6) PICCOLI BORGHI PIUTTOSTO CHE GRANDI CITTA’
7) CONTATTO CON LA NATURA CON PASSEGGIATE A PIEDI O IN BICICLETTA
8) IL MARE? ANCORA UN’INCOGNITA
9) PREFERENZA ATTIVITA’ E SPORT IN SOLITARIA PIUTTOSTO CHE DI GRUPPO
10) ATTESA. Di nuove norme ma anche di un clima più sereno determinato da un numero inferiore di contagi e da una minore circolazione del virus.
(Foto dal sito www.pixabay.com)
Hai fatto un’analisi davvero perfetta rispetto a quello che ci attenderà nel prossimo periodo che, ad oggi, non sappiamo ancora quanto durerà.
Sicuramente per noi le parole chiavi saranno: consapevolezza, attenzione e lentezza.
Consapevolezza perchè questa situazione deve insegnarci più di una cosa.
Attenzione a tutte le attività da mettere in pratica per salvaguardare la nostra salute.
Lentezza perchè ci muoveremo verso luoghi più piccoli e vivibili dove le piccole cose e le abitudini che profumano di passato la faranno da padrona.
Grazie come sempre per i tuoi ottimi spunti e articoli!
Grazie a voi ragazzi per leggerli e commentarli.
Siamo convinti che sia solo un primo passo verso ciò che ci attende ma anche che se i pensieri girano fanno circolare energia: ed è molto importante farlo in questo momento! 💪
Purtroppo, come hai scritto, ci sarà da aspettare e da adeguarsi a ritmi nuovi e scelte diverse, forse anche più consapevoli.
L’idea di rallentare non mi dispiace, né tantomeno di scoprire mete alternative.
Quello che non riesco a metabolizzare è l’avere dei confini, il non poter sentirmi appieno libera di scoprire culture altre. Ma tant’è. Oggi è così e va bene lo stesso…anzi strabene visto quello che è successo e sta accadendo…
Cara Benedetta è una situazione talmente paradossale che non solo ci ha trovato tutti totalmente impreparati ma ci ha completamente paralizzati. Ma adesso, con la dovuta cautela, è necessario cominciare a pensare al prossimo futuro.
Questo post è una bozza di ciò che si potrebbe fare, da arricchire con nuove iniziative sempre in attesa delle decisioni governative che devono, a loro volta, tenere conto della curva dei contagi.
Credo che nel primo periodo ci adatteremo tutti ad un modo diverso di viaggiare: per molti sarà appunto un semplice adattamento, per altri potrà essere una scoperta.
Come l’idea di viaggio evolverà successivamente è difficile dirlo. Dipenderà molto anche dall’oscillazione dei prezzi, immagino.
Sicuramente meno gente porterà a un sensibile aumento dei prezzi ma mi auguro accada all’inizio e poi man mano che le cose si stabilizzano si possa tornare a un livello accettabile per ospiti e gestori. Molto più difficile il discorso trasporti, soprattutto aerei 🤔
Tutti faremo fatica ad adattarci ai cambiamenti che però sono necessari. Magari ci abitueremo alla colazione in camera e non ne potremo più fare a meno, chi lo sa!? Presumo che certe misure incideranno anche inevitabilmente sui costi e quindi anche questi orienteranno le nostre scelte.
L’importante è trovare la via e “ripartire”, tutti.
Speriamo di trovare insieme la giusta via e insieme ripartire. È una parola che ora ci manca perché è solo virtuale. Ma torneremo insieme intorno a una tavola, a mangiare bene, a bere meglio e, naturalmente, a viaggiare! 🤗