Ti piace la nostra Calabria? è il libro di Fausto Luciano Pellino, appassionato “collega” travel blogger ma soprattutto amico, prima virtuale – ci siamo conosciuti attraverso i nostri profili Twitter – poi reale. Infatti in uno dei giri a bordo del suo sidecar con le dolci compagne Lucia e Luna, amatissima boxerina che dall’estate del 2021 ha preso la strada dell’ultimo viaggio sul ponte dell’arcobaleno, è passato da Conversano, il nostro paese.
Una breve sosta mattutina che ci ha permesso di conoscerci di persona, di prendere un caffè insieme, di farci scattare una foto con lo sfondo del castello e di pronunciare una promessa: rincontrarci quanto prima e per più tempo permettendo anche a Otto e a Luna di fare amicizia.
Innamoratevi della Calabria!
La pandemia e l’improvvisa scomparsa di Luna non hanno consentito di mantenere quella promessa. Ma chissà! Ultimamente ci siamo ripromessi di rivederci a Roma, dove Fausto e Lucia abitano stabilmente, o da noi in Puglia o, perché no, proprio in Calabria che sarà una delle prossime mete della nostra estate 2023.
Ed è anche questo uno dei motivi per cui ho voluto acquistare il libro “Ti piace la nostra Calabria?”: leggendolo mi sto preparando a creare dei percorsi di visita. Le altre ragioni? Perché Fausto, come ho già spiegato è un amico con cui condivido il modo di viaggiare ma anche quello di raccontare i luoghi visitati: con occhio attento, ma guidato più dalla passione che da mirate informazioni tipiche delle guide un po’ “asettiche”.
Ed ecco un altro dei motivi: sono certa che con questa guida scoprirò una Calabria autentica e vera, capace di rapire tutti i sensi. E il primo a essere catturato, come racconta nell’incipit del testo, è stato proprio lui che ha scoperto questa terra meravigliosa grazie alla sua dolce metà Lucia, originaria di Bianco in provincia di Reggio Calabria.
Veniamo al libro. Già leggendo gli itinerari proposti ho ammesso la mia grande ignoranza riguardo questa regione vicina, punta dello stivale italiano di cui la Puglia è il tacco, ma ancora tutta da scoprire per noi. Mi sono rinfrancata un po’ continuando a leggere in quanto la prima delle mete proposte da Fausto è uno dei luoghi che conosciamo: il Parco della Lavanda a Campotenese, frazione del Comune di Morano Calabro, un angolo di Provenza nel Parco Nazionale del Pollino.
Del famoso Arcomagno di San Nicola Arcella invece finora ci siamo accontentati di vedere le magnifiche immagini da cui già si intuisce quello che Fausto scrive a chiare lettere e cioè che si tratta della spiaggia più suggestiva della Calabria.
Intanto mi sono annotata un’altra “mancanza”: siamo stati a Cosenza e ne conosciamo parte del territorio interno e del litorale ionico, ma non abbiamo mai raggiunto la costa tirrenica.
Pagina dopo pagina mi ha affascinato il modo di raccontare perché Fausto non si limita a dare indicazioni per seguire un percorso ma nel suo itinerario inserisce emozioni, racconti ed episodi che “cattura” durante i suoi giri e che danno la sensazione di essere lì con lui seguendo i passi di Lucia e di Luna.
Sarà sicuramente soggetto di un nostro prossimo viaggio il Trenino della Sila che grazie alla sua sbuffante locomotiva a vapore percorre sui binari a scartamento ridotto uno dei tratti più suggestivi del Parco Nazionale della Sila. Inoltre nelle pagine dedicate a questa esperienza ho trovato un altro elemento in comune tra me e Fausto: l’attrazione per i treni!
Se lui ne era affascinato fin da piccolo quando i trenini elettrici erano i suoi giochi preferiti, io sono cresciuta a pane e ferrovia tra papà e nonno che non ho mai conosciuto ma di cui mi sono stati tramandati i racconti di quando era macchinista sui treni delle Ferrovie del Sud Est.
Un altro tocco comune? La passione per un certo tipo di souvenir: quelli golosi. Leggendo, leggendo è salita la febbre insieme alla voglia di Calabria! Prossimo step? Visitare Tropea, assaggiare in loco il famoso e squisito gelato di Pizzo Calabro, perdersi tra i segni delle civiltà e delle dominazioni a Stilo, ammirare i mosaici della Villa Romana di Palazzi di Casignana che riportano alla mente la più nota Villa Romana del Casale di Piazza Armerina. E, soprattutto, godere della bellezza del mare cristallino di Bianco, sorseggiando il prestigioso vino della zona Greco di Bianco Doc. Il racconto che Fausto fa dei festeggiamenti in onore della patrona del paese, Maria Santissima di Pugliano, mi ha portato alla mente la festa patronale della città di Monopoli in cui si narra che il quadro mariano, un’antica icona bizantina, sia arrivato dal mare e dove il 14 agosto di ogni anno si svolge una processione a mare con la Madonna della Madia che collocata su una zattera viene scortata da subacquei che illuminano il percorso.
Concludo con una annotazione che comprende una domanda e una riflessione. La domanda è: con tante simili bellezze artistiche e naturali come mai la Calabria resta ancora tanto sconosciuta? Alla riflessione mi hanno portato le escursioni di Fausto raccontate nel suo libro “Ti piace la nostra Calabria?” tra i tanti paesi fantasma nell’estrema punta della Calabria tra i boschi dell’Aspromonte e il mare. Paesi che negli ultimi secoli si sono svuotati a causa delle devastazioni causate sul territorio dai tremendi terremoti che hanno interessato il lembo estremo di questa regione: ciò dovrebbe far riflettere un po’ tutti sulla realizzazione di un ponte sullo stretto!
Per rispondere alla domanda che Fausto fa nelle ultime pagine: sì, ci siamo perdutamente innamorati della Calabria. E siamo certi che dopo questa lettura ve ne innamorerete anche voi!
Fausto Luciano Pellino
Ti piace la nostra Calabria? Appunti di un viaggiatore
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