Il nostro modo di ricordare Arturo è quello di continuare a raccontare i viaggi con lui in sedici anni della nostra vita insieme. Qui vi parliamo del nostro tour tra Costa Azzurra, Provenza e Camargue a 4 gambe e a 4 zampe.

I nostri giri nel Sud della Francia

Si tratta di viaggi di un po’ di tempo fa, quindi una premessa è d’obbligo. L’atmosfera che abbiamo vissuto allora è sicuramente molto diversa da quella attuale. I tristi accadimenti degli ultimi tempi avvenuti a Parigi e a Nizza hanno sicuramente un peso importante nell’affrontare oggi un viaggio in terre che mai avremmo potuto considerare “pericolose” un po’ di anni fa.

Il secondo pensiero, prima di cominciare a raccontare le nostre avventure in Oltralpe, va a come in Francia sono trattati i cani: a volte meglio di chi li accompagna! E a questo proposito ci piace dar spazio a un bel ricordo che riguarda il nostro Arturo.

costa azzurra

Eravamo appena arrivati ad Aix-en-Provence e attraverso la reception del nostro albergo volevamo prenotare la cena in un ristorante, tentando di spiegare che avremmo voluto portare con noi anche il nostro cane. Ma, sarà stato il nostro francese misto a inglese oppure l’incomprensibile accento dell’addetto, che poi abbiamo scoperto essere originario della regione dell’Alta Francia (avete presente il film Giù al Nord?), e la sua faccia stupita, non ci siamo intesi e così abbiamo rinunciato. Arrivati nella bella terrace del ristorante, con i tavoli ben apparecchiati e illuminati dalla luce delle candele, abbiamo capito perché la nostra richiesta appariva al ragazzo tanto assurda.

In Francia, nella maggior parte dei ristoranti non c’è alcun bisogno di annunciare che si è in compagnia di un “peloso”. Anzi a noi è capitato che ancor prima di ordinare qualcosa dal menu, è arrivata una gentilissima ragazza che ci ha chiesto se poteva portare dell’acqua al cane. E al nostro sì, prontamente ha preso un secchiello col ghiaccio ormai sciolto dal tavolo accanto che stava sparecchiando e lo ha posato per terra per far bere Arturo. Il gesto ci ha lasciato stupefatti e ci ha fatto comprendere come sarebbe stato accolto il nostro quattrozampe un po’ ovunque… spesso meglio di noi!

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Dopo questa divertente storiella, torniamo ai nostri giri nel Sud della Francia, rimarcando che si tratta di souvenirs“, ricordi di viaggio, non di una vera e propria guida con suggerimenti e consigli che di solito inseriamo nei nostri post.

Ci siamo stati due volte. La prima in viaggio di nozze, quando Arturo non era ancora arrivato nella nostra vita (vi irromperà due anni dopo), e la seconda, a distanza di qualche tempo con lui.

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costa azzurraLa prima tappa è stata Cannes. Obbligatoria la passeggiata sul lungomare, la leggendaria Croisette, e la foto ricordo davanti al Palais des Festivals dove ogni anno si incoronano i nuovi re dello schermo, così come lo scatto sulla spiaggia davanti al Carlton, superbo ed elegante nel suo stile Decò, un vero e proprio monumento agli ultimi cento anni, che ha visto passare nelle sue 343 camere politici, campioni, artisti, sovrani e tante, tante stelle del cinema.

Nei dintorni, da non perdere la puntata a Saint-Paul de Vence, uno dei centri medievali meglio conservati dell’intera regione. Qui, nella quiete serena del borgo, sono ancora un rito la sosta nei caffè tra gli alberi secolari e la pétanque.

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Merita la passeggiata sulla Rue Grande sulla quale si affacciano le belle case in pietra del XVI e del XVII secolo, mentre sulla place de la Grande Fontaine domina la fontana di costruzione ottocentesca.

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Sulla collina La Gardette, raggiungibile anche a piedi, si può ammirare una delle più interessanti collezioni private di tutta Europa nella Fondazione Maeght (623 Chemin des Gardettes, Saint-Paul-de-Vence – Tel. +33 04 93 328163 – info@fondation-maeght.com – contact@fondation-maeght.com). Sulla strada dell’arte, da visitare anche il Museo intitolato a Fernand Léger (255 Chemin du Val de Pôme, Biot – Tel. +33 04 92 915020) a Biot, con la facciata decorata da un grande mosaico ispirato al pannello ideato nel 1951 per la Triennale di Milano.

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Il nostro tour per musei ha compreso anche il Museo Picasso (Place Mariejol, Antibes – Tel. +33 04 92 905420) ad Antibes, ospitato nel Castello Grimaldi, un tempo atelier dell’artista e ancor prima dimora dei signori della cittadina. Nel museo è esposta una collezione di opere donate alla città dal pittore spagnolo.

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costa azzurraDalla sua terrazza ornata di piante aromatiche e sculture di Mirò, Germaine Richier e César, la vista spazia sulle mura e sulla penisola di Cap d’Antibes, teatro di quella dolce vita narrata dallo scrittore americano Francis Scott Fitzgerald nei suoi romanzi.

La cittadina conserva un fascino antico ed è bello perdersi tra le strade lastricate e i vicoli dall’andamento irregolare, per poi giungere al Marché Provençal, una gioia per gli occhi e per il palato. Sui banchetti, sotto la tettoia in vetro e in ghisa, sono esposti i prodotti che hanno conservato i sapori e i profumi del passato.

Il nostro consiglio? Fermatevi a uno dei tavolini e ordinate le “moules“, le cozze alla provenzale con aglio e prezzemolo, servite nelle tipiche pentole di ceramica smaltata accanto alle immancabili patatine fritte.

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