Da dieci lunghi anni in Siria imperversa una guerra che uccide e ferisce migliaia di civili, distruggendo abitazioni, ospedali, scuole. Uno scenario apocalittico di cui poco si riesce a sapere e in pochi osano dire.
Le vignette satiriche dell’artista siriana al Convitto Palmieri di Lecce
L’artista e cartoonist Amany-al Ali è fra coloro che coraggiosamente testimoniano l’indicibile; lo fa attraverso la forza espressiva delle sue vignette satiriche, che sfidano la censura. E’ approdata a Lecce, presso il Convitto Palmieri, per la prima volta in Italia, la mostra “Vita su una gamba sola. 10 anni di guerra in Siria”, un progetto realizzato e promosso dall’Associazione Diffondiamo Idee di Valore e dal festival Conversazioni sul futuro, con cui si intende condividere e onorare una storia di coraggio.
Gabriella Morelli, presidente dell’associazione Diffondiamo idee di valore, ha scelto di produrre questa mostra proprio perché «A Idlib, nel nord della Siria, in una terra devastata dalla guerra, Amany vive costretta da restrizioni e censure sotto il regime di Assad e dei violenti gruppi estremisti […]Le sue vignette sono esplicite, dolorose, coraggiose. Parlano un linguaggio universale, non consentono giri di parole. Amany ha visto fumare le macerie di Idlib e, attraverso un uso sapiente della satira, dà voce alle donne e difende il diritto della sua terra a un’esistenza pacifica».
Nelle trentuno tavole esposte, oltre ai bombardamenti e alle distruzioni che costringono la popolazione a sfollare ripetutamente, è evidente la denuncia all’indifferenza della comunità internazionale, pronta ad esprimere solidarietà solo attraverso facili like sui social media. Ogni momento di vita è stravolto dalla guerra. Un bimbo che ha perso una gamba, a causa di un missile, accompagna virtualmente lo spettatore.
E così, oltre il regime di Assad, Amany sfida una società conservatrice, che ostacola ogni espressione artistica, soprattutto al femminile. Nonostante ciò i suoi disegni sono stati esposti ad Amsterdam in Olanda nel 2018, Manchester in Inghilterra e Saint-Briac sur Mer in Francia nel 2019. Amany, purtroppo, non ha potuto mai partecipare a nessuna di queste mostre all’estero.
Nella mostra al Convitto Palmieri è presente, inoltre, una sezione speciale, dedicata alla figura della donna e composta da quattro illustrazioni, definite dalla stessa artista «di ispirazione espressionista»: su tutto un grembo materno sulle macerie lascia ancora sperare nella forza generatrice della donna. Il “paesaggio sonoro” , che accompagna il percorso, è affidato a Marc Codsi, compositore, chitarrista, polistrumentista e produttore, tra i principali fautori del rinnovamento della scena musicale contemporanea libanese e mediorientale.
La mostra, aperta sino al 25 luglio, è patrocinata dalla sezione italiana di Amnesty International, con il sostegno della Regione Puglia nel Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo e, tramite il Teatro Pubblico Pugliese, nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia, in collaborazione con il Polo Biblio-Museale della Regione Puglia e la Biblioteca Bernardini di Lecce.
Antonella Lippo
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria WApp +390832373576
Convitto Palmieri – Piazza Giosuè Carducci, Lecce: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 20 e durante gli appuntamenti della rassegna ExtraConvitto.
Info: 339 4313397 – www.conversazionisulfuturo.it