Refugium Peccatorum è il titolo della mostra, ideata e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli in collaborazione con la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, che si è inaugurata il 5 aprile nei Rifugi Antiaerei del Bunker Museum sotto piazza Vittorio Emanuele a Monopoli.
Opere site specific nel Bunker
Si tratta di una esposizione di opere degli artisti Pierluca Cetera e Maurizio Di Feo, curata da Roberto Lacarbonara, che trova collocazione e “refugium” nei cunicoli scavati sotto la piazza principale della cittadina come rifugi antiaerei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per cui attraverso gli spazi che ospitano la mostra, a cui si accede da un angolo della piazza scendendo fino a 8 metri di profondità, già si viene proiettati in un contesto unico che ben si adatta ad accogliere le sculture dipinte su sagome metalliche realizzate da Pierluca Cetera completate da grosse e sferiche ampolle collegate a esse da tubicini attraversati da un liquido denso e nero create da Maurizio Di Feo.
Roberto Lacarbonara, il curatore della mostra, ci ha sottolineato come il luogo espositivo non è solo suggestivo e ideale per accogliere una mostra che si identifica come “refugium peccatorum”, ma anche molto difficile. Le opere site specific sono state elaborate dagli artisti in modo tale da non “soffrire” la forte umidità, fino al 92%, che interessa le cavità sotterranee del bunker. Cetera ha creato le sue sagome in ferro zincato per poter resistere al microclima caldo-umido dei rifugi antiaerei senza deteriorarsi fino alla fine dell’esposizione prevista per il 31 agosto.
Ma non solo opere e luoghi incuriosiscono e affascinano: abbiamo voluto saperne di più anche sul titolo scelto, che rimanda alla figura della Vergine a cui i peccatori possono rivolgersi per espiare i propri peccati salvando la loro anima. Così i rifugi antiaerei progettati dall’ingegnere capo del Comune Angelo Brescia come due gallerie, ciascuna della lunghezza di circa 200 metri, disposte in diagonale per accogliere fino a 4200 persone e che durante la guerra garantirono la salvezza di migliaia di cittadini, oggi assumono un altro valore salvifico. Quello di creare una forma di scampo e redenzione per le anime più che per i corpi che sono ritagliati nelle lastre di metallo in pose ambigue insieme ad animali.
Uomini, donne e bambini, rannicchiati o a testa in giù, sono accostati al lupo, l’elefante, il gallo e la gallina, il maiale, il caprone, il cavallo, i pesci: figure legate a connotazioni doppie positive e negative secondo una complessa simbologia di vizi e di virtù. Le coppie di corpi umani e animali sembrano prendere linfa dal liquido assorbito dalle ampolle disposte da Di Feo, ma allo stesso tempo la scura soluzione fluida più che alla vita rimanda a un concetto di morte e decadenza.
Guardando oltre le sagome, inoltre, queste mostrano una sorta di pelle, appassita e rugosa, dovuta alla illusione ottica definita dalle pareti in tufo delle gallerie che quindi non fanno solo da sfondo alle sculture ma divengono parte integrante dell’opera a quattro mani che sviluppa la sua trama narrativa fino alla “soluzione finale”.
L’ultima istallazione, nella grande sala cisterna, si presenta come una giostra che dà un senso di vertigine a chi la guarda con uomini e bestie intrappolati in una sorta di girone dantesco e tre ampolle in primo piano. Quando si riemerge, all’angolo opposto della piazza, è inevitabile porsi la domanda se la traversata sotterranea abbia prodotto un effetto di salvazione o di condanna e se nel refugium peccatorum immaginato dai due artisti Cetera e Di Feo ci si possa sentire calmi e al sicuro come recita la targa apposta sull’entrata principale.
Visitare la mostra Refugium Peccatorum non dà solo l’opportunità di ammirare delle opere d’arte perfettamente collocate in un contesto al di fuori dell’ordinario, ma consente soprattutto di sentirsi immersi in un bestiario sotterraneo che richiama la tradizione medievale fiamminga di Hieronymus Bosch, ma in maniera tridimensionale.
Biglietti e prenotazioni sono disponibili presso l’Info Point di Piazza Garibaldi, 24 a Monopoli e online al seguente link:
https://www.vivaticket.com/it/ticket/refvgivm-peccatorvm/204669
La mostra Refugium Peccatorum resterà aperta fino al 31 agosto 2023 ogni sabato e domenica dalle ore 17 alle ore 20. Sono previste aperture straordinarie il 10 aprile (Pasquetta), il 25 aprile, il 1° maggio e il 2 giugno, sempre dalle ore 17 alle ore 20.
Per ulteriori informazioni:
+39 080 4140264
info.monopoli@viaggiareinpuglia.it