Le cattedrali in Puglia sono le testimoni più importanti di una delle sue arti essenziali, quella della pietra, indissolubilmente legata alla costruzione delle grandi chiese romaniche che, poderose e imponenti, troneggiano in molti paesi.
La nostra regione ha da sempre legato la sua storia al continuo passaggio di genti, di culture, di religioni diverse e al massiccio via vai, attraverso i secoli, di Crociati, mercanti, monaci e pellegrini provenienti da tutta l’Europa. Non bisogna dimenticare, infatti, che proprio dai porti della Puglia si partiva per raggiungere via mare la Terrasanta e le città del vicino Oriente.
Le cattedrali da nord a sud
E fu intorno all’anno Mille che cominciarono a sorgere le prime cattedrali, frutto di fusioni tra tradizioni artistiche locali e importate da contesti culturali e artistici lontani. E, con i Normanni prima e gli Svevi dopo, le cattedrali iniziarono a segnare in modo indelebile il paesaggio pugliese.
Oggi non si riuscirebbe a immaginare la Puglia senza il suo periodo d’oro del romanico e soprattutto senza le sue meravigliose cattedrali, conseguenza immediata di quella stagione d’oro.
Da nord a sud, dalle coste all’entroterra, è tutto un susseguirsi di questi grandiosi monumenti religiosi unici nel loro genere. Abbiamo pensato a un itinerario che parte dai Monti Dauni, in provincia di Foggia, e scende in Salento. Lungo l’antica via Traiana si trova BOVINO con il centro storico dominato dalla cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, una chiesa risalente al X secolo e poi rimaneggiata nel tempo.
Non lontano si distingue il magnifico rosone a undici raggi della cattedrale di TROIA. Anch’essa dedicata all’Assunta è un autentico capolavoro dell’architettura romanica: al suo interno la luce filtrata dal rosone inonda le severe navate. Nella simbologia teologica medievale ciò simboleggiava l’abbagliamento celeste. Degno di nota è anche il suo portale bronzeo, opera di Oderisio da Benevento risalente al 1119.
La cattedrale di FOGGIA risale allo stesso periodo ma fu completamente ricostruita in stile barocco. Dell’epoca della fondazione, il 1172 circa, la grande chiesa dedicata a Santa Maria Icona Vetere conserva sulla facciata un magnifico fregio decorato con motivi classici fusi con raffigurazioni zoomorfe, tipiche del Romanico pugliese.
Uno degli esempi più originali di questo stile si trova non lontano dal celebre santuario di San Michele Arcangelo, a SIPONTO. In realtà quella che oggi si può ammirare è la chiesa di Santa Maria Maggiore costruita nell’XI secolo con pianta quadrata, cupola centrale e il duecentesco portale, riccamente ornato, racchiuso da un baldacchino sostenuto da due colonne rette da leoni.
La più antica, quella romanica, sei anni fa è stata “ricostruita” a partire dai resti delle fondamenta con un leggerissimo ricamo di 4.500 metri quadrati di rete elettrosaldata zincata alta 14 metri e pesante 7 tonnellate, opera dell’artista Edoardo Tresoldi.
Proseguendo verso sud, ci si imbatte in TRANI e nella sua meravigliosa cattedrale sul mare dedicata a San Nicola Pellegrino. Anche il Duomo Vecchio di MOLFETTA fu edificato sul mare, in modo tale che i marinai potessero vederlo anche da lontano. La chiesa, risalente al XII secolo, fu intitolata al protettore della città San Corrado, un nobile bavarese che dopo aver combattuto come Crociato aveva deciso di vivere come un eremita in una grotta.
Poco lontano si trova RUVO DI PUGLIA dove sorge un altro dei monumenti più significativi del Romanico pugliese. La cattedrale è di pietra scura e ha una semplice facciata con un ricco rosone a dodici raggi.
La cattedrale di BITONTO è dedicata a San Valentino ed è una chiesa profondamente influenzata dai molteplici influssi giunti con i Normanni, i Benedettini e dall’Oriente.
A BARI si collocano due imponenti chiese: la cattedrale dedicata a San Sabino e la basilica intitolata a San Nicola. In quest’ultima riposano da oltre mille anni le reliquie del più celebre santo taumaturgo d’Oriente e nella sua cripta si trova una cappella per le funzioni di rito greco-ortodosso.
ALTAMURA deve la sua cattedrale al grande imperatore Federico II che la fece erigere nel 1230 sull’area dell’antica acropoli. L’edificio ha una facciata racchiusa da due massicci campanili ed è decorata da un rosone trecentesco a quindici raggi e da un portale riccamente scolpito.
Prima di giungere in Salento, un’altra cattedrale degna di nota e di visita si trova nella nostra CONVERSANO: la sua costruzione fu avviata tra la fine del dell’XI e l’inizio del XII secolo e presenta la facciata principale arricchita da un ampio e artistico rosone.
Nella cattedrale di OTRANTO, dedicata all’Annunziata, l’elemento più suggestivo è senz’altro l’immenso mosaico pavimentale che raffigura una sequenza di allegorie, segni zodiacali e messaggi “in codice”.
Il tempio risale alla fine dell’XI secolo, ma fu ricostruito dopo il terribile assalto dei Turchi alla città avvenuto il 28 luglio del 1480. Gli abitanti di Otranto per sfuggire al nemico si rifugiarono nella cattedrale, ma nonostante ciò non furono risparmiati e oggi la Cappella dei Martiri all’interno della chiesa ospita i loro corpi.