Poco rosa in cucina: è un dato di fatto che, se nelle cucine casalinghe chi si dedica alla preparazione dei pasti quotidiani è la parte femminile della famiglia, ai fornelli dei ristoranti di ogni livello e ai forni delle pizzerie il numero delle donne è scarso.
Anche se negli ultimi tempi la situazione sembra essere migliorata e i dati dello scorso anno indicano che sono aumentate sia le donne chef che le pizzaiole, e sia le une che le altre si sono anche distinte vincendo premi e fregiandosi di prestigiosi riconoscimenti.
Le quote rosa della cucina italiana
Insomma, se in cucina il rosa è poco, quello che c’è ha un ottimo sapore! E noi abbiamo voluto dividerlo con i nostri lettori andando a conoscere da vicino alcune delle protagoniste del lato rosa della cucina italiana.
Tra le chef a cui la Michelin ha riconosciuto l’ambito riconoscimento abbiamo intervistato Cristina Bowerman e Solaika Marrocco. A tu per tu con la chef Cristina Bowerman del Glass Hostaria di Roma ci siamo trovati nel 2017 alla manifestazione Libando a Foggia: qui l’abbiamo intervistata e abbiamo anche assaggiato due sue preparazioni durante l’affollata master class serale presentata da Luciano Pignataro.
Nell’interessante chiacchierata ci ha chiarito che per chi sceglie di fare la chef è necessario studiare tanto. Lei non smette mai di farlo in quanto proprio lo studio le ha dato modo di emergere in un mondo come quello della cucina in cui il dominio è maschile.
Solaika Marrocco l’abbiamo conosciuta a “casa sua” alle prese con pentole e fornelli nella cucina del Primo Restaurant di Lecce che nonostante la sua giovane età conduce con acclarata autorevolezza. Prima ci ha incantato con i suoi occhi da cerbiatta e il suo visino angelico e poi ci ha completamente conquistato a tavola con i suoi piatti alla base dei quali ci sono le materie prime della tradizione pugliese che assembla in preparazioni che sembrano quadri astratti dai colori vivaci.
La talentuosa Solaika, dal nome esotico e dalle radici salentine, è stata l’unica donna a ricevere una nuova Stella per l’edizione Guida Michelin 2022 e anche il Premio Giovane chef e a noi di Città Meridiane ha regalato per Buongusto a casa, rubrica lanciata durante il lockdown della primavera del 2020, una sua golosa ricetta pronta per essere replicata nella propria cucina: lo Spaghettone Benedetto Cavalieri, datterino giallo, origano e peperoncino caramellato, un suo cavallo di battaglia insieme ai Turcinieddhi glassati alla birra con cui ha conquistato il Premio Birra Moretti Gran Cru.
Conosciamo bene anche Teresa Galeone Buongiorno che ha ottenuto la prima stella nel 2006 nel suo ristorante “Osteria Già Sotto l’Arco” a Carovigno grazie ai suoi piatti dai sapori originali e mai eccessivi. E ci ripromettiamo di tornare ad apprezzarli e a intervistarla per questa rubrica che vuole mettere in evidenza il poco ma interessante rosa che c’è nelle cucine italiane.
Non solo stelle ma tanto gusto nei sapori e nei profumi della più profonda tradizione pugliese, come quelli della cucina di Mariagrazia Ferrandino che trae spunto dai quaderni di ricette di mamma e nonna, dedicando proprio alla Nonna Peppina la sua trattoria nel centro di Apricena.
Passando al mondo della pizza i dati dello scorso anno del censimento di Cna-agroalimentare ha contato 8.800 pizzaiole in attività e sarà il nostro prossimo obiettivo intervistare alcune delle protagoniste del lato rosa di uno dei simboli della gastronomia italiana nel mondo.
Nel frattempo vi possiamo anticipare che abbiamo assaggiato le pizze di Maria Cacialli nel suo locale La Figlia del Presidente nel centro storico di Napoli, dedicato alla memoria del padre noto per aver fatto assaggiare un pezzo della sua pizza all’allora Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.
Più recentemente, a gennaio dello scorso anno, abbiamo provato la pizza fritta di Isabella de Cham, considerata una delle più buone della città partenopea. Giovane pizzaiola, ma dalla grande esperienza, Isabella ha lavorato con i grandi maestri della pizza, da Ciro Oliva a Enzo Piccirillo a Gino Sorbillo, fino ad aprire un locale tutto suo a Rione Sanità già entrato nella lista delle 50 Top Pizza.
Ora, il nostro intento è inserire nei nostri Incontri le donne che portano alta la bandiera della gastronomia italiana: ci seguite in questo squisito tour alla scoperta del rosa in cucina?
Foto di copertina dal web
E come no? La fame aumenta: di un modo differente di trattare, pensare e parlare, e soprattutto ascoltare, e non solo di buoni piatti! Io sostengo che siamo un altro mondo e che abbiamo diritto di viverlo e dovere di trasmetterlo, ancor più in cucina dove c’è spazio per tutti.
E se gli uomini ne hanno fatto una professione, di certo non ci sarebbero arrivati se non l’avessero assorbita dalle donne, e connessa a grandi valori proprio grazie al loro senso più radicato d’intimità famigliare.
Un viaggio delle novità che si ricollega alle origini: questo mi suggerisce la foto della signora delle orecchiette in testa a tutte le altre.
Lo spirito con cui vogliamo affrontare questo viaggio nel gusto è proprio questo cara Patrizia 🥰