Past4Future: #turistapercasa nella mia Puglia

InsidePast4Future: #turistapercasa nella mia Puglia
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Past4Future (Promoting Accessible and Sustainable Tourism for Future) è un progetto europeo finanziato dal Programma Interreg – IPA CBC Italy – Albania – Montenegro che ha lo scopo principale di creare nuove destinazioni turistiche accessibili e sostenibili per persone con esigenze speciali, mediante la promozione del patrimonio naturalistico e culturale.

In Puglia da turista con Past4Future

Capofila del progetto Past4Future è il Ministero dell’Economia e Finanza dell’Albania, mentre i partner sono il Comune di Gravina in Puglia, il Molise con il Gal “Molise verso il 2000”, la cooperativa sociale europea Escoop, le Municipalità di BashkiaMalësi e Madhe in Albania e di Tuzi in Montenegro.

Per me, partecipare all’Educational Tour che ha concluso il progetto Past4Future facendo conoscere il territorio pugliese già mappato in oltre 200 siti (tra hotel, ristoranti, siti turistici e servizi) ad alto livello di accessibilità su un’app già disponibile per Android (Past4Future), è stata l’occasione non solo di girare come #turistapercasa nella mia Puglia, scoprendone qualche lato inedito, ma di guardare alla mia terra con gli occhi della meraviglia. Quella che hanno provato i miei compagni di viaggio di fronte alle bellezze di questa terra, che spesso noi pugliesi diamo per scontate e riscopriamo quasi inconsapevolmente quando visitiamo luoghi “iconici” o meno noti insieme a chi qui non ci è mai stato.

Past4Future

Allora, andiamo con ordine. Causa pandemia Covid, l’Educational Tour a cura di Adatour è stato più volte rimandato come ha sottolineato Marcello Benevento, il responsabile della Destination Management Organization. E molte sono state le defezioni: dall’estero non è arrivato nessuno e quindi gli invitati al tour sono giunti da ogni parte d’Italia e su 20 partecipanti, ben 3 dalla Puglia.

Un’assoluta novità questa, dato che fino a quest’anno la possibilità di partecipare agli educational era limitata solo a coloro che non hanno la residenza in regione. Tra queste tre presenze pugliesi io, in rappresentanza di Città Meridiane. E allora mi direte: cosa c’entra un web magazine che parla di viaggi con il 4 zampe in un contesto che ha raccolto la partecipazione di tour operator e agenzie di viaggi all’insegna della sostenibilità e dell’accessibilità?

Ph. di Vincenzo Cantatore

Se ci pensate la mia partecipazione al tour non è stata così fuori luogo perché quando si parla di inclusione il concetto può e deve essere allargato non solo a chi può avere un accesso difficile e complicato da disabilità fisiche, ma anche da fattori quali l’età avanzata o la compagnia nel viaggio. Pensate a chi gira con bambini piccoli in passeggino o con cani, appunto. A dire il vero nelle categorie del progetto la nostra non era inclusa, ma è stato raccolto il suggerimento di farlo per le prossime edizioni. Perché quando si parla di accessibilità è bello pensare in grande, includendo più persone possibile.

Ph. di Vincenzo Cantatore

Fatta questa premessa, parliamo del tour che è stato reso possibile, nonostante l’attuale situazione, in quanto configurato come spostamento per lavoro. Si è sviluppato in 5 giornate partendo dal Vittoria Parc Hotel di Bari l’8 dicembre nella tarda mattinata con il tampone per tutti, tranne per coloro che avevano avuto la possibilità di farlo preventivamente, misurazione della temperatura (che si è ripetuta ogni mattina) e consegna del kit personale.

Past4Future

A bordo del comodo pullman, guidato in maniera esemplare da Daniele Moramarco, insieme alla nostra preparata guida Marinella Bozzetti abbiamo raggiunto Gravina in Puglia, prima tappa del tour e Comune partner del progetto Past4Future.

Past4Future

Qui abbiamo visitato il sito Capotenda, parco naturalistico per cui è già stato finanziato il progetto di fruizione da parte di chi ha difficoltà motorie. Successivamente ci siamo affacciati sul torrente Gravina che dà il nome alla città e che è solcato dal Ponte Acquedotto.

Percorrerlo, tra le alte falesie dove nidifica il Corvo imperiale, è sempre emozionante: ci si avvicina alla città nuova contrapposta a quella più antica lungo l’area archeologica del Padreterno, che sembra osservare l’altra attraverso gli occhi spalancati delle grotte un tempo adibite a luoghi di culto e ad abitazioni.

La seconda tappa è stata la Biblioteca Finya, uno scrigno che custodisce oltre 11mila volumi, dove ci ha accolto Don Giacomo Lorusso mostrandoci veri e propri tesori cartacei come il piccolo libro di preghiere di San Carlo Borromeo e il voluminoso libro del Conclave del 1730.

La visita è proseguita con la Basilica Cattedrale e il Museo Fondazione Santomasi, dove si rimane ammirati dalle ricche sale in cui è allestita una mostra di raffinati abiti di varie epoche e dalla ricostruzione della chiesa rupestre di San Vito Vecchio al pianterreno, in cui è ospitata anche una interessante collezione di maioliche locali e di Laterza.

Abbiamo salutato Gravina con l’incursione nella bottega di Giuseppe Di Gennaro, restauratore, guida turistica e ceramista, che ci ha mostrato in diretta la lavorazione dell’argilla al tornio con il quale crea le sue piccole opere d’arte firmate Side ceramica, nome che richiama la melagrana nell’idioma locale, a voler rinsaldare il legame con la cultura contadina e il territorio.

Il secondo giorno ci ha portato in Salento. A Lecce in compagnia di Giovanni Colonna abbiamo avuto modo di ammirare la nuova illuminazione della Basilica di Santa Croce che rende ancora più suggestivo e maestoso l’interno con gli altari barocchi che più che scopliti sembrano ricamati.

Un’altra novità per me è stata la visita della Cripta del Duomo, da poco friubile al pubblico. Per il prossimo anno è prevista la possibilità di salire con un ascensore fino in cima alla torre campanaria, tra le più alte d’Europa, per godere della vista di Lecce dall’alto.

Nel biglietto cumulativo del tour LeccEcclesiae alla scoperta del Barocco (www.chieselecce.it) proposto dalla Cooperativa Sociale Artwork sono incluse anche le chiese di Santa Chiara e di San Matteo, tra le più belle della città, accomunate dalla opulenza barocca e dal controsoffitto in cartapesta oggi visibile solo nella prima in quanto a San Matteo fu rimosso nel 1926 perché pericolante e sostituito da pannelli in cemento armato.

In Piazza Duomo abbiamo assistito, sotto la pioggia battente, al lavoro del Maestro cartapestaio Marco Epicochi nella sua storica bottega mentre per il pranzo al sacco siamo stati ospitati nell’ex Seminario Vescovile dove ad attenderci abbiamo trovato una golosa sorpresa: squisiti rustici e pasticciotti, testimonianze golose di questa terra generosa.

Nel pomeriggio abbiamo visitato Galatina e il suo gioiello più prezioso, la splendida Basilica di Santa Caterina d’Alessandria. Definita la Assisi del sud per la ricchezza dei suoi affreschi, fu edificata per volontà di Raimondello Orsini del Balzo che, secondo la leggenda, di ritorno dalle crociate portò con sé un dito della santa strappato con i denti.

(Fine prima parte)

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Comments

  1. Cara Patrizia e nonostante le passeggiate nei dintorni non me le sia fatte mai mancare ho avuto modo in questo Educational Tour di fare intriganti scoperte.
    Che racconteró tutte! 😉

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