Nel regno di Pamela tra gioiello d’arte e design

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Abbiamo conosciuto Pamela Maglie un po’ di tempo fa. Grazie all’invito dell’amico comune Pierpaolo Sammartino a festeggiare un San Martino in cantina, scoprimmo le sue creazioni esposte lì per l’occasione e che sin da allora ci conquistarono per il forte legame con la sua terra di origine, il Salento, ma anche per la loro carica fortemente innovativa.

Artista a tutto tondo tra disegno, pittura, ceramica e cartapesta

Questa iniziale dicotomia si spiega analizzando la storia personale di Pamela, un’artista poliedrica che si è formata tra Lecce, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e Milano, città in cui si dedica al restauro cartaceo presso importanti aziende, declinando presto questa passione nel campo artistico con opere d’arte e di design polimateriche, con l’uso quasi esclusivo di carte pregiate o antiche.

Pamela Maglie

Sono tante le esperienze che ci racconta offrendoci un fresco caffè leccese, quello con il latte di mandorla, sul terrazzo della sua casa a corte nel centro di Ruffano, dove lo sguardo spazia sui tetti del borgo e sembra di essere sospesi nel tempo e nello spazio.

Da sempre affascinata dal mondo della ceramica, quando nel 2005 ritorna in Salento, decide di stabilire proprio a Ruffano, dove la lavorazione della terracotta è una delle arti più antiche, il suo laboratorio in cui focalizza il suo interesse soprattutto sul gioiello d’arte e il design.

Pamela Maglie

Pamela Maglie

Entrando nel suo show room diviso tra il pian terreno della sua splendida casa e i sotterranei del frantoio ipogeo si resta incantati dalle sue creazioni artistiche che spaziano tra ornamenti, gioielli, arazzi, sculture, complementi d’arredo che a prima vista appaiono come reperti archeologici, oggetti arcaici e attuali al tempo stesso attraverso un gioco a tratti trasgressivo tra forma e materia con rimandi a simboli o iconografie religiose.

Pamela Maglie

Nel tempo si è appassionata a varie tecniche, come la ceramica Raku che ha approfondito grazie agli insegnamenti di Renzo Fascì Spurio, artista calabrese di Ardore in provincia di Reggio Calabria e di Monica Righi, ceramista romana che da anni ha scelto Lecce come sua casa definitiva dopo aver girato il mondo.

Pamela Maglie

Pamela Maglie

Ma Pamela non ha solo voglia di imparare perché uno dei suoi meriti più grandi è quello di voler insegnare. Lo ha fatto presso diverse scuole a Milano e poi fino a marzo di quest’anno, prima della quarantena, ha tenuto corsi di disegno, pittura, cartapesta e ceramica. Qui torna la sua poliedricità. Ma c’è di più. Perché Pamela non si limita all’arte tout court ma la mescola a progetti rivolti al sociale come quelli dei percorsi di Art-Terapy presso strutture per psico-disabili degli anni passati, mentre fino allo scorso anno si è impegnata come insegnante di ceramica allo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Tricase e in un percorso di arte terapia presso la Cooperativa La Sorgente di Taviano, tenendo corsi di arte della cartapesta anche presso MUST, il museo storico di Lecce.

A tutto questo, dal 2016 ha aggiunto la sua collaborazione con Maria Luisa Giorgetti curando gli eventi e i workshop presso l’Agriturismo Spirdo. E, dallo scorso anno, è partner dell’innovativo progetto Tradition (travel inside Apulia quality brands), finalizzato alla promozione e valorizzazione del territorio pugliese.

Ascoltandola, anche se parla con molta calma e senza fretta, sembra quasi di essere risucchiati in un vortice. Per cui la domanda sorge spontanea: dove lo trovi il tempo di continuare a dedicarti alla tua produzione artistica, dipingendo e modellando nel tuo laboratorio? E anche di fare da moglie e da mamma a due splendide bambine?

Pamela Maglie

Pamela Maglie

Ci confessa che il lockdown le ha dato il tempo di tirare un po’ il fiato ma non si è mica fermata! Ha seguito il corso online della ceramista Karin Lindstrom che dalla Svezia si è trasferita nella zona dei Castelli Romani dove vive e insegna l’arte del tornio. Era da un po’ che Pamela pensava di approcciarsi a questa tecnica che da sempre è tutta maschile. Con gli insegnamenti di Karin, che per prima cosa ha modificato la posizione per modellare la creta sul tornio rendendola più femminile facendo avvolgere con il corpo l’oggetto poggiato sulla ruota che gira, è riuscita a produrre le sue prime bellissime creazioni in un intenso azzurro che ricorda il mare del Salento.

Perché come abbiamo già sottolineato Pamela è molto legata alla sua terra e anche il fatto di aver voluto imparare l’arte del tornio, quella da sempre nelle mani maschili dei vasari, è un omaggio al borgo di Ruffano in cui ha scelto di vivere.

Pamela è di poche parole ma la sua personalità è tutta racchiusa in alcune caratteristiche dei suoi monili, che indossa lei stessa a seconda dell’umore, come si fa con un profumo. E a proposito di questo vi racconteremo presto un’altra bella storia…

Pamela Maglie

Nei suoi gioielli cerca di dar vita a creazioni curate in ogni dettaglio, capaci di adattarsi a ogni donna e a ogni situazione, nonostante si presentino come oggetti spesso esuberanti e vigorosi che incorporano materiali di recupero come schegge di ceramica e di vetro, frammenti di legno, ciottoli, pronti a muoversi a ogni passo: come vere e proprie sculture cinetiche concepite come un universo in cui “ogni elemento può muoversi, spostarsi, oscillare avanti e indietro in un rapporto mutevole con ciascuno degli altri elementi”, prendendo in prestito le parole di un grande maestro come l’artista americano Alexander Calder e creando continui effetti ottici, aggiungiamo noi.

La bravura di Pamela sta nel fatto che è una delle poche artiste a saper “trattare” tanti materiali. Nella sua storia d’artista ci sono le varie tecniche per lavorare la ceramica, ma anche i metalli, la cartapesta, il disegno e la pittura.

Pamela Maglie

Pamela Maglie

Di ciò che crea ci piace tutto e non è un caso che sia stata inserita tra i 5 migliori talenti del Design ecosostenibile. Davvero difficile scegliere cosa portare via. Per ora abbiamo optato per i meravigliosi fiori in ceramica, scelti anche come centrotavola da Farmacia dei Sani, il ristorante nel centro storico di Ruffano a pochi passi dalla sua bottega, in cui sono esposte anche delle sue creazioni site specific.

Pamela Maglie design
Via Giangreco, 7 – Ruffano (Le)
Info: +39 320 6809582 – pamelamaglie@libero.it
www.facebook.com/pamelamaglie.it

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Comments

  1. Sa tutto di tipico, e di autentico, si vede un legame armonioso con la terra. L’artigianato è davvero incredibile. E poi c’è la classica marcia in più, una storia femminile; noi siamo maestre nel trovare i fili che legano insieme tante attività diverse, ed è una qualità molto importante.

  2. Sono completamente d’accordo con te: quando noi donne riusciamo a fare rete e a spalleggiarci siamo incredibili!

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