Masseria Spina svetta maestosa fra gli ulivi a ridosso del mare di Monopoli, circondata da uno spesso mura di cinta, e la sua silhouette vermiglia e fiabesca ci ha sempre fatto pensare sia una delle fortezze di campagna più belle di Puglia.
Una delle più belle masserie di Puglia
La conoscevamo da tempo, ma l’abbiamo apprezzata ancor di più dopo la visita guidata in compagnia della proprietaria, la signora Nori Meo-Evoli che ci ha illustrato la storia infinita che a questo luogo ha donato il suo fascino austero e allo stesso tempo romantico.
Il tour del Parco Rurale fa rivivere in una breve passeggiata tra gli immensi ulivi, un arco temporale che parte dalle tracce di palificazione di capanne neolitiche e dagli insediamenti rupestri altomedievali, alle torri Spina Grande e Spina Piccola e poi conduce fino ai giorni nostri.
Da notare che anche gli ulivi della proprietà sono piccoli monumenti a sé che si elevano in sette ettari nel “Parco della piana degli ulivi secolari”.
Fra tutte quelle sparse non solo nel territorio di Monopoli, ma in tutta la nostra regione, dal Gargano al Salento, Masseria Spina è una delle strutture fortificate più originali e scenografiche, un bellissimo esempio storico, culturale e architettonico. Vera e propria cittadella autonoma, circondata da alte mura e dotata di un’ampia corte che fungeva da aia, vanta come elementi fondamentali non una bensì due torri per avvistare i nemici e le minacce provenienti dal mare.
Nel corpo centrale dell’edificio, fortemente caratterizzato da una scenografica doppia scalinata in pietra, si trovano gli alloggi padronali, mentre in corpi separati ci sono i ricoveri per gli animali con le mangiatoie, quelli per gli attrezzi, le cisterne d’acqua e l’indispensabile frantoio. In realtà qui ce ne sono due, entrambi ipogei: uno più antico e l’altro, più grande e attivo fino a 35 anni fa.
All’interno delle mura di Spina Grande si trova anche una grotta utilizzata in origine come “palmento” e in seguito come vasca di spegnimento e di stoccaggio della calce.
Nella passeggiata verso la torre Spina Piccola, intatta a eccezione del ponte levatoio in legno sostituito da una doppia scala addossata alla recinzione dalla parte interna, si attraversa la lama sforacchiata da diverse grotte.
La masseria è appartenuta a più di una nobile famiglia ed è passata di mano in mano fino a quando giunse in quelle della famiglia Meo-Evoli che ne è l’attuale proprietaria. Ci racconta Nori, durante il giro sotto un sole piacevolmente tiepido che ci fa dimenticare di essere ai primi di novembre, che il primo proprietario fu Francesco de Chiantera e che allora si chiamava San Basilio.
Divenne Spina, nome che ha poi mantenuto nel tempo, dal nome della famiglia che la acquisirà per matrimonio. Sempre come dote della sposa passò agli Ammazzalorsa tra la seconda metà del 1500 e la prima metà del 1600. Si deve al successivo proprietario, Vito Giuseppe Martinelli, ricco commerciante di tessuti, la trasformazione di una parte del frantoio in tintoria per le pezze di seta prodotte dai bachi dei gelsi della masseria che diventa dei Meo-Evoli nel 1890.
Quando le due sorelle Martinelli Maria e Chiara, sposano i due fratelli Giuseppe e Domenico Meo-Evoli. Successivamente, i loro figli, Olga e Leonardo si sposano, dando origine alla discendenza attuale: Nori e il fratello Leonardo, proprietario di un altro edificio simbolo della campagna monopolitana, la palladiana Villa Meo-Evoli.
Il nostro tour ci ha portati nelle stalle collocate ai piedi della Torre Spina Piccola dove la famiglia Meo-Evoli ha creato un piccolo museo dedicato alle tradizioni contadine, per tramandare la memoria del territorio alle generazioni future.
Per l’ospitalità raffinata e discreta gli ambienti all’interno della masseria hanno mantenuto le dimensioni del passato e gli stessi arredi per un fascino d’antan che in molti ricercano. Noi siamo stati ospitati nell’appartamento Il Mezzanino, risalente al 1600 e fatto aggiungere al corpo originale dalla famiglia Ammazzalorsa: arioso e luminoso si affaccia sulle corti interne e guarda verso il mare con la possibilità di ospitare fino a 4 persone in ambienti comodi e arredati con mobili d’epoca senza rinunciare alle moderne comodità che sono celate nelle nicchie ricavate dagli spessi muri.
E che diventa il luogo ideale per matrimoni, ricorrenze speciali, meeting aziendali e anche appuntamenti di carattere didattico. In occasione delle festività natalizie, poi, viene organizzato il Presepe Rurale, che si snoda nei suggestivi ambienti del frantoio ipogeo con la rappresentazione delle antiche arti e dei vecchi mestieri nonché della tradizionale natività cristiana.
Masseria Spina
Viale Aldo Moro, 27 – Monopoli (Ba)
Info: +39 080 802141 – +39 328 9348707 – +39 334 9127349
www.masseriaspina.it – info@masseriaspina.it
Bellissimo! Tra l’altro, Monopoli è una cittadina carinissima e di cui ho bei ricordi.
Si è un posto ricco di storia, immerso in una campagna tra le più belle della nostra regione che gioca continuamente, tra colori e contrasti, con il blu del mare.
Che gioiello…
Non c’è definizione più appropriata! 😊