Madonna delle Armi, il santuario nella roccia

FuoriportaMadonna delle Armi, il santuario nella roccia
spot_imgspot_imgspot_img

 

Madonna delle Armi: sembra un ossimoro. Come può la Vergine Maria, emblema della maternità più pura e sacra, essere accostata a un simbolo di morte e di offesa come le armi?

A Cerchiara di Calabria sul Monte Sellaro

In realtà la denominazione del santuario monumentale di origine medievale situato alle pendici del Monte Sellaro in territorio di Cerchiara di Calabria, è frutto di un errore di traduzione. Il nome originale deriva dal greco Των αρμων (Tōn armōn) ossia “delle grotte, degli anfratti”, con riferimento ad alcune caverne del monte conosciuto anche come Monte Santo.

Il Santuario della Madonna delle Armi fu edificato nel XV secolo su una grotta basiliana risalente al X e si trova a oltre mille metri di altitudine in un’area molto ricca di boschi in cui secondo la leggenda alcuni cacciatori all’inseguimento di una cerva rinvennero delle icone lignee raffiguranti gli Evangelisti tra le rocce di una cavità. Le icone, trasportate in paese più volte, continuarono a sparire per ricomparire puntualmente nel loro posto di origine, finché la comunità non decise di edificare una cappella per la loro conservazione proprio nel punto del ritrovamento.

Ma la storia non si ferma qui. Si narra anche che durante la costruzione della cappella uno scalpellino, rompendo una pietra ovale, trovò al suo interno altre immagini sacre, da un lato quella della Madonna con il Bambino e dall’altra San Giovanni Battista. La prima è ancora custodita nella cappella all’interno della chiesa mentre l’altra fu trafugata e trasportata a Malta.

Arrivando ai piedi di questo complesso monumentale tra i più preziosi del territorio italiano e tra le più significative testimonianze dell’arte rinascimentale nazionale, si viene avvolti da un’atmosfera mistica. Domina ovunque il silenzio e dall’alto la vista spazia senza ostacoli sulla piana di Sibari e sul golfo di Taranto.

Madonna delle Armi

Scavato in parte nella roccia, man mano che ci si avvicina il complesso appare sempre più maestoso. Al suo interno ingloba la grotta che custodisce la miracolosa immagine della Madonna achiropita, cioè non dipinta da mano umana, conservata dal 1750 in una teca d’argento in stile barocco.

Varcando un ricco portale in pietra si entra nella chiesa dove sono custodite notevoli opere d’arte e argenterie barocche. Si rimane sorpresi dalla forma particolare di questa chiesa che si insinua nella roccia della montagna.

L’interno della chiesa è a pianta a croce latina ma con bracci di forma disuguale che si adattano alla cavità in cui è ospitata. Di fronte all’altare maggiore, dall’altra parte della navata principale, c’è una cappellina absidale mentre a sinistra si apre una grande cappella e a destra si accede alla sagrestia. Al lato destro dell’altare due rampe di quattro scalini portano alla grotta nella quale secondo la tradizione sono state ritrovate dai cacciatori le tavolette delle icone bizantine.

Madonna delle Armi

La cappella della Madonna è a pianta circolare ed è rivestita di marmi bianchi con intarsi policromi, mentre nella Cappella dei Pignatelli è conservata una lapide di marmo in ricordo della sepoltura del principe Valerio Pignatelli di Cerchiara.

Nel tempo il santuario fu adibito a ospitare orfani e indigenti, invece oggi è posseduto e gestito dalla Fondazione Santa Maria, formata da cinque componenti scelti dal Comune, dalla Diocesi e dalla Regione.

Aggirarsi in totale solitudine tra il giardino e le mura imponenti di questo complesso aggrappato alla roccia, con la vista mozzafiato sulla pianura e con il vento che si insinua sotto gli archi e tra le querce secolari come unica colonna sonora, trasporta in un’altra dimensione. E sembra quasi di scorgere con la coda dell’occhio il lembo di un saio di uno dei monaci sfuggiti alla persecuzione iconoclasta dell’VIII secolo che proprio qui nelle grotte naturali di Cerchiara trovarono rifugio.

Il Santuario della Madonna delle Armi è la meta ideale per una gita fuori porta sia per chi si voglia dedicare a un pellegrinaggio di fede sia per chi desidera una rigenerante passeggiata nella rigogliosa natura del Parco Nazionale del Pollino.

Scopri Bibibau con noi

Rosalia
Rosalia
This travel blog with the dog is a personal selection of our best experiences, our favorite spots and secrets places around the world curated by Rosalia e Michele.

ARTICOLI CORRELATI

Scopri Bibibau con noi

Scopri i prodotti Mediterrah

ULTIMI ARTICOLI

IJO’ Design: a spalle coperte

IJO’ Design è un brand salentino che fa realizzare artigianalmente mantelle, scialli e stole,...

Belle storie di penna

La penna è per me un fondamentale strumento di lavoro, perché da sempre preferisco...

Moskardin: appunti di viaggio

Moskardin è il nome di un elegante quaderno di viaggio di produzione artigianale e...

Recycle: l’arte del riciclo per i bijoux

Quando si va in vacanza si ha voglia di portare con sé qualche accessorio...

Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Error decoding the Instagram API json