Le più belle spiagge di Puglia (lista incompleta)

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Spiagge di Puglia: perché parlarne adesso quando martedì 22 settembre entreremo ufficialmente nella stagione dell’autunno? Avete presente Dante e la Divina Commedia? E mo’ che c’azzecca direbbe qualcuno! Mi sono ricollegata alla legge dantesca del contrappasso, quella secondo cui le pene dei dannati all’Inferno vengono assegnate in base alle colpe commesse in vita, per analogia o per contrasto. La prima consiste nella perpetua ripetizione del peccato commesso, la seconda nella ripetizione del comportamento opposto a quello peccaminoso. E quindi?

Il bellissimo mare d’autunno

Chi ha potuto godere dello splendido mare della Puglia potrà rigoderselo e rimpiangerlo leggendo l’articolo e guardando le foto delle spiagge più belle, mentre chi non è venuto si mangerà le mani ma potrà prendere appunti per esplorarle la prossima estate.

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Cattivella vero? Ma non è soltanto questo che mi ha spinto a scrivere ora e non all’inizio dell’estate questo post sulle spiagge più belle, secondo noi. A nostro insindacabile giudizio infatti, le coste pugliesi sono molto più spettacolari e gradevoli senza la massiccia antropizzazione che sono “costrette” a subire in piena stagione. E ci è capitato troppo spesso di sentirci dire da persone che si sono recate nelle nostre più belle spiagge in agosto di non averle poi trovate così speciali… Questo dispiace molto a chi come noi promuove la Puglia e la conosce nel suo abito migliore che sicuramente non è quello agostano.

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L’insieme di queste ragioni ha generato questo post scritto per lustrarsi gli occhi (con le foto) e per essere tenuto da parte per il prossimo anno, magari per godersi le spiagge inserite tra giugno e luglio oppure, meglio, a settembre inoltrato.

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Ph. Donatella Ria

Allora quali sono le spiagge da non perdere lungo gli 800 chilometri di costa orlata da macchia mediterranea e boschi di pini d’Aleppo, tra calette segrete, lunghi arenili di sabbia candida, spiagge di ciottoli levigati dalle onde, dune ricoperte di Ginepro Coccolone, veri e propri fiordi dalle acque limpide e dai colori sorprendenti?

Cominciando da nord meravigliosa già dall’alto la Baia di Vignanotica che si raggiunge attraverso un sentiero tra il verde. Raggiunto il mare si resta abbagliati dalla distesa di ciottoli bianchi tondeggianti e gli alti faraglioni di calcare.

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Raggiungendo le Tremiti, imperdibile la selvaggia Cala Matano, dove si affaccia la casa del cantautore Lucio Dalla che qui compose Luna Matana e Com’è profondo il mare.

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Incantevoli le calette a sud di Monopoli e poco affollata fuori stagione quella di Lama Monachile a Polignano a Mare, una delle più conosciute cartoline della Puglia, bella sia da terra che dal mare. Più “riservata” Port’Alga, una sorta di lungo canale che fa da porticciolo a piccole e colorate imbarcazioni.

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Ph. Donatella Ria

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Da sogno o son desto i chilometri di sabbia bianca fine come il borotalco che lambisce le acque cristalline e i bassi fondali delle spiagge di Torre San Giovanni, mentre da film perché protagonista in “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek è Punta della Suina che si raggiunge con una breve passeggiata sotto gli alberi. A nord di Torre San Giovanni, alte dune separano la strada da un mare strepitoso su cui giace come una grande perla l’isola di Pazze.

Tra Ugento e Porto Cesareo la spiaggetta del Frascone, una delle nostre preferite, mentre in pieno centro storico di Gallipoli quella della Purità, dalla forma a mezzaluna.

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Ph. Donatella Ria

Una bella leggenda, invece, è alla base del nome della spiaggia de Le Due Sorelle nella Baia di Torre dell’Orso, dominata dall’imponente torre che le dà il nome e dai due faraglioni di pietra chiara che uno accanto all’altro si specchiano nell’acqua trasparente. Si racconta che un tempo vivevano qui due bellissime sorelle: un giorno, lasciata la campagna si recarono al mare per cercare un pò di frescura e refrigerio alla calura estiva. La sorella attratta dal mare si lanciò nel vuoto. Le grida della ragazza attirarono l’altra sorella che a sua volta si buttò nel vuoto nel tentativo di strapparla alla morte. Invano: in pochi istanti il mare si trovò a cullare due corpi inermi e senza vita… Che si trasformarono nei due alti faraglioni che sembrano abbracciarsi.

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Ph. Donatella Ria

Sembra un piccolo fiordo Porto Badisco, a metà strada tra Otranto e Santa Cesarea Terme. Qui splendida ma fragile a causa della erosione delle rocce, è la spiaggia di Porto Miggiano.

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Ph. Donatella Ria

Già nel nome, Porto Selvaggio, evoca un’accattivante immagine wild. Si tratta infatti di una riserva naturale il cui gioiello è la spiaggetta incastonata tra le rocce e l’azzurro del mare alla quale si accede a piedi lungo un sentiero che si snoda tra cisti e gigli marini.

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Ph. Donatella Ria

Che sono protagonisti anche sulle alte dune di Punta Prosciutto, altra area protetta a una decina di chilometri da Porto Cesareo con acque cristalline e lunga spiaggia di sabbia fine e bianchissima. Nei pressi la Salina dei Monaci, poco più a sud di Torre Colimena, regno dei fenicotteri rosa.

Rocciosa la bassa costa adriatica dove si susseguono grotte e falesie a picco sul mare ma anche piscine naturali come quella di Marina Serra, gli spettacolari faraglioni di Torre Sant’Andrea e la piccola baia con il fiordo che si insinua tra le rocce e i cespugli della macchia mediterranea di Acquaviva, con polle d’acqua dolce e fredda.

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Ph. Donatella Ria

Per chi ama la sabbia, ideali le distese delle spiagge delle Cesine a sud di Lecce e degli Alimini vicino Otranto, caratterizzate da una sabbia bianchissima in superficie, ma con profonde venature nere per sedimenti di origine vulcanica.

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Sul litorale tarantino, affacciato su un mare dall’intenso color turchese, c’è Campomarino di Maruggio, caratterizzato da dune ricoperte di timo, ginepri e alti e pungenti cespugli di sparto. Splendida la spiaggia di Piri Piri mentre gradevole durante le afose giornate estive immergersi nelle freddissime acque del fiume Chidro alle porte di San Pietro in Bevagna.

A Brindisi l’area marina protetta è quella di Torre Guaceto, un ecosistema unico per la sua biodiversità da ammirare sotto il pelo dell’acqua tra fondali ricoperti di praterie di Posidonia e spugne variopinte, e lungo i sentieri nella macchia mediterranea che conducono all’antica Torre di avvistamento Regina Giovanna.

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Per finire: lo sapevate che la spiaggia che ha ispirato la celebre “Acqua azzurra, acqua chiara” di Mogol e Lucio Battisti si trova in Puglia? E’ la baia di Torre Squillace tra Porto Cesareo e Sant’Isidoro: meravigliosa sempre, al tramonto di più!

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Rosalia
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Comments

  1. Un mare sicuro, dai fondali bassi e visibili, non come al nord, dove ti porta subito a fondo. Un mare che non riesco ad immaginare mosso… L’accenno alla Divina mi fa pensare; conoscere un territorio parte da una foto o da una segnalazione, ma non deve “parcheggiarsi” in un’idea di sola vacanza, perché non è solo un bel posto ma un posto con cui ti relazioni. Una scossa alla coscienza ci vuole.

  2. Lo Ionio è basso e limpidissimo per un ampio tratto per poi divenire profondissimo e di un intenso blu.
    Il paragone con la Divina Commedia può sembrare a molti pretenzioso e forse lo è, ma tu ne hai colto l’essenza e ti ringrazio: approcciarsi a un territorio in modo diverso e più consapevole credo sia necessario, anzi essenziale.

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