La Voce del Fiume è il sogno realizzato di Rocchina Adobbato. Ci troviamo a Brienza, in Basilicata, nella sala colazioni con vista mozzafiato sul delizioso borgo lucano del bed and breakfast di Rocchina, che nella vita fa l’avvocato e che dopo anni lontano dal suo paese natio, qui ha deciso di tornare aprendo la sua casa all’ospitalità.
A Brienza dolci sonni sul fiume
La storia, sua e della sua amata “creatura” ce la racconta lei durante il nostro soggiorno in una piacevole chiacchierata seduti a tavola davanti a un buon caffè.
Ci racconta che da sempre, sin da quando con il suo papà la osservava da lontano, è innamorata di questa porzione del paese dove è ubicata La Voce del Fiume, proprio ai piedi dell’imponente Castello Caracciolo e collante tra la parte più antica e abbandonata dopo l’ultimo terremoto e quella moderna.
Tenero il ricordo che condivide con noi quando commossa ci dice che affacciandosi alla finestra della sua casa e guardando nella direzione del castello il papà poggiava la mano sulla sua testa e sorridendo le diceva “lì la mia rocca, qui la mia Rocchina”.
La vita e il lavoro poi l’hanno portata lontano ma la sua terra non l’ha mai dimenticata. E quando ha deciso di tornare ha rivissuto i suoi sogni di bambina attraverso gli occhi di un’altra bimba, sua figlia. Ora era lei che fantasticava di diventare la principessa del castello.
Così Rocchina ha deciso di dar vita a quello che nel frattempo era diventato un sogno condiviso e ha acquistato alcune casette, diroccate e abbandonate da anni, creando La Voce del Fiume, una struttura deliziosa che si aggrappa al costone che scende verso il torrente Pergola di cui da ogni stanza si ascolta il suono del fluire dell’acqua.
Da qui deriva il nome: Rocchina e sua figlia Elvira ascoltavano le parole dolci e rassicuranti che il fiume sussurrava loro e che adesso continua a bisbigliare agli ospiti delle sette camere de La Voce del Fiume.
A proposito delle camere: una è diversa dall’altra e i nomi sono quelli delle gemme, perché queste suite sono piccole pietre preziose. La Diamante è su due livelli, con camera da letto matrimoniale, doppio affaccio sulla vallata e sul vicolo, letto singolo, bagno e angolo cottura, nonché accesso su terrazzo panoramico coperto che guarda al fiume.
Perla è una suite composta di due ambienti su unico livello con cucina completa e camino. In Ametista protagonista sono il romantico letto a baldacchino e la nicchia laterale con i resti di un antico forno.
Smeraldo è una matrimoniale con due letti a castello, ideale per la famiglia, con soffitto in travi a vista e un lampadario di Capodimonte. Turchese è una camera matrimoniale con accesso autonomo che si affaccia direttamente sulla vallata, così come Corallo con letto matrimoniale, piccolo e grazioso angolo cottura e una parete di roccia molto suggestiva.
In ogni camera di questa dimora storica di charme c’è non solo il tocco, ma anche e soprattutto la storia di Rocchina.
Nella nostra chiamata Rubino, la più grande e di maggior pregio come ci tiene a sottolineare la padrona di casa, c’è una parete scavata nella roccia, un antico forno e la culla che ha accolto i suoi sonni di infante. In più un oblò di vetro lascia intravedere la suggestiva grotta naturale sottostante, mentre la vista sul fiume è assicurata da un grazioso terrazzino attrezzato con tavoli e sedie.
In un’altra le foto in bianco e nero dei suoi nonni e come lampada la tazza da caffelatte che usava da bambina. E nella grotta un originale lampadario creato da lei con vecchie posate. A proposito della grotta è intitolata a Bianca da Brienza, una bellissima nobildonna che visse nel castello attorno alla metà del 1300. Rocchina ci racconta la storia di questa dama che amava lo sfarzo e i gioielli e possedeva un tesoro custodito in una stanza del castello, segreta e inaccessibile, di cui solo lei e la sua fedele ancella conoscevano il modo per accedervi.
Ma mentre viaggiava verso Amantea, Bianca fu rapita dai pirati e portata ad Algeri, dove un ricco pascià si innamorò di lei. Da quel momento se ne perse ogni traccia. Si narra che il suo tesoro sia ancora nascosto nel castello e chi avrà la fortuna di trovarlo potrà impossessarsene.
E si sussurra che la stanza sia la camera Rubino dove la botola scende nella grotta in cui si affaccia un cunicolo, scoperto durante i lavori di recupero, che potrebbe avere un collegamento diretto con il maniero.
Insomma tutto qui ha voce, non solo il fiume. Parlano i dettagli, i merletti, gli oggetti di un tempo e le rocce che già accompagnano gli ospiti sporgendo sulla stretta strada che conduce all’ingresso.
Tornando alla colazione, che viene preparata e servita personalmente da Rocchina, racconta il territorio. Dal dolce al salato ogni piatto è un pezzo di storia e di tradizione che ha il sapore della genuinità e il ricordo dell’infanzia, dal pane impastato con pezzettini di peperoni cruschi alle marmellate fatte in casa e al miele locale, dalle torte squisite ai biscotti da latte, dalla frutta di stagione allo yogurt artigianale, dalle ciambelle alle crostate infornate ogni giorno all’alba e preparate seguendo le ricette della nonna. E poi il salato: una ricca varietà di salumi e formaggi locali, ricotta fresca, uova, focacce, pane cotto nel forno a legna e gli immancabili peperoni cruschi.
Rocchina vizia i suoi ospiti ed è sempre prodiga di consigli su cosa vedere e cosa fare in questo angolo di Lucania ancora troppo poco conosciuto. Suggerisce anche dove andare per gustare la cucina tipica locale prenotando per i suoi ospiti a cui poi è riservato un “trattamento speciale”. Affidatevi a lei anche per l’organizzazione delle escursioni in zona e per i percorsi da affrontare in e-bike a disposizione degli ospiti.
E poi lasciatevi accompagnare in un sonno ristoratore: qui si dorme benissimo e i sogni d’oro sono assicurati dal dolce mormorio de La Voce del Fiume!
La Voce del Fiume
B&B — Dimora Storica di Charme
Vico del Carmine – Brienza (PZ)
Info: +39 339 2290630
www.lavocedelfiume.it – info@lavocedelfiume.it
Un museo in camera… La voce del fiume che si sente da ogni lato farebbe di nuovo pensare a un posto di montagna, ma quel lampadario riporta più a sud. L’arredamento nella sua totalità fa meraviglia…
La cosa più bella? Entri e ti senti protetto in un guscio accogliente e avvolgente. La cura e la gentilezza di Rocchina fanno il (tanto) resto per cui scegliere di trascorrere qui una o più notti rende perfetta una vacanza ❤️