Cilento: quest’anno in tanti ci hanno chiesto informazioni su cosa vedere, cosa fare e dove alloggiare in questa porzione d’Italia ideale per chi ama il turismo slow. Per cui abbiamo deciso di scrivere un post in cui suggerire un itinerario completo in cui abbiamo raccolto tutti gli articoli elaborati nei nostri diversi giri in questa terra meravigliosa della quale ci siamo innamorati.
Un patrimonio Unesco tutto da scoprire
Il Cilento fa parte della provincia di Salerno e vanta un territorio molto eterogeneo che si estende dalla fascia costiera fino all’area montuosa più interna, tra maestosi uliveti terrazzati, grotte, spelonche e boschi, in uno dei paesaggi italiani più belli, quello del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, un patrimonio Unesco tutto da scoprire. Ecco allora luoghi ed esperienze da non perdere nel Cilento.
Cominciamo da CASTELLABATE, una delle località più note resa famosa dal film con Claudio Bisio “Benvenuti al Sud”. Interessanti le due frazioni sul mare Santa Maria e San Marco. Nella prima, dove tra le semplici case dei pescatori svetta la Torre Perrotti del XVI secolo, è consigliata una passeggiata sul lungomare al tramonto e una romantica cenetta sotto i portici risalenti al XII secolo affacciati sul porticciolo del ristorante pizzeria Le Gatte (Via G. Naso – +39 0974 960255). Dal porto della vicina San Marco si esce in barca per raggiungere Punta Licosa con la sua pineta che riflette il verde dei suoi alberi nelle acque limpide e protette della riserva marina.
Mare splendido e limpidissimo anche a CAPO PALINURO, citato da Virgilio nella sua Eneide. Qui le spiagge ampie e sabbiose si alternano a tratti rocciosi accessibili solo via mare che nascondono veri gioielli naturali come la Grotta Azzurra, la Grotta del Sangue, quella dei Monaci e quella delle Ossa, l’Arco Naturale e la vicina spiaggia del Mingardo con l’arenile che tocca e supera la foce del fiume, dove si può approfittare per un giro in canoa lontano dalle spiagge affollate e dalla calura estiva andando alla scoperta delle oasi verdi disegnate dal corso d’acqua.
Partendo da MARINA DI CAMEROTA, famosa per le sue bellissime spiagge, sempre dal mare si può esplorare la costa fino al Porto degli Infreschi, chiamato così per le sorgenti di acqua dolce fredda che sgorgano dal fondo già utilizzate dai Greci come “frigorifero” naturale e successivamente sfruttate anche per la locale tonnara di cui oggi non c’è più traccia. Il giro, interrotto da rinfrescanti soste bagno, si può concludere alla Baia del Pozzallo in cui si può usufruire del servizio lido e anche fermarsi a mangiare un boccone presso il locale ristoro.
Borgo sul mare da non perdere è ACCIAROLI, dai purissimi fondali e con le due torri difensive che si affacciano su una soffice spiaggia di sabbia chiara, che deve il suo fascino alla leggenda che qui abbia soggiornato Ernest Hemingway e che proprio nel pittoresco borgo abbia concepito il suo capolavoro “Il Vecchio e il Mare”.
A PIOPPI si trovano il Museo del Mare e il Museo Vivo della Dieta Mediterranea ospitati nell’eclettico Palazzo Vinciprova.
Vero gioiello del Cilento è PISCIOTTA, caratteristico borgo in collina che sembra emergere tra gli ulivi monumentali alti fino a dieci metri, con la sua compatta cortina di case sulle quali spicca la possente mole del castello baronale. Scendendo verso la costa si giunge a Marina di Pisciotta, borgo marinaro con spiaggia di ciottoli famoso per la pesca alle alici con le reti chiamate menaica con maglie larghe per raccogliere solo gli esemplari più grossi.
Una spiaggia bianca e lunga ben sette chilometri e mezzo che alterna scogliere e insenature rocciose sovrastate da antiche torri di avvistamento caratterizza Marina di ASCEA.
Restando in tema mare, suggerita una passeggiata a SCARIO, frazione del comune di San Giovanni a Piro e piccolo borgo colorato e grazioso bagnato dalle acque del Golfo di Policastro, molto amato da Francesco De Gregori, che non manca mai di fermarsi qui quando in zona.
Scario e Sapri, affacciate sul Golfo di Policastro, rappresentano l’ultimo lembo della Campania verso sud. A nord, invece, è AGROPOLI la porta di accesso alla costa cilentana. Passeggiata consigliata al tramonto, salendo verso il Castello Angioino Aragonese che domina la città, dopo aver attraversato la monumentale Porta Bizantina.
Sotto Agropoli si stende la piana di CAPACCIO, giustamente famosa per la produzione delle eccellenti mozzarelle di bufala: d’obbligo una sosta ai caseifici storici, Vannulo, Barlotti, Il Granato per assaggiare e acquistare mozzarelle, yogurt e gelati.
Sul fronte “terra” una bella passeggiata porta all’Oasi naturalistica WWF delle Grotte del Bussento a MORIGERATI, al cui interno scorrono impetuose le risorgenze del fiume che qui torna alla luce dopo un percorso sotterraneo. L’entroterra del Cilento nasconde, tra monti, fiumi, boschi e natura selvaggia, delle perle di rara bellezza, integra e primitiva. Chi ama camminare non può perdere i sentieri della Valle del fiume Calore lungo le cui sponde ci sono ben 370 specie diverse di felci diverse, soprattutto nel tratto tra i paesi di Felitto e Magliano.
Meritano una visita anche i piccoli ma interessanti paesi di ROFRANO, caratteristico e ben conservato borgo medievale alle pendici del Monte Cervati e ROCCAGLORIOSA, dal centro storico contraddistinto dai raffinati portali in pietra scolpita dei palazzi baronali e nobiliari.
Nella zona in cui regna sovrana l’inconfondibile sagoma del Monte Bulgheria che si impone nella dolcezza del paesaggio cilentano, si scopre una vera meraviglia: la cascata “Capelli di Venere” a CASALETTO SPARTANO.
Altri gioielli che chi visita il Cilento non può perdere sono i siti archeologici di Elea Velia e Paestum, le colonie che nascono tra il VII e il VI secolo a.C. Questo glorioso passato a PAESTUM emerge negli straordinari monumenti dorici, come il Tempio di Nettuno, la Basilica e il Tempio di Cerere, in realtà dedicato ad Atena, e nei rarissimi affreschi tramandati dalla pittura greca, come quelli scoperti nella Tomba del Tuffatore, esposta nel locale Museo Archeologico. L’antica Poisedonia fu fondata nel VI sec. A.C. ed è poi divenuta Paestum con i romani. Abbandonata nell’VIII secolo d.C. per paura delle incursioni saracene, la riscoperta dei suoi splendori si deve soprattutto a letterati e uomini di cultura di varie nazionalità come Goethe, Shelley, Canova e Piranesi.
Meno monumentale ma altrettanto seducente ELEA-VELIA, fondata dai Focei intorno al VI secolo a.C. su di un promontorio anticamente proteso sul mare nei pressi di una sorgente consacrata alla ninfa Yele. La fama della città è legata alla scuola filosofica, ideata da Senofane, e a celebri pensatori come Zenone e Parmenide. Importantissima fu anche la Scuola Medica, le cui dottrine e pratiche mediche si sono perpetuate fino in epoca medievale nella cultura e nella tradizione della celebre Scuola Medica Salernitana.
Grande capolavoro di ingegneria, quasi celato alla vista, è Porta Rosa, il primo esempio, maestoso e perfetto, di architettura occidentale che sfrutta l’arco a cunei. Da non perdere la passeggiata un po’ faticosa perché in salita a tratti ripida, fino alla rocca di età angioina per ammirare il tramonto sul mare del litorale compreso tra la Marina di Ascea e quella di Casal Velino.
DOVE DORMIRE
‘A Machina la locanda del fiume – Pisciotta
Le Stalle di Giurò – Roccagloriosa
Sulle Onde della Collina – Montecorice
Davvero non vedo l’ora di vedere quei posti per me ancora sconosciuti, sto tracciando un percorso virtuale nel modo che preferisco, ovvero ascoltare loro prima di cominciare una storia nostra. Sconosciuti tranne però la Grotta Azzurra, dove sono stata in escursione anni fa durante uno stage per Costa Crociere.
Siamo contenti di averteli fatti conoscere almeno virtualmente. A noi il Cilento ha rubato il cuore ❤️
Ci credo: ogni luogo trasmette la sua sensazione unica. 😃
Unica e indimenticabile 😍