Il mio cuore tra gli ulivi: arte, natura e neuroscienza

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Da millenni l’ulivo rappresenta il simbolo per eccellenza della nostra Puglia. Distese di ulivi centenari e persino millenari costituiscono uno dei più splendidi scenari di questa regione. E Giancarlo Bellantuono lo sa bene perché agli ulivi ha sempre dedicato attenzione e scatti meravigliosi come quelli raccolti nel suo libro “Il mio cuore tra gli ulivi”.

L’arte di comprendere che insegna la natura

Ma questo immenso patrimonio va conservato e tutelato. Il mantenimento degli ulivi secolari, indiscussi ambasciatori della nostra terra, deve essere un compito di tutti da non relegare solo alla politica ma all’intera popolazione che deve riallacciare i legami con la terra.

Giancarlo Bellantuono è convinto che la conservazione non si contrappone allo sviluppo, ma al contrario ne costituisce un caposaldo impersonando uno dei nuovi volti dell’innovazione e favorendo un arricchimento continuo del patrimonio dei valori della collettività.

Così come è convinto che ognuno debba fare la sua parte e con il suo progetto visivo “Il mio cuore tra gli ulivi” ha voluto trasmettere la carica emotiva che ogni ulivo secolare dona a chi sa osservarlo con il cuore.

Dunque questa pubblicazione non rappresenta solo una magnifica testimonianza fotografica di questo patrimonio ma vuole essere un importante “mattone” nella costruzione dei valori condivisi della memoria di questi giganti naturali. Per cui quest’opera dell’autore Giancarlo Bellantuono non è un solo un bel libro da conservare con cura in libreria o da sfogliare per il piacere degli occhi, ma un testo di vera divulgazione scientifica che va oltre il racconto dell’ulivo e dei nodi del tronco, delle pieghe dei rami, della plasticità delle forme e della ruvidità della corteccia, ma tende a raccordare simbolicamente il passato, il presente e il futuro.

Antico è infatti il processo psichico chiamato “pareidolia” attraverso il quale si creano immagini, illusioni, percezioni reali che seguono un’associazione mentale che scaturisce dall’osservazione. Protagonisti di questo processo che viene da anni studiato in neuroscienza e che Bellantuono ha voluto “fermare” in immagini sono nel suo libro gli ulivi secolari e i loro tronchi, che scorrono nei suoi scatti. Un fenomeno che un ulivo può mostrare all’infinito e sempre diversamente a seconda di chi lo percepisce. Diventa dunque nostro dovere custodire questo patrimonio unico al mondo di ulivi antropomorfi.

Perché c’è una nostra precisa responsabilità nei confronti dell’ambiente attraverso la tutela e la difesa degli alberi di ulivo quali elementi peculiari della nostra storia e della nostra cultura, per cui c’è bisogno di una educazione sensibile alla salvaguardia del patrimonio naturale e alimentare.

Questo libro nasce dalla passione dell’autore di vivere quotidianamente un rapporto autentico con la propria terra, ma anche dalla consapevolezza di quanto sia fragile l’uomo di fronte a questi giganti. E diventa anche il frutto della difficilissima situazione che Giancarlo Bellantuono affronta ogni giorno a causa della Sclerosi Laterale Amiotrofica, comunemente detta SLA, che ha inesorabilmente colpito la vita di sua moglie e di chi se ne prende cura. Questa malattia degenerativa ha avuto una forte influenza sulla sua arte e questo suo progetto è nato dalla proiezione di quell’urlo di dolore che si innalza quotidianamente, del bisogno costante di aiuto che necessita chi è costretto a vivere rinchiuso nel guscio della malattia.

“Il mio cuore tra gli ulivi” ha come unico scopo quello di farsi portavoce del grande peso che grava sulle spalle di quanti vivono al fianco della sofferenza, che hanno dovuto abbandonare affetti e lavoro per dedicarsi totalmente al sostegno del proprio caro. E nello stesso tempo coglie il grido di dolore nelle visioni dell’ulivo e lo restituisce al mondo, perché l’arte ha lo scopo di insegnarci a vivere, a comprendere e restituire.

Ognuno di noi può fare la sua parte, nutrendosi di quest’arte in prima persona godendo della vista dei magnifici ulivi nelle campagne pugliesi ma anche sfogliando le pagine del volume fotografico “Il mio cuore tra gli ulivi” di Giancarlo Bellantuono che ha saputo cogliere il “lato umano” di questi maestosi alberi riprendendo i particolari di rami, tronchi, nodi e forme bizzarre: in cui ognuno può vedere ciò che vuole oppure trovare una parte di se stesso.

Giancarlo Bellantuono
Il mio cuore tra gli ulivi
Casa Editrice AGA
38€

Per info: bellantuonogiancarlo@gmail.com – 3496896291

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Comments

  1. Ritornare ad una relazione sana con la propria terra, proprio di questo si tratta. Anche dove vado io a camminare, nelle stradine tra Firenze e Fiesole, ce ne sono tantissimi. Non so se siano secolari, ma è rilassante guardarli, con un verde che si distingue da quello brillante dei prati e quello forte dei cipressi.
    Fa riflettere che qualunque cosa bella o brutta passiamo nella vita, la natura è sempre lì, e noi torniamo a lei. Il fatto che si vedano accenni di volti o forme (io devo averla la pareidolia, ieri vedevo la casetta ridente…) è un segno che una pianta non è solo pianta ma un mondo con vita propria,

  2. Sono molto felice che tu abbia colto il senso del libro e delle fotografie attraverso le mie parole.

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