Lo scorso anno l’Italia con i suoi 59 siti Unesco è salita in cima alla classifica dei Patrimoni dell’Umanità superando la Cina che ne conta 56 e la Germania che ne ha 50.
Cresce la lista dei Patrimoni Unesco italiani
A luglio del 2021 sono rientrati tra i Patrimoni Unesco gli affreschi del Trecento di Padova, Montecatini Terme, i portici di Bologna e 8.000 ettari di Foreste fra Aspromonte, Gargano, Pollino, Parco Nazionale dell’Abruzzo, Monte Cimino e Monte Raschio e Sasso Fratino, all’interno della candidatura transnazionale delle faggete vetuste dei Carpazi e di altre regioni d’Europa.
E nel 2021 abbiamo ampliato anche noi la lista dei Patrimoni dell’Umanità che abbiamo visitato in Italia.
Abbiamo cominciato con una bella passeggiata estiva a giugno dello scorso anno che ci ha condotto al cospetto dei “grandi vecchi” della Foresta Umbra, tra le faggete vetuste sul Gargano.
Ma è tra Veneto ed Emilia Romagna che si sono concentrate le nostre “scoperte”. E a Venezia e alla sua laguna e agli splendidi scenari delle Dolomiti si è aggiunta, a ottobre dello scorso anno, Vicenza, divenuta nel 1994 Patrimonio dell’Umanità con i suoi 23 palazzi del centro storico e tre ville suburbane a cui nel 1996 sono state aggiunte altre 21 ville palladiane distribuite su tutto il territorio veneto.
Nel nostro ultimo on the road in terra veneta non solo abbiamo avuto la possibilità di visitare meraviglie quali Villa La Rotonda e Villa La Malcontenta, magnifiche dimore progettate dal Palladio, ma abbiamo persino dormito co il nostro Otto tra le mura del più importante palazzo disegnato dal famoso architetto: Palazzo Valmarana Braga nel cuore del centro storico di Vicenza.
Il nostro tour ha toccato poi un altro interessante sito Unesco, uno dei 13 dell’Emilia Romagna, la città di Ferrara, il cui centro storico ha l’impianto della “città ideale” rinascimentale.
Il nostro giro è partito dal percorso sulle mura che la circondano: 9 km fra baluardi, torri, viali alberati e sentieri che danno la sensazione della gita fuori porta pur restando in città!
Siamo poi arrivati in Corso Ercole I d’Este, dedicato al duca di Ferrara che tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento incaricò l’architetto di corte Biagio Rossetti di realizzare il più ambizioso piano urbanistico dell’era moderna, chiamato “Addizione Erculea”. Tra gli sfarzosi edifici che si sussuegono lungo il corso, spicca Palazzo dei Diamanti, uno dei più famosi monumenti del Rinascimento italiano, oggi sede di mostre d’arte di livello internazionale.
In fondo al Corso si trova il poderoso Castello Estense, monumento simbolo di Ferrara dove sono passati personaggi come Lucrezia Borgia e Ludovico Ariosto.
A due passi altri due simboli della città: la Cattedrale, con la sua maestosa facciata, e il Palazzo Municipale.
Il lato destro della Cattedrale si affaccia sulla piazza Trento e Trieste, al cui centro si trova un marciapiede lungo 120 metri e largo 12 detto il “Listone” e sul lato settentrionale la Loggia dei Mercati, che oggi ospita negozi e attività commerciali.
La passeggiata vi ha messo appetito? È il momento giusto per gustare la tipica cucina ferrarese, dai cappellacci di zucca alla Salama da Sugo, insaccato di carni di maiale aromatizzate con spezie e vino rosso, da abbinare al purè di patate e alla Coppia Ferrarese, pagnotta dalla caratteristica forma di doppio cornetto che nel 2001 ha ottenuto il riconoscimento di prodotto IGP.
Così sono saliti a due i luoghi Patrimonio dell’Umanità che conosciamo dell’Emilia Romagna.
L’altro? Bagno di Romagna, immerso nel territorio di altissimo pregio della Foresta di Sasso Fratino tra le faggete più antiche d’Europa, di quasi 600 anni d’età, parte del Parco delle Foreste Casentinesi.
L’ultimo viaggio del 2021, al principio un anno un po’ avaro di nuove emozioni che abbiamo poi recuperato in zona Cesarini come si direbbe in gergo calcistico, ci ha portato sulle montagne dell’Alto Adige, tra i parchi naturali Tre Cime e Fanes-Senes-Braies.
Ci siamo stati in occasione della nostra settimana bianca a cui abbiamo abbinato un giro tra i mercatini di Natale a San Candido e Dobbiaco sotto la neve che ha reso tutto più magico e fiabesco, mentre il Torgellen ci aveva fatto scoprire il Patrimonio Mondiale del Parco naturale Sciliar-Catinaccio.
Ma ciò che ci rimarrà impresso negli occhi e nella mente per sempre è il tramonto sulle vette della Meridiana di Sesto, ammirato dalla cima del Monte Elmo, che ci ha deliziato con i colori dell’Enrosadira, il fenomeno per cui quando il sole sorge o va a dormire le cime delle Dolomiti assumono un colore rosato che dipende dalla composizione della roccia, la dolomia, un composto di carbonato di calcio e magnesio.
Chiudere in rosa l’anno fa ben sperare per il prossimo futuro in cui vorremmo ampliare ancora la nostra lista di Patrimoni dell’Umanità visitati.
Strabiliante quel palazzo coi suoi Diamanti… spero che la prossima volta si potrà vedere anche la Cattedrale senza più lavori di manutenzione. Non sono solo monumenti, è tutto il contesto a conquistare.
Intanto faccio un ripasso delle mie girate: il centro storico di Firenze, Campo dei Miracoli a Pisa, la Cattedrale di Modena, il centro storico di Siena, le residenze sabaude con la Venaria Reale in testa, il Sacro Monte di Ghiffa sul versante piemontese del lago Maggiore (vista lago incredibile), e naturalmente i Rolli di Genova a cui devo l’inizio della mia avventura di viaggiatrice.
Per l’Emilia aggiungerei Parma, città Unesco per la gastronomia. Purtroppo a metà dicembre il Museo del Parmigiano era chiuso alle visite individuali, ma lo metto in agenda.
In lista d’attesa: 5 terre con Portovenere, Padova, Paestum come porta sul mondo antico (sto svenendo mentre scorro con lo sguardo tutti i siti al Sud), la Reggia di Caserta (consigliata dalla mia compagna di stanza a Parma), Matera coi suoi Sassi e naturalmente, indovina un po’, certi trulli…
Noi qui ti aspettiamo a braccia aperte per portarti alla scoperta di trulli e masserie e di una certa focaccia! 😉
Finora per il mio palato focaccia voleva dire Genova, ma qui entreranno in circolo le papille gustative tutte, avrò bisogno delle istruzioni, comunque vengo, vengo… ❤️❤️❤️
Due focacce diverse, entrambe squisite! Poi ci dirai…