Perché definire il Gargano il promontorio delle meraviglie? Leggendo questo itinerario che abbiamo preparato per voi lo comprenderete appieno!
Partendo dal porto di VIESTE a bordo di una piccola imbarcazione si possono scoprire agevolmente e senza sforzo tutte le meraviglie del litorale all’interno del Parco nazionale del Gargano.
Itinerario nello Sperone d’Italia
Noi lo abbiamo fatto con Francesco di EffettiGargano e confermiamo che lascia senza fiato il susseguirsi di alti faraglioni, ampie spiagge sabbiose e grotte marine, che fa soltanto lontanamente immaginare che quegli scogli che si tuffano nel mare fanno parte di quello sperone roccioso che raggiunge la sua massima altitudine con i più di mille metri del monte Calvo e che si protende verso i Balcani per circa 70 chilometri.
Il promontorio garganico sfila le sue perle a una a una inebriando, con gli aromi mediterranei della sua macchia che a volte lambisce le acque del suo azzurrissimo mare. Il piacere tattile è invece solleticato dalla sabbia bianchissima e finissima dei suoi litorali, mentre quello visivo è continuamente sollecitato dalla vista delle candide scogliere spazzate dal vento, delle grotte semisommerse, delle acque trasparenti, delle antiche torri sentinelle contro le invasioni turche, delle pittoresche cittadine aggrappate alla roccia dei suoi declivi.
Il Gargano è un posto particolare, ricco di scorci meravigliosi ma anche di forti contrasti, di spiritualità e natura. Montagna sacra “dove anche gli alberi pregano” la definì Padre Pio da Pietrelcina, che proprio nel cuore del Gargano ha vissuto gran parte della sua vita di Santo.
E da sempre tappa d’obbligo nel cammino di re, santi, mercanti, pellegrini e guerrieri. Rappresenta un angolo di Puglia che si può ben definire “diverso”: custodisce sulla costa settentrionale i laghi di LESINA e VARANO, tra i più grandi d’Italia, Si tratta di due laghi dalle acque salmastre, due veri e propri paradisi ornitologici.
Ma del resto tutto lo sperone garganico può essere considerato un paradiso dal punto di vista naturalistico. A pochi chilometri, infatti, si trovano diversi ecosistemi: si passa dalla Foresta Umbra alle zone umide di Manfredonia, dai pascoli steppici alle pinete d’Aleppo, dal mare alle lagune.
Ed ecco subito viene a galla un altro contrasto con il resto della regione Puglia, l’abbondanza di verde e di alberi secolari nella Foresta Umbra. All’interno della macchia gli attori protagonisti sono daini e mufloni che si possono osservare all’interno di apposite aree recintate.
Tornando al mare si riaffaccia la roccia alla quale aggrappati a dispetto di onde e vento ci sono i trabucchi, gli antichi strumenti per la pesca dai quali si calavano le reti in mare che ancora oggi vengono fatti funzionare, anche se il più delle volte solo come dimostrazione per i turisti.
E poi ancora un’apparente contraddizione: intorno all’abitato di RODI GARGANICO e VICO DEL GARGANO, cittadine protese tra la roccia e il mare, il territorio è una distesa di agrumeti che crescono grazie all’ideale microclima offerto dal sole e dalle leggere brezze dell’Adriatico.
Un’altra delle sorprese che ci riserva il meraviglioso promontorio pugliese? Un’accoglienza a misura di tutti! Vieste è una delle città più “Animal Friendly” d’Italia. Sono oltre 60 i lidi che accettano i 4 zampe e in quasi tutte le spiagge libere è possibile accedere col proprio cane, passeggiare e fare il bagno.
Moltissimi sono i ristoranti che accettano animali e sono tante anche le strutture pets friendly. Il top? Il Villaggio Club degli Ulivi in cui siamo stati ospiti con il nostro Otto usufruendo di tutti i servizi dedicati agli ospiti a 4 zampe.
DOVE DORMIRE
Villaggio Club degli Ulivi – Vieste
DOVE MANGIARE
Le Antiche Sere – Lesina