La frutta secca ed essiccata rimanda a un clima di festa e a riunioni familiari. Mi fa tornare in mente le festività in casa, quando dopo i sontuosi pranzi di Natale e di Capodanno, la frutta secca ed essiccata rimaneva sulla tavola insieme ai dolci per accogliere gli ospiti che si fermavano volentieri a sbocconcellare nocciole, noci, pistacchi, datteri e castagne.
Il nuovo libro di Pietro Semino
Nel suo libro “Cucinare con frutta secca ed essiccata” edito da Kiwi, Pietro Semino food writer appassionato di cucina alimentazione e viaggi, propone un utilizzo a 360 gradi di queste golosità che diventano ingredienti principali di golose ricette pratiche e veloci dall’antipasto al dessert. Ma come il suo precedente volume dedicato al cacao, questo non è solo un testo culinario, ma un diario-ricettario in cui l’autore narra le sue memorie di viaggio che contemplano materie prime nostrane ma anche di altre tradizioni.
Questo libro si presenta come “una guida speciale ad alimenti provenienti da ogni parte del globo considerati di buon auspicio”, ben impaginata ed elegante in un formato quadrato patinato e al tempo stesso facilmente consultabile per poter replicare le ricette proposte. In più vengono evidenziate le proprietà nutrizionali della frutta secca ed essiccata che protegge il fegato in quanto ricca di enzimi e minerali come lo zinco, il rame e tante vitamine.
Ma cosa si intende per frutta secca? Con questo termine si indica sia quella a guscio come le noci di vario genere, i pistacchi, le mandorle, i pinoli, sia quella disidratata ed essiccata in cui rientrano carrube, mirtilli, fichi, datteri, albicocche e prugne.
Pietro Semino la descrive scheda per scheda conducendo il lettore a una scoperta culinaria senza confini, muovendosi tra dispensa e fornelli e proponendola non solo come snack ideale per l’aperitivo o come rompifame e ottimo intermezzo durante la giornata, ma come ingredienti di preparazioni sia dolci che salate. Tenendo sempre presente con il consumo della frutta secca non bisogna esagerare e si devono valutare con attenzione le quantità assunte che non dovrebbero superare i 40 grammi al dì.
Per ogni tipo di frutta secca nel libro è presentata una scheda che segue un ordine alfabetico dalla a di albicocca fino alla u di uva passa, in cui non solo è descritto ogni frutto ma ne viene sintetizzata la storia, dalle origini ai giorni nostri. A conclusione di ogni presentazione Semino propone una ricetta legata al luogo di provenienza. Come il ghapama, la zucca ripiena al forno, che si gusta sulla tavola armena, terra di albicocche che ne sono il simbolo. Al Brasile è legato l’anarcardio, alla Bolivia l’arachide, e naturalmente anche le ricette suggerite riportano ai sapori esotici del Sud America.
Si torna nell’area mediterranea con la carruba e si giunge nell’Appennino ligure e tosco-emiliano con la castagna, che per secoli ha sfamato intere generazioni con le preparazioni ottenute dalla sua farina. E proprio un piatto fumante di tagliatelle con farina di castagne propone l’autore, in cui il sapore intenso viene esaltato da ricotta stemperata e parmigiano: una ricetta semplice e saporita che riporta ai sapori schietti del passato.
Amatissimo per la sua dolcissima bontà il dattero, frutto della Palma Phoenix dactylifera: provatelo nella versione piadina!
Alla frutta secca ed essiccata esotica come la noce macadamia si alterna quella autoctona, dal fico alla mandorla, spesso legati nelle tradizioni culinarie delle nostre feste: sono sempre presenti infatti a fine pasto in versione fichi secchi farciti con mandorle tostati. Ma sono molto interessanti le versioni proposte dall’autore che suggerisce ricette toscane e dell’isola spagnola di Maiorca.
Regina della frutta secca è la noce che rimane uno dei frutti più apprezzati nonché salutari in quanto nemica del diabete e alleata del cuore, ma anche la nocciola è molto amata e utilizzata per ottenere dolci squisiti come i Baci di dama.
Altri interessanti protagonisti sono pinoli e pistacchi, ingredienti fondamentali di deliziose creme dolci e salate. Come dicevamo all’inizio l’ultima scheda è dedicata all’uva passa, il cui maggior produttore è il Sud Africa, che ne esporta annualmente circa 70 mila tonnellate.
E poi? Nelle pagine seguenti sono indicati i principi nutritivi seguiti dalle preparazioni di base, dalle creme alle salse, fino alle bibite e ai cocktails accompagnati da antipasti e stuzzichini. Non mancano suggerimenti golosi per preparare primi invitanti, ma anche ricette a base di uova, pesci, crostacei, molluschi e carni. E Semino non trascura nemmeno le esigenze dei vegetariani con proposte di secondi, insalate e legumi. E “per non farsi mancare mai il buonumore”, come suggerisce l’autore, nel libro ci sono anche ricette di dolci, gelati e sorbetti.
Non vi resta che acquistare “Cucinare con frutta secca ed essiccata” di Pietro Semino, per divertirvi in cucina, mangiare bene e con gusto seguendo le indicazioni dell’autore e allo stesso tempo volando con la fantasia nei luoghi di origine della frutta secca facendovi condurre alla ricerca di nuove esperienze dei sensi e del palato. “Perché la cucina, in fondo, è una forma di cultura”: lo scrive Semino, lo sottoscriviamo noi.
Pietro Semino
Cucinare con frutta secca ed essiccata
Kiwi
€ 16