Educational Tour Past4Future in Puglia: seconda parte

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L’Educational Tour che ha chiuso il progetto Past4Future relativo alla promozione del turismo sostenibile e accessibile, si è svolto in Puglia dall’8 al 12 dicembre snodandosi in 5 giornate in cui Adatour ha proposto itinerari che hanno coperto la regione da nord a sud.

Gli itinerari di Past4Future in Puglia

Tra i 20 partecipanti siamo stati invitati anche noi di Città Meridiane: Michele è rimasto a casa con Otto mentre io ho preso parte all’Educational Tour ampliando il senso di accessibilità, come abbiamo già sottolineato in Past4Future: #turistapercasa nella mia Puglia.

Ph. di Vincenzo Cantatore

Dopo i primi due giorni dedicati a Gravina in Puglia, Comune partner del progetto insieme al Gal “Molise verso il 2000”, la cooperativa sociale europea Escoop, le Municipalità di BashkiaMalësi e Madhe in Albania e di Tuzi in Montenegro, e al Salento con le tappe a Lecce e a Galatina, il terzo itinerario dell’Educational Tour ha visto protagonista la Valle d’Itria.

Educational Tour

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In mattinata è stato molto piacevole passeggiare nello splendido borgo sul mare di Monopoli, dove abbiamo visitato la Basilica Concattedrale di Maria Santissima della Madia e la Chiesa del Purgatorio o di Santa Maria del Suffragio.

Molte volte siamo passati davanti a questa chiesa ma non è facile trovarla aperta e sbirciare all’interno oltre la bella facciata barocca con teschi e ossa incrociate tra i simboli delle professioni disposti in ordine gerarchico dal basso verso l’alto, ma tutti resi uguali dalla morte, proprio come nella famosa poesia ‘A livella di Totò.

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Marinella Bozzetti, la nostra guida, ci ha raccontato che la costruzione dell’edificio è legata a un accadimento luttuoso: la mattina del 20 settembre 1686, infatti, la parte terminale del campanile della Cattedrale di Monopoli crollò sulle case sottostanti e ci furono 37 morti e molti feriti. I Confratelli comprarono i suoli delle case distrutte e vi fecero costruire la chiesa.

Ma la “sorpresa” si trova in una cappella interna: si tratta delle mummie di Monopoli, meno conosciute di quelle di Oria ma caratterizzate dal fatto che tra esse è presente l’unica mummia-bambina della Puglia. Che in realtà non è una mummia! Infatti, Plautilla figlia di Francesco della nobile casata Indelli, deve la sua conservazione non a un fatto naturale ma chimico, in quanto venne imbalsamata.

Dopo Monopoli ci siamo spostati nelle campagne di Ostuni fra gli olivi millenari che circondano una delle più suggestive masserie di Puglia: l’Antica Masseria Brancati dove l’olio di oliva viene ottenuto mediante estrazione a freddo con macine in pietra e spremitura dolce per preservarne le proprietà organolettiche ed esaltarne le qualità gustativo-olfattive, che abbiamo potuto direttamente apprezzare durante la degustazione a cura di Corrado Rodio, custode dell’enorme patrimonio che si estende oltre le alte mura.

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A seguire la visita guidata, cominciata nell’oliveto monumentale e continuata nel frantoio ipogeo in cui l’elemento più antico è la base di una pressa di epoca messapica.

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L’ultima tappa del giro dell’Educational Tour in Valle d’Itria è stata l’elegante Martina Franca, ancora più bella e scintillante nella sua livrea natalizia tra lucine e decori. Non è stato possibile visitare il Palazzo Ducale, ma la passeggiata tra i palazzi barocchi affacciati sullo Stradone, così come viene chiamato il corso che taglia in due il centro storico, fino alla Basilica di San Martino ha conquistato tutti i partecipanti.

Il quarto giorno è stato quello più impegnativo soprattutto per la durata del percorso: da Bari abbiamo raggiunto il Gargano percorrendo la via panoramica che fiancheggia le saline di Margherita di Savoia e le Riserve naturali dei Laghi di Lesina e Varano, per raggiungere la Foresta Umbra.

Qui, nel Centro Visite del Parco Nazionale del Gargano, abbiamo incontrato la guida Giuseppe Palumbo che ci ha illustrato l’immenso patrimonio faunistico e vegetale, seppur circoscritto, del parco e dei suoi boschi le cui faggete vetuste da poco sono state inserite tra i Patrimoni UNESCO.

Passeggiare sentendo scricchiolare sotto i piedi le foglie secche guardando in alto a cercare le cime degli altissimi Pini neri d’Austria e poi incontrare i daini e i cervi orgogliosi dei loro imponenti palchi di corna nella riservacon sullo sfondo il laghetto Falascone, è stato rigenerante. Tante le possibilità di trekking tra i diversi sentieri in cui sono presenti anche percorsi per disabili.

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La pioggerella non ci ha permesso di degustare il nostro pranzo al sacco in questa natura di incomparabile bellezza vestita dei caldi colori dell’autunno, per cui abbiamo proseguito per Monte Sant’Angelo dove siamo stati ospitati nella sala ristorante dell’Albergo Casa del Pellegrino.

Rifocillati, abbiamo potuto affrontare la discesa nella grotta del Santuario di San Michele che dona sempre emozioni profonde. Il percorso “nuovo” per me è stato quello che scende fino alle Cripte sottostanti in cui un interessante gioco di luci accompagna il racconto della storia del luogo, che rappresentava il primitivo santuario ai tempi dei Longobardi. Epoca in cui il Santuario del Gargano divenne il faro della cristianità e si costruì il caratteristico quartiere Iunno, con le casette addossate le une alle altre.

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Il Castello di Monte Sant’Angelo sorge a pochi metri dal Santuario così come il meraviglioso Complesso di San Pietro, costituito dai resti della chiesa omonima, dalla chiesa di Santa Maria Maggiore e dal Battistero di San Giovanni in Tumba, definito erroneamanete Tomba di Rotari, che finalmente ho potuto ammirare anche dall’interno.

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Questa singolare costruzione infatti ricorda un mausoleo ma non vi è stato seppellito il re longobardo Rotari. Incerte rimangono anche le sue funzioni: da monumento sepolcrale fu trasformato in battistero ma, data la sua considerevole altezza, potrebbe essere stato anche un campanile.

All’interno, che lascia a bocca aperta per imponenza e per eccentricità, si distinguono un sarcofago vuoto scavato interamente nella roccia e una conca battesimale, dove si immergevano i fedeli.

Il quinto e ultimo giorno dell’Educational Tour ci ha visto alle prese con Bari. Obbligatorie le visite alla Basilica di San Nicola e alla Cattedrale dedicata a San Sabino, così come la passeggiata tra i vicoli della città vecchia con il saluto a Nunzia, la madama delle orecchiette fatte a mano nella stretta via che passa sotto l’Arc Vasce. Ma la prima sosta è stata al Puglia Design Store nella Sala Murat in cui è esposto il meglio della produzione artistica regionale tra tradizione e modernità.

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Il saluto è stato al sapore di focaccia, quella barese, bassa, unta e croccante dello storico Panificio Fiore e che Flavio Albano, Direttore Adatour, ha comprato per tutti: gustata all’ombra della basilica, in ordine sparso per evitare assembramenti e guardati a vista dalle forze dell’ordine.

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Conclusioni. I punti di forza dell’Educational Tour sono stati l’organizzazione, in cui un posto di rilievo ha avuto la tutela della salute attraverso un protocollo di sicurezza anti COVID-19, la preparazione delle guide e le scelte che hanno proposto una Puglia meno da cartolina ma dall’assoluta bellezza. Certo è emerso che molto c’è ancora da fare riguardo l’accessibilità per permettere alle persone con esigenze particolari di godere le proprie vacanze senza ostacoli. Da pugliese, poi, devo sottolineare che è mancata l’attenzione al food, che rappresenta un punto di forza della nostra terra. A discolpa degli organizzatori dell’Educational Tour le difficoltà imposte dalle chiusure e dall’impossibilità di consumare i pasti fuori durante la giornata, ma a cena e a colazione sarebbero state gradite specialità locali.

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This travel blog with the dog is a personal selection of our best experiences, our favorite spots and secrets places around the world curated by Rosalia e Michele.

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Comments

  1. Con quelle mura così pulite e ben conservate direi che gli sforzi per organizzarsi al meglio si possono fare. Sono luoghi che contengono già in sé una ricchezza da conoscere. E… lo sapevo che avrei scoperto qualcosa: la focaccia!!!!!!

  2. Tutta l’Italia è un po’ in affanno sulla sostenibilità e sull’accessibilità nel turismo ma tanto si può e si deve fare.
    Riguardo la focaccia bisogna fare la sua conoscenza affondando i denti in un bel pezzo bollente appena tirato fuori dal forno sporcandosi obbligatoriamente le labbra e le mani di olio 😉

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