Conoscete le dita degli apostoli?

BuongustoConoscete le dita degli apostoli?
spot_imgspot_imgspot_img

 

Le dita degli apostoli è il nome di un dolce che mi ricorda la mia infanzia. Un po’ come la madeleine di Proust mi riportano immediatamente alla memoria le estati che trascorrevo in villa alla Selva di Fasano con la mia famiglia dove eravamo ospiti di due vecchie zie.

Dita degli apostoli, un dolce per Carnevale

Zia Rosa e zia Eugenia erano molto conosciute in zona: la prima dall’aspetto rassicurante di una dolce nonna sovrappeso con i capelli bianchi raccolti a crocchia e gli occhialini era la direttrice dell’asilo più noto del paese in cui sono state accolte intere generazioni di fasanesi. La seconda, secca secca e autoritaria, per anni è stata l’anima della Mostra Fasanese dell’Artigianato che ogni anno si svolgeva nella Casina Municipale durante il mese di agosto.

Ma il mio ricordo più bello legato a zia Eugenia è legato alle sue dita degli apostoli: così buone non le ho più assaggiate in vita mia! Non era un dolce che preparava spesso in quanto in casa Cofano era legato a ricorrenze importanti generalmente legate agli inviti a pranzo di monsignori e alti prelati. Solo allora anche noi bambini avevamo l’occasione di prendere dal vassoio uno di questi dolci leggeri e delicatissimi e di godere del loro gusto squisito. L’unica cosa che non digerivo era proprio il nome: mi faceva senso pensare di mangiare delle dita!

Non mi sono mai chiesta prima se fosse una ricetta di famiglia oppure diffusa. E solo da poco ho scoperto l’interessante origine delle dita degli apostoli, un dolce tipico pugliese e non solo di Fasano, basato su una antica ricetta.
Il nome deriva dalla forma che fa assomigliare questi dolci a dita bianche e sottili. Si tratta di piccoli cannoli farciti che si ottengono arrotolando frittatine di soli albumi molto sottili, simili a crepes. La farcitura è molto semplice ed è composta da ricotta fresca, zucchero, limone grattugiato e scaglie di cioccolato.

E abbiamo deciso di parlarvene in questo periodo perché in molte zone le dita degli apostoli sono preparate solitamente nel periodo di Carnevale e durante la Pasqua.
Di origini antiche, leggenda vuole che venissero realizzate dalle suore dei conventi con gli albumi avanzati da altre preparazioni dolci. Secondo altri racconti pare che il dolce risalga al Medioevo e sia nato a Bagnara Calabra, diffondendosi poi in Puglia e in Sicilia. La ricetta si deve ai monaci del convento di Santa Maria e dei SS. Apostoli che, devoti a San Tommaso, preparavano le dita degli apostoli in occasione della Pasqua per ricordare il gesto del santo di mettere un dito nella piaga del costato di Gesù perché incredulo della sua Resurrezione. Nell’alto Medioevo, questi conventuali, arrivarono in Sicilia a seguito dei Longobardi che avevano fondato una colonia tra i Nebrodi e i Peloritani, dove ora sorge Novara di Sicilia. Qui nel 1171, Santo Ugo fondò l’Abbazia di Santa Maria Nucaria, prima edificazione cistercense dell’isola. In seguito con loro portarono tutte le loro conoscenze e tradizioni, anche quelle culinarie. E così le dita degli apostoli si diffusero anche in terra pugliese.

Scoprite come prepararle seguendo passo passo la ricetta di casa mia.

Le dita degli apostoli

In una ciotola raccogliete la ricotta e lavoratela con una spatola. Poi unite lo zucchero e aggiungete i pezzetti di cioccolato mescolando con cura.
Sbattete leggermente gli albumi con una forchetta rendendoli schiumosi. Fate sciogliere una noce di burro in un padellino e versateci due cucchiaiate di albume. Fatelo roteare leggermente, in modo tale che l’albume crei un velo sottile su tutto il fondo, e fate cuocere.

Quando la frittatina risulterà ben dorata da entrambi i lati, sarà pronta. Proseguite in questo modo fino a esaurimento dell’albume. A questo punto distribuite il ripieno a base di ricotta al centro della frittatina.

Chiudete con le mani e arrotolate come a formare un piccolo cannolo. Spolverizzate con un po’ di zucchero a velo, miscelato alla cannella in polvere.
Le vostre dita degli apostoli sono pronte e tutte da gustare!

Per le dosi regolatevi voi perché nella mia famiglia questi dolci vengono ancora oggi preparati secondo la ricetta tramandata, ma di cui nessuno ha mai scritto nulla.

Scopri Bibibau con noi

Rosalia
Rosalia
This travel blog with the dog is a personal selection of our best experiences, our favorite spots and secrets places around the world curated by Rosalia e Michele.

ARTICOLI CORRELATI

Scopri Bibibau con noi

Scopri i prodotti Mediterrah

ULTIMI ARTICOLI

IJO’ Design: a spalle coperte

IJO’ Design è un brand salentino che fa realizzare artigianalmente mantelle, scialli e stole,...

Belle storie di penna

La penna è per me un fondamentale strumento di lavoro, perché da sempre preferisco...

Moskardin: appunti di viaggio

Moskardin è il nome di un elegante quaderno di viaggio di produzione artigianale e...

Recycle: l’arte del riciclo per i bijoux

Quando si va in vacanza si ha voglia di portare con sé qualche accessorio...

Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here