Calabria pet friendly – parte seconda

Fuori confineCalabria pet friendly - parte seconda
spot_imgspot_imgspot_img

 

Il nostro giro per testare la Calabria pet friendly è continuato in provincia di Reggio Calabria. Con Isa ci siamo dati appuntamento davanti alla magnifica Cattolica di Stilo, il più alto esempio di architettura bizantina in Calabria. Risalente al IX-X secolo, fu recuperata grazie al sovrintendente per le Antichità della Calabria Paolo Orsi all’inizio dello scorso secolo. Inconfondibile con le sue cinque cupolette rivestite in cotto, conserva al suo interno diversi strati pittorici dallo stile bizantino, passando per quello normanno, svevo, gotico e infine angioino.

Calabria pet friendly

Tra la costa ionica e quella tirrenica

Sotto questo piccolo gioiello si distende il paese, inserito tra i Borghi più Belli d’Italia, dove ci siamo fermati a visitare l’Abbazia, edificata dai Paolotti nel XV secolo, dedicata a San Giovanni Therestis, che in greco significa mietitore e che nacque proprio a Stilo come, secoli più tardi, il filosofo Tommaso Campanella. Interessante la visita all’interno con la descrizione da parte del Presidente della Pro Loco Enzo Minervino della pala d’altare del XVII secolo di Battistello Caracciolo che raffigura la Madonna d’Ognissanti.

Davanti a Punta Stilo, su cui oggi sorge il faro di Monasterace, nell’880 d.C. avvenne una delle più importanti battaglie navali tra saraceni e bizantini. Ancor prima, i luoghi furono abitati dagli achei crotoniati del centro coloniale di Kaulon: i reperti rinvenuti nell’area sono conservati nel Museo che rientra nel Parco archeologico di Monasterace Marina i cui scavi non sono attualmente visitabili.

Di rilievo il mosaico pavimentale della “Casa del Drago”, esposto nel museo che è aperto anche ai visitatori a quattro zampe, insieme ai resti del tempio dorico, la bronzea “Tabula Cauloniensis” con dedica a Zeus in alfabeto acheo, e le anfore piene di pece, rinvenimento poco frequente e mai visto prima.

Soddisfatta la fame d’arte e di storia, Mario Alfarano nel suo ristorante Il Castello in centro a Stilo, ci ha deliziato per cena con le squisite specialità della zona, a cominciare da soppressata e formaggio di capra accompagnati da fragranti zeppole fritte, frittelle ai fiori di zucca e polpette di melanzane. A seguire due “inediti” per noi: i delicati ravioli ripieni di baccalà e i robusti spaghetti alla Corte di Assise, ricetta a base di pomodori, peperoncino, prezzemolo e pecorino calabrese, nata nel 1958 dalla fantasia di un giovane chef che la preparò per la prima volta per un giudice che definì questo, che è diventato un piatto tradizionale della Calabria, come l’ordine giuridico che si occupa dei reati più gravi “non clemente con nessuno”.

La cena si è chiusa in dolcezza con le piparelle, pasticceria secca dalla ricetta segreta inventata tanti anni fa da due sorelle per la loro rivendita di alimentari che non esiste più, ma ritrovata dalla famiglia Alfarano: la moglie di Mario le prepara come una volta e sono state la degna conclusione di una cena perfetta.

Non solo gemme spettacolari, la Calabria vanta anche tante piccole chicche che Isa ci ha fatto scovare. A Squillace la deliziosa chiesetta gotica del XII secolo di Santa Maria della Pietà, generalmente non visitabile perché privata, e l’Associazione AMA Calabria che promuove l’inserimento sociale e lavorativo di donne e persone fragili attraverso attività come l’antica tradizione tessile calabrese e la produzione di saponi artigianali all’olio d’oliva e vino ottenuto da un piccolo vitigno avuto in dono.

Non ha bisogno di presentazione la ceramica a graffio di Squillace, realizzata con la tecnica dell’ingobbio di origine bizantina che consiste nel rivestire il manufatto con un velo di argilla caolonite di colore bianco che poi viene decorato con una punta acuminata.

Abbiamo assistito di persona alla decorazione di un piatto all’interno della bottega artigiana Ideart della famiglia Commodaro, l’unica che ha conservato una fornace del 1600 a cielo aperto, quindi senza cupola che veniva costruita di volta in volta per ogni cottura e che è stata utilizzata l’ultima volta nel 1985.

Abbiamo concluso la visita a Squillace con il castello che domina il paese. Edificato dai Normanni, passò di mano in mano fino al controllo diretto di Federico d’Aragona, futuro re di Napoli, poi alla famiglia Borgia, di cui troneggia lo stemma in marmo sul portale d’entrata, e a cui succedettero i De Gregorio, che detennero il castello fino al terremoto del 1783 che distrusse l’intero borgo.

La parte più antica è il donjon, un torrione rettangolare di oltre 10 metri di larghezza. Le modifiche apportate in seguito furono il muro di cinta e l’aula rettangolare, il Palazzo, dotato di bagni. Con l’avvento degli Angioini venne aggiunta la torre circolare a protezione dell’entrata al castello, mentre i Borgia vollero edificare un grande palazzo dotato di finestroni rettangolari, che non fu mai terminato.

Nel museo, singolare la presenza di due scheletri rinvenuti nella stessa fossa durante gli scavi della metà degli anni ’90 e per anni ritenuti amanti. In realtà si tratta di due uomini, forse fratelli, probabilmente guerrieri deceduti per morte violenta.

Per finire il nostro tour della Calabria pet friendly abbiamo cambiato zona spostandoci sul Tirreno per visitare finalmente Tropea, nella nostra wish list da diversi anni, complice la partecipazione all’evento chiamato Tramonto in vigna organizzato dalla Cantina Furchì Wine di cui vi parliamo in #ViaggidiVini.

Su Tropea, definita la Perla del Tirreno, sono stati già versati fiumi di inchiostro per cui noi ci limiteremo a dire che nel giro alla scoperta della cittadina è irrinunciabile la passeggiata su Corso Vittorio Emanuele dove si affacciano palazzi storici, ristoranti e negozi di prodotti tipici e di artigianato.

Una tappa imprescindibile è quella alla Cattedrale, edificata intorno al XII secolo dai Normanni e nel ‘600 trasformata in stile barocco. All’interno sono custoditi l’icona della Patrona di Tropea, la Vergine di Romania, opera di un allievo di Giotto databile attorno al 1230, il maestoso Crocifisso Nero e due bombe inesplose della Seconda Guerra Mondiale. Le teorie sono due: la prima, quella devozionale, attribuisce alla santa patrona il miracolo di aver protetto la città dall’esplosione; l’altra racconta che le bombe americane non sono esplose perché costruite dai tanti calabresi emigrati negli Stati Uniti che sapendo che avrebbero colpito la loro terra le caricarono a salve.

Percorrendo tutto il Corso, si arriva alla Balconata un suggestivo affaccio a strapiombo sul mare con una vista mozzafiato con da un lato l’isola Bella, sotto la spiaggia Mare Piccolo di sabbia bianca bagnata da un mare limpido e accessibile anche ai quattro zampe e all’orizzonte le isole Eolie.

Calabria pet friendly

L’ultimo scatto fotografico a Tropea lo abbiamo dedicato alla Scala Letteraria, progetto ideato, promosso e sostenuto dall’associazione storico culturale Libertas, per abbellire un’area posta ai margini del centro storico.

Ci stiamo già preparando per un prossimo giro pet friendly in Calabria, magari in autunno con temperature meno infuocate, perché è una regione che offre a chi vuole conoscerla intimamente spettacolo in ogni stagione tra arte, storia, natura, chiese monumentali, siti archeologici, monasteri e cibi perduti.

Scopri Bibibau con noi

Rosalia
Rosalia
This travel blog with the dog is a personal selection of our best experiences, our favorite spots and secrets places around the world curated by Rosalia e Michele.

ARTICOLI CORRELATI

Scopri Bibibau con noi

Scopri i prodotti Mediterrah

ULTIMI ARTICOLI

IJO’ Design: a spalle coperte

IJO’ Design è un brand salentino che fa realizzare artigianalmente mantelle, scialli e stole,...

Belle storie di penna

La penna è per me un fondamentale strumento di lavoro, perché da sempre preferisco...

Moskardin: appunti di viaggio

Moskardin è il nome di un elegante quaderno di viaggio di produzione artigianale e...

Recycle: l’arte del riciclo per i bijoux

Quando si va in vacanza si ha voglia di portare con sé qualche accessorio...

Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here