Quando si varca il cancello e, passando dal giardino intorno alla villa di fronte al mare, vi si entra attraverso la torre ottagonale dalla quale parte la scenografica scala che conduce ai piani superiori, si sentono passi che leggeri attraversano le grandi stanze e i saloni dell’antica costruzione.
Atmosfere d’altri tempi
Suggestione o no, non è difficile immaginarsi l’elegante Baronessa Raffaella dei Baroni Lubelli, per la quale Villa Raffaella fu costruita e che qui trascorreva le sue vacanze, che si aggira tra gli ambienti di questa dimora ottocentesca dallo stile eclettico con elementi di architettura romanica e gotica insieme con elementi di reminiscenza moresca.
Fatta costruire a pochi passi dal mare e dalla costa rocciosa come residenza estiva della Baronessa Raffaella dal marito Antonio Giuseppe Primaldo Papaleo, la villa fu progettata dall’ingegnere milanese Emilio Corti, lo stesso che si occupò della realizzazione dello stabilimento termale, nonché padre di Maria Corti, autrice de “L’ora di tutti”, romanzo sulla storia di Otranto.
L’esterno è caratterizzato da un’elegante facciata di gusto eclettico, con toni che vanno dal bianco all’ocra ed eleganti profilature rosse. Gli interni, su tre livelli collegati dalla sontuosa scalinata, vantano alti soffitti decorati con stucchi, ampi balconi dalle balaustre sorrette da archi su colonne e un grande terrazzo all’ultimo piano da cui si gode una splendida vista sul mare.
Nelle scelte d’arredo il proprietario Vincenzo Lezzi ha optato per la continuità, cercando di interpretare lo spirito dell’edificio storico attraverso l’accostamento di antichi mobili di famiglia e una raffinata selezione di pezzi d’antiquariato.
Oggi Villa Raffaella è un accogliente e raffinato albergo gestito da Luca Epifani, con ampie camere e veri e propri appartamenti come quello che ci ha ospitato, il bilocale Mezzogiorno, situato al situato al piano terra e affacciato direttamente sul giardino dal lato del mare. Come le altre camere, che hanno tutte nomi di venti, è dotato di aria condizionata, tv e wifi gratuito. Nel soggiorno sono collocati un comodo angolo cottura e un divano letto matrimoniale per ulteriori due posti letto.
Questa residenza d’epoca, che invita a tranquilli soggiorni e romantiche fughe d’amore, è stata spesso usata come set cinematografico: si può riconoscere in alcune scene del film “Nassiriya, per non dimenticare”, sull’attacco terroristico alla base del contingente italiano impegnato nella missione di pace, nel 2003 in Iraq.
Dalla villa si raggiungono facilmente a piedi il centro del borgo e gli impianti termali, ma consigliate sono anche le passeggiate verso la baia di Porto Miggiano rasentando la spettacolare scogliera a picco sul mare, soprattutto dopo aver gustato l’abbondante colazione ricca di ogni ben di Dio dal salato al dolce preparata dalla signora Patrizia.
Apprezzata moltissimo dagli ospiti stranieri che amano sentirsi accolti in una vera casa, come già preannunciato nella scritta sul pavimento alla base della scala all’ingresso: Domus tua haec, questa è casa tua.
E l’immediata sensazione di essere accolti in casa di premurosi amici è quella che abbiamo avuto sin dall’inizio anche noi, grazie alle premure e alle attenzioni di Ercole e Glauco che quando siamo andati via, salutandoci, ci hanno invitato a ripassare per un saluto e magari un caffè.
Lo faremo in primavera, quando Villa Raffaella verrà riaperta dopo la chiusura a ottobre per lavori di ristrutturazione: è una promessa!
Villa Raffaella
Via Umberto I 22, Santa Cesarea Terme – Lecce
Info: +39 0836 949065
www.villaraffaella.it – info@villaraffaella.it