Andar per lagune – 2

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Andar per lagune: come? Prendendo la Strada Veloce del Gargano, da dove si gode un magnifico panorama che abbraccia il lago di Varano incastonato tra le alture verdi di ulivi intorno e il blu del mare sullo sfondo. Per ammirarlo appieno vi suggeriamo uno spuntino da Leisure Break (SS 693 km 32.950, Cagnano Varano – tel. +39 0884 853307): noi abbiamo soddisfatto vista e palato gustando sull’arioso terrazzo una terrina di caciocavallo podolico, miele e noci insieme a una birra artigianale prodotta da Gargantua di Sannicandro Garganico, la fresca Terrazzana agli agrumi.

Lagune: da Lesina a Varano

Continuando si raggiunge la foce di Capojale, che collega il lago con il mare. Subito dopo, tra basse montagne coperte di macchia mediterranea e ulivi che sembrano abbracciare le sponde, si giunge alla foce di Varano. Il nostro consiglio è quello di continuare a seguire il lungolago. La strada non è delle migliori e si può affrontare con un po’ di difficoltà a piedi o con un fuoristrada, ma ciò che si ammira avvolti dall’atmosfera lacustre è impagabile: numerosi uccelli acquatici, tra cui cormorani, varie specie di anatre, aironi, martin pescatore e cavalieri d’Italia, si aggirano tranquilli tra ninfee e canne, spesso utilizzando i pali per la mitilicoltura come dormitori o per asciugarsi al sole. Il lago, poi, ogni tanto viene increspato dai “sandali” che portano i pescatori ai loro “campi” di cozze, orate e capitoni.

Sulla sponda orientale del Lago di Varano, dove le coste sono alte e a strapiombo, sorge la chiesa dell’Annunziata, chiamata anche chiesetta del SS. Crocifisso perché vi si venera un Crocifisso ligneo risalente al 1300, che secondo la tradizione riprodurrebbe le vere sembianze del Gesù in croce.

All’esterno la chiesa, stagliandosi candida contro il sole ci è sembrata quasi “fuori posto”: ha infatti l’aria di una chiesa sudamericana accentuata dalle palme sul prospetto. All’interno, il famoso Crocifisso al quale si attribuiscono dei miracoli il primo dei quali è avvenuto il 23 aprile del 1717, quando una lunga siccità aveva compromesso duramente i raccolti e molta era la fame. I contadini invocarono il Crocifisso di Varano e, dopo una solenne processione, un’abbondante e benefica pioggia dissetò i campi. Come alcune lapidi ricordano, il miracolo si ripeté anche nel 1899 e nel 1948.

Una breve passeggiata verso le sponde del lago alle spalle della chiesetta ci ha portato verso un pendio ricoperto di ulivi secolari tra i quali occhieggiano suggestive grotte mentre una grande impressione fa una statua del Crocifisso che emerge dalle acque.

Dato che vi trovate da queste parti intorno alle lagune pugliesi, fate un salto da Sante Rinaldi che vi accoglierà con un gran sorriso e tanta cordialità nel suo frantoio (Frantoio Oleario Varano, loc. Chianca Varano – Ischitella, tel. +39 333 3583989 – santerinaldi@tiscali.it) in cui produce uno degli oli d’oliva più buoni della zona: sarà orgoglioso di raccontarvi la sua storia, di farvi ammirare i macchinari di ultima generazione da cui estrae il suo nettare e di farvelo assaggiare con tanto di spiegazioni tecniche e dettagliate.

Se a questo punto vi è venuta fame la deviazione è verso il lungo arenile di sabbia che separa le acque dolci delle lagune da quelle salate del mare. Qui alle Terrazze sul Mare (Viale Uria, Foce Varano – Ischitella, tel. +39 0884 917547 – +39 347 4811302 – info@terrazzesulmare.it) in un luogo fresco e piacevole, potrete gustare squisiti troccoli ai frutti di mare e lupini, così come vengono chiamate in zona le piccole vongole locali.

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