Aix-en-Provence è la città delle fontane: ce ne sono ben 40 sparse per la città. La cittadina è stata sempre famosa per le sue fonti termali e infatti fu chiamata Aquae Sextiae dal proconsole romano Sestio Calvinio che nel 122 a.C. scoprì il potere curativo delle sue acque calde. Ma già nel 102 a.C. il luogo divenne famoso perché qui si combatté la battaglia decisiva con cui il generale Caio Mario fermò gli invasori germanici definendo i confini della nuova provincia: la Gallia Narbonense.
Aix en Provence: acqua e calisson
Si respira la storia con la maiuscola passeggiando per le strade di Aix-en-Provence e attraversando cours Mirabeau, fulcro della vita cittadina. Lungo il corso, all’ombra dei platani, si succedono tre fontane e le belle facciate scolpite, con balconi in ferro battuto e portali imponenti, degli hotel particuliers, gli antichi palazzi delle grandi famiglie.
Tra questi i più noti l’hotel de Maurel-de-Pontevès, uno dei più fastosi con i due atlanti ai lati del portale, e l’hotel Gantès, che ospita il caffè Les Deux Garcons.
Una delle fontane più interessanti e quella del re René, realizzata nell’Ottocento e una delle tre di corso Mirabeau. Raffigura René, Conte di Provenza alla guida di Aix nel XV secolo, con in mano un grappolo di uva moscato: secondo la leggenda sarebbe stato proprio lui a introdurre questo tipo di vitigno nella regione.
Anche una tra le più belle si trova qui: la seicentesca Fontana dei quattro delfini, disegnata in stile barocco da Jean-Claude Rambot.
Bizzarra la Fontana dell’acqua calda o “muscosa”, la terza di corso Mirabeau, da cui sgorga acqua alla temperatura di 35 °C che l’ha trasformata in un blocco umido e verde dalle forme interamente coperte da un soffice mantello vegetale.
La passeggiata si sviluppa per 440 metri per cui consigliata è la sosta per gustare un profumato e goloso calisson, dolcissima losanga di pasta di mandorle e frutta candita, specialità cittadina. Oppure si può deviare per la piazza delle Erbe dove ogni giorno si tiene un variopinto mercato di fiori, frutta e verdura.
Tornando alle fontane, assolutamente da vedere e da immortalare è la Grande Fontaine, come viene chiamata dagli abitanti di Aix, decorata da statue allegoriche, come leoni, naiadi, delfini e putti a cavallo di cigni, sui quali zampillano le acque che arrivano direttamente dalle gole del Verdon.
Belle ed eleganti anche la fontana in place d’Albertas e quella in place Augustin, poco distante dalla Porte Royale, da cui entrarono in città i re di Francia di passaggio ad Aix.
Nel cuore della città vecchia sorge la cattedrale dedicata a Saint-Saveur, una costruzione multipla che sconcerta per le sue numerose variazioni architettoniche. Infatti si è al cospetto di ben tre chiese, erette fianco a fianco: la prima è romanica del XII secolo; la seconda è gotica della fine del Medioevo; la terza è barocca. Sul lato nord si erge il possente campanile ottagonale del XIV secolo. Anche la facciata presenta vari elementi stilistici, dal gotico-fiammeggiante con statue dell’Ottocento al romanico.
Mentre sul fianco ovest vi è il cosiddetto “muro romano” del chiostro dei canonici. Pure per le navate all’interno diversi sono gli stili: quella romanica del 1180 con il battistero ottagonale del IV-V secolo sormontato da una cupola rinascimentale, quella centrale gotica con una bella serie di arazzi e quella di Notre-Dame de-l’Espérance, eretta tra il 1694 e il 1705.
Da non perdere una passeggiata nel magnifico chiostro, dove si trovano originali statue di santi addossate ai pilastri e alle colonne, mentre sui capitelli sono raffigurate scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Sulla porta medievale dell’antica cerchia di mura, a fianco dell’Hotel de Ville, si trova la Tour de l’Horloge, del 1511, con un orologio astronomico del 1661.
Fame? Noi abbiamo scelto Le Côté Cour (cours Mirabeau 19), per preparazioni che strizzano l’occhio alla cucina provenzale ma con fantasia da gustare nel cortile fiorito di un bel palazzo riparato dalla folla che sfila sul corso.
Satolli si può riprendere il cammino verso l’atelier di Paul Cézanne, nato proprio ad Aix, nel quale si possono ammirare gli oggetti del grande pittore impressionista conservati in questa casetta tra la città e le alture d’Entremont, con vista sul monte Sainte-Victoire, uno dei soggetti preferiti nei suoi quadri.
Ideale per rilassarsi a fine giornata la sosta nel piccolo giardino alla francese che circonda il Pavillon de Vendôme, palazzina di stile rinascimentale disegnata dagli architetti Antoine Matisse e Pierre Papillon per conto di Cesare di Borbone-Vendôme, duca di Vendôme nel 1665.