Abbiamo già dedicato due post a quella parte del territorio pugliese che abbiamo definito il “triangolo d’oro” (https://www.cittameridiane.it/triangolo-doro-parte/https://www.cittameridiane.it/il-triangolo-doro-parte-seconda/) e che si trova tra Monopoli, Fasano e Ostuni.

Il terzo lato del triangolo

Lo abbiamo chiamato così non solo per ciò che rappresenta oggi, cioè un fiore all’occhiello del turismo di qualità in Puglia, ma per quello che nel tempo è sempre stato: testimone delle più interessanti espressioni delle varie civiltà qui succedutesi nei secoli. Grotte, doline e lame hanno accolto la civiltà rupestre che in queste zone ha raggiunto il suo apice: basta visitare insediamenti come Lama d’Antico a Fasano per rendersene conto e fare un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio.

Masserie Ostuni

Che continua immergendosi nel silenzio della campagna tra gli ulivi e il mare, dove emergono a volte severe, a volte sontuose, le masserie, palinsesti di pietra della storia agraria di questa terra. Ostuni vanta nel suo comprensorio alcune delle più belle masserie pugliesi che oggi non sono soltanto reperti del passato, ma si sono trasformate in aziende, unendo le produzioni biologiche di olio extravergine di oliva al turismo attento e consapevole a contatto con la natura.

Masserie Ostuni

Dunque con questa parte dedicata alla fitta trama di insediamenti rurali che punteggiano e caratterizzano le campagne intorno alla Città Bianca, concludiamo la serie dedicata a quel triangolo d’oro compreso tra le province di Bari e Brindisi.

Masserie Ostuni

Esempi luminosi sono la Masseria Carparelli e l’Antica Masseria Brancati, entrambe comprese nel Parco delle Dune Costiere nell’area tra la Piana degli Ulivi Millenari e il mare.

Masserie Ostuni

Nella prima, attraverso tre distinti fabbricati possiamo leggere la storia di queste terre dal 1400 sino ai giorni nostri. Il primo nucleo, infatti, che presenta forme lineari e asciutte, risale al XV secolo e fu fatto edificare probabilmente dalla famiglia degli Zevallos, mentre l’agglomerato successivamente addossato mostra vezzoso linee estetiche barocche innestate su un’alta torre di avvistamento con caditoie e scala di accesso, che richiamano alla memoria sia le storie di pirati e briganti che i fasti della borghesia del ‘700 e dell’800 che trasferì in campagna gli stili in voga nel tempo.

Masserie Ostuni

Nel corpo principale, risalente alla seconda metà del 1800 e che si affaccia sull’antica aia, sono ospitate le camere per gli ospiti con pavimenti e affreschi originali ma moderni comforts, un’ampia sala per cerimonie ricavata nell’antico frantoio dalle volte in pietra e una cantinetta che occupa oggi ciò che era lo spazio ipogeo nel quale decantava l’olio. Tutt’intorno oltre 18 ettari di oliveti secolari dai quali si ricava un eccellente olio d’oliva.

Masserie Ostuni

Cuore di un’azienda agricola di circa 30 ettari dove si produce olio extravergine di oliva biologico di qualità superiore dalle monumentali piante di olivo millenarie è l’Antica Masseria Brancati, che nella sua area vanta alberi piantati addirittura in epoca romana.

Masserie Ostuni

L’olio di oliva viene ottenuto mediante estrazione a freddo con macine in pietra e spremitura dolce per preservarne le proprietà organolettiche ed esaltarne le qualità gustativo-olfattive che abbiamo potuto direttamente apprezzare durante la degustazione a cura del produttore nonché proprietario della masseria, Corrado Rodio, geloso custode dell’enorme patrimonio che si estende oltre le alte e bianche mura: mille olivi di cui 800 censiti come monumento nazionale.

Masserie Ostuni

Facendoci assaggiare il liquido color dell’oro prodotto da queste piante meravigliose ci spiega che un oliveto per essere definito monumentale deve avere almeno il 60% di alberi con un diametro del tronco pari o superiore al metro.

Masserie Ostuni

In più devono presentare un portamento particolare e vantare un valore storico-antropologico accertato attraverso documenti storici, come gli scritti di Columella in cui accennava a un luogo vicino Brindisi, dove si coltivava la “salentina”, riconducibile all’ogliarola del Salento.

Qui protagonisti assoluti, a pari merito, sono l’oliveto monumentale e la masseria fortificata, una delle più antiche di Puglia. Passeggiando tra gli alberi scultura dalle forme ammalianti è facile essere indotti al gioco spontaneo dell’associazione della forma dei contorti tronchi degli ulivi a una immagine mentale, processo psichico chiamato pareidolia.

Masserie Ostuni

Così si scorgono Adamo ed Eva, il Grande Vecchio, la Capanna. Ma tutti vantano forme intriganti, con torsioni, spaccature e le morbide protuberanze dei mammelloni, le riserve di acqua da sfruttare nei periodi di grandi siccità.

Masserie Ostuni

La masseria, chiaro esempio di struttura fortificata, conserva intatte tutte le testimonianze della storia locale, dai Messapi a oggi. La visita guidata comincia nell’oliveto monumentale e continua nel frantoio Ipogeo in cui l’elemento più antico è una larga base di pressa, presumibilmente di epoca messapica.

Masserie Ostuni

Per volontà di Don Domenico Rodio, antenato dell’attuale proprietario, alla fine del XIX secolo, il vecchio frantoio fu trasformato in ovile e nel 1880 fu costruito un nuovo frantoio epigeo, con una vasca a tre macine, olivario, stalla e una stanza destinata ad alloggio per gli operai, che attualmente ospita un piccolo Museo della Civiltà contadina e frantoiana.

Masserie Ostuni

Il corpo principale della masseria è la torre d’avvistamento cinquecentesca che poi fu inglobata nella residenza padronale, difesa da alte mura perimetrali con camminamento, che ancora oggi cingono in parte l’ampio cortile interno.

Masserie Ostuni

Nella parte retrostante, c’è una piccola bomboniera, la chiesetta costruita nel 1768 dalla famiglia Piscopo, il cui stemma gentilizio è posto al centro dell’altare in stile rococò dedicato alla Madonna dell’Addolorata e ai due Santi Oronzo e Biagio.

Una parte dell’Antica Masseria Brancati è destinata all’ospitalità: si tratta di quattro stanze utilizzate in passato dai pastori, lasciate volutamente sobrie per non tradire la loro antica origine.

Masserie Ostuni

Visitare queste masserie è un obbligo per chi viene da queste parti, perché raccontano meglio delle pagine di un libro la storia di questa terra fertile e generosa. Lo hanno ben compreso Alberto Angela e Davide Rampello che all’Antica Masseria Brancati hanno dedicato una puntata dei loro seguitissimi programmi.

E adesso anche noi di Città Meridiane abbiamo fatto la nostra parte!

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