A Genova città dai molti volti, ma soprattutto una fra le poche in Italia dove il presente e il passato si incastrano perfettamente l’uno nell’altro, sono stata un po’ di anni fa.
Le meraviglie del mare
Ricordo il vento gelido, la neve e uno degli atterraggi più brutti della mia vita. Non era un viaggio di piacere: accompagnavo il mio papà a una visita medica. Ma decidemmo di goderci la città per due giorni, passeggiando nel suo centro storico, il secondo più grande d’Europa e Patrimonio dell’umanità Unesco dal 2006, tra i carrugi e sotto i portici di Sottoripa, i più antichi d’Italia.
Visitammo il Palazzo Ducale e la Cattedrale di San Lorenzo e, ammirandone le facciate, fummo conquistati dai numerosi palazzi patrizi chiamati Rolli di Genova, cioè i palazzi di proprietà delle famiglie più nobili che avevano l’onore di poter ospitare personaggi importanti durante le loro visite in città. Dal numero, ben 114, si può comprendere perché Genova fosse definita la Superba e, primeggiando tra le Repubbliche Marinare, quanto potere e quanta ricchezza abbia concentrato qui nel passato. Oggi 46 di queste dimore sono state inserite tra i patrimoni dell’Unesco.
Non perdemmo occasione di visitare anche l’Acquario nella zona del Porto Antico di Genova, rimesso a nuovo in occasione di Expo ’92, celebrazione del quinto centenario della scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo, dall’architetto Renzo Piano, genovese doc.
Al rientro mi ripromisi di tornarci presto con Michele. Lo abbiamo fatto quest’anno per una mezza giornata in chiusura del nostro giro nella Riviera di Levante, dedicandola completamente alla visita dell’Acquario e della Bolla, la sfera di cristallo e di acciaio che ospita la favolosa collezione botanica cittadina.
L’Acquario di Genova rimane sicuramente una tra le più grandi attrattive della città: è il più grande d’Italia e il secondo in Europa dopo quello di Valencia, nonché uno tra i più belli del mondo.
Ma, soprattutto, è una tappa imperdibile se si decide di viaggiare insieme ai bambini perché a guardare le grandi vasche dove nuotano le creature del mare con i loro occhi si viene contagiati dalla stessa emozionante meraviglia mista a un tenero stupore.
Infatti, questa volta, in viaggio ci hanno raggiunti i nostri tre nipotini di sette, cinque e due anni e il vero spettacolo è stato quello di guardarli eccitati davanti alle vasche, un po’ spaventati davanti alle teche con rettili e ragni, elettrizzati intorno alla piscina delle razze nel tentativo di accarezzarle sul dorso e divertiti nel giocare con i delfini.
Sarebbe stato sicuramente più difficile portare con noi un quattro zampe: naturalmente tra le vasche dell’acquario non possono entrare ma non c’è nemmeno la possibilità di poterli lasciare all’esterno in una dog box o in una zona a loro riservata.
Entrando, si viene immediatamente catapultati in un mondo marino sommerso, tra luci soffuse, pannelli scuri e grandi vasche che ospitano coloratissime stelle marine, impalpabili meduse ed enormi murene che ammiccano nascondendosi tra le alghe.
Accattivanti anche la Baia degli squali e il Regno dei ghiacci con le nuove scenografie che conducono alla scoperta delle vasche antartiche, uniche in Europa.
Come ho detto c’ero già stata, ma aggirarsi tra i 12000 esemplari tra pesci, rettili, anfibi, mammiferi, uccelli e invertebrati di 600 specie ospitate in 71 vasche, tra cui lamantini, pinguini, squali, foche e i variopinti pesci della barriera corallina, è sempre un’emozione unica.
E non nascondo che ripensando alla prima volta che ci sono stata, quella con il mio papà che ho perso qualche anno dopo, non sono riuscita a trattenere lacrime di commozione.
Storditi e stanchi siamo usciti sul porto dall’Acquario progettato da Piano come un’immensa nave con il sole alto e caldo e ci è sembrato di essere riemersi dai profondi abissi degli oceani sui quali una volta navigavano galeoni come il Neptune ormeggiato a pochi metri dall’Acquario utilizzato come scenografia nel film “I pirati” di Roman Polanski che non manca di suscitare sempre la curiosità di grandi e piccini.
Ponte Spinola
Area Porto Antico di Genova
Info: +39 010 2345678
info@acquariodigenova.it – www.acquariodigenova.it
