Turismo slow in Cilento

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Cilento

Il turismo slow? In provincia di Salerno, in quella parte di Campania che si chiama Cilento e che si affaccia, da un lato, sull’ampio Golfo di Policastro e, dall’altro, di fronte alla Costiera Amalfitana. Qui è possibile rallentare il passo e abbandonarsi ai piaceri di un percorso lento fra vie d’acqua, sentieri, cascate, mulini, antichi centri storici, abbazie, castelli, casali e locande: un viaggio fra storia e sapori.

Meta ideale per un percorso lento

Preferibilmente a piedi, in bici o a cavallo, si scoprono ambienti ancora incontaminati tra maestosi uliveti terrazzati, grotte, spelonche e boschi, godendo di uno dei paesaggi italiani più belli, quello del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, un patrimonio Unesco tutto da scoprire. In questo lembo di terra compreso nell’abbraccio dei fiumi Calore, Alento, Bussento, Mingardo, Sele e Tanagro e delle alte vette dei Monti Alburni, spazio e tempo si dilatano e si ritrova un’ospitalità semplice ma dal fascino impagabile.

Una bella passeggiata porta all’Oasi naturalistica WWF delle Grotte del Bussento a Morigerati, al cui interno scorrono impetuose le risorgenze del fiume che qui torna alla luce dopo un lungo percorso sotterraneo. Un’esperienza davvero coinvolgente: sembra di essere catapultati dall’altra parte del mondo, nei paesaggi mozzafiato della Nuova Zelanda protagonisti del grande successo cinematografico The Hobbit.

L’Oasi gestita dal WWF è un ambiente ipogeo fluviale con gole e grotte in cui un canyon ricoperto da lussureggiante vegetazione svela un sentiero che si snoda dal centro storico lungo un ruscello con sorgenti, cascate, un antico mulino fino alla grotta dove si assiste alla risorgenza del fiume Bussento, secondo fenomeno carsico in Europa, che costituisce il suo elemento caratteristico. Il percorso in fondo alle gole, da fare con scarpe adatte, dura circa un paio d’ore tra muschi, felci e arbusti di ontano e salice in un paesaggio talmente bello da togliere il respiro.