Già ai tempi di Federico II quando la Puglia era un lembo di terra sveva le masserie svolgevano un ruolo strategico nella vita della popolazione locale. Perché fungevano non solo da luoghi di aggregazione ma anche di sperimentazione agraria dove si rivela decisivo il ruolo e il contributo dei monaci cistercensi. Infatti l’imperatore utilizzava i conversi delle abbazie cistercensi di Puglia, Sicilia e Terra di Lavoro per le sperimentazioni in campo di tecniche colturali e della zootecnia.
Grandi masserie di Puglia
Dunque non è un caso che proprio in Puglia, uno degli esempi più rilevanti di Abbazia feudo sia quello di Cerrate a Casalabate nei dintorni di Lecce: sorta in prossimità della strada romana che univa Brindisi con Lecce e Otranto e immersa nel ricco contesto rurale della zona, l’Abbazia, ampliata fino a divenire uno dei più importanti centri monastici dell’Italia meridionale, comprendeva ben sedici masserie.
Tra queste due complessi masserizi, dopo essere stati lasciati in stato di abbandono per anni, sono stati sottoposti a restauro con interventi non invasivi e rispettosi della loro storia dalla signora Annalisa Fedele Piccinni.
Si tratta di Tenuta Monacelli e Masseria Giampaolo, due pregevoli luoghi che abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare in occasione della cena di gala preparata dallo chef Andrea Serravezza che si occupa di banqueting e menu firmati per le grandi occasioni nelle due strutture.
In passato le due masserie erano soggette al pagamento della decima sui frutti alla Abbazia di Santa Maria di Cerrate, nonché di erbatica, una pecora o capra ogni anno, di carnatica, un porcello ogni scrofa che partoriva e di monta, con tutto il cacio e la ricotta che si otteneva dalla mungitura di una giornata.
La Tenuta Monacelli è appartenuta alla famiglia dei Cigala, baroni di Castro, poi al Convento di San Giovanni d’Ajmo dell’Ordine dei Predicatori e successivamente ai Principi Ruffo e Bagnara.
Oggi la masseria, costituita da un edificio a due piani munito di caditoie, è un’elegante albergo di charme con ristorante aperto in stagione agli ospiti esterni e sala ricevimenti ricavata nell’antico e suggestivo frantoio sotterraneo che si estende al di sotto della corte centrale.
In quella che in passato era una chiesetta è ospitata la reception, mentre intorno si gode l’incanto del suo giardino e della sua corte, illuminati dalle fiaccole come nell’800, che riporta ad atmosfere ormai perdute.
Le stanze, ampie e con eleganti arredi in legno e ferro battuto, sono state recuperate nelle storiche strutture della masseria e sono tutte dotate di bagno privato con doccia o vasca: sono disponibili nelle tipologie standard, superior, suite.
Tra Tenuta Monacelli e Masseria Giampaolo, la più importante delle sedici masserie che facevano parte del feudo di Cerrate, si estende un uliveto con oltre 50 mila ulivi centenari: insieme le due strutture offrono ai loro ospiti il ristorante Rifugio del Re, la palestra, 24 camere e suite e la stupenda piscina immersa nel verde.
La suite più grande è ospitata nell’antica torre del ‘400 che domina, al centro della corte, Masseria Giampaolo e da dove la vista spazia sull’ampia distesa di ulivi fino al mare all’orizzonte.
Ai piedi della massiccia torre si possono ancora ammirare le profonde “carraie”, a testimonianza dell’alta frequentazione del sito sin da tempi remoti, mentre nel sottosuolo vi sono due grandi frantoi ipogei in cui è molto suggestivo aggirarsi tra enormi macine di pietra, vasche scavate nella roccia e i chiaroscuri delle ombre e delle luci dei fori nelle volte tramite i quali avveniva lo svuotamento dei sacchi di olive.
Tornati in superficie, il consiglio è quello di perdersi tra i sentieri del bosco di querce e lecci che si estende tutt’intorno godendo del profondo benessere assicurato da un passeggiata tra lentisco, salvia e mirto.
Al rientro, sosta golosa al Rifugio del re, con i piatti tipici del Salento a base di prodotti freschi e di qualità, a partire dall’olio extravergine d’oliva prodotto dagli ulivi delle campagne intorno alle masserie.
Campagne dove anche Arturo ha potuto girare libero e senza limiti tra i contorti tronchi degli ulivi secolari e le ritte pale dei fichi d’India. Poi, stanco e felice, ha riposato sul suo tappetino nella grande camera riservataci dopo l’accoglienza impeccabile ma cordiale di Lucia e Maria, grazie alla quale gli ospiti hanno la sensazione immediata di essere arrivati in un luogo esclusivo dalle particolari atmosfere, ricco di storia e di passato e dove l’eleganza, mai eccessiva, comunica armonia e benessere.
Tenuta Monacelli & Masseria Giampaolo
Via Giacomo Monticelli, località Cerrate – Lecce
Info: +39 0832 382037
www.tenutamonacelli.com – info@tenutamonacelli.com