Monti Dauni: Bovino

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Bovino

La seconda “via verde” che abbiamo scelto tra i tantissimi intriganti itinerari fra i Monti Dauni, ci conduce a Bovino riportadoci indietro nel tempo, quando l’unica arteria di collegamento tra Napoli e la Puglia era la Strada Regia delle Puglie, che si snodava lungo un tracciato lungo più di 430 chilometri. I viaggiatori lungo il tragitto si imbattevano in varie osterie e taverne, e stazioni di posta, luoghi dove si cambiavano i cavalli.

Lungo la Strada Regia delle Puglie

Proprio dall’imponente caseggiato della Posta del Ponte, nei dintorni di Bovino, parte la nostra passeggiata. Questa era l’antica sede delle poste che si raggiunge attraversato il ponte sul Cervaro e la monumentale Fontana Borbonica. Nei pressi anche l’Antico Moleno (Lo Moleno d’acqua del ponte, +39 333 8346883 – lomolenodacquadelponte@gmail.com), un bel mulino ad acqua tuttora funzionante.

Salendo verso il paese, è inevitabile rendersi conto che si sta attraversando una delle più suggestive aree della Puglia e non è un caso che spesso sia stata scelta come set per diversi film. Ben due quelli girati a Bovino: nel 2010 “Noi credevamo” di Mario Martone e due anni dopo “Marina”, un lavoro di Stijn Coninx ispirato alla vita del cantante Rocco Granata. La curiosità? In entrambi i film, tra gli attori protagonisti, c’è Luigi Lo Cascio.

Ben si prestano al cinema questi luoghi intatti, dove borghi, chiese, castelli e palazzi profumano di storia. Così Bovino ti accoglie come una vecchia signora dai tratti aristocratici lievemente appassiti, ma pur sempre affascinanti. Il paesaggio sembra avere un assetto antico, incontaminato e, con ogni probabilità, è ancora oggi quello che il Duca Guevara osservava dall’alto della torre del suo castello che domina il borgo.

Il Castello ducale, un edificio complesso appartenuto nel tempo a vari signori, nel XII secolo ospitò Manfredi, figlio di Federico II e nel 1563 divenne proprietà della famiglia Guevara. Oggi un’ala del maniero è sede del Museo Diocesano, mentre sul lato opposto è stato creato un suggestivo B&B Residenza Ducale (tel. +39 328 8427433 – +39 0881 912015 – info@residenzaducale.it) dove c’è perfino un angolo in cui su una poltrona d’antan farsi fare barba e capelli!

Nel centro del paese, tra palazzi ben tenuti e antiche dimore in pietra che sembrano “emergere” dalle rocce e che nella maggior parte dei casi sono costruite su antiche cisterne romane poi trasformate in cantine, sorge la Cattedrale romanica che colpisce per la sua forma asimmetrica. Sopra il rosone un bue con corna infrante, mentre i tre portali sono ornati da motivi floreali e zoomorfi. All’interno colonne di marmo di età romana e mensole utilizzate come capitelli: rilevante quella con San Daniele nella fossa dei leoni.

Mentre si passeggia tra i vicoli per raggiungere il “Buco di San Marco”, secondo la tradizione fatto nella roccia dal santo con un dito per aprire le porte del paese, non si può fare a meno di notare l’eleganza dei portali in pietra dei palazzi di Bovino.

A questo punto si avverte un leggero languorino. Food tradizionale? Ci si ferma a La Cantina del giovane e bravo Nicola Consiglio che tra le antiche mura di un edificio nei pressi della Cattedrale (via Giovanni Barone 1, +39 389 7897956 – +39 0881 961849) offre ottimi salumi e formaggi di produzione propria dell’azienda di famiglia Piana delle Mandrie, nonché piatti locali veramente speciali, dalle terrine di verdure all’immancabile carne di maiale.

Per dormire, l’ospitalità di un piccolo B&B al piano nobile di un antico palazzo con 5 stanze arredate in modo raffinato con pezzi di design: Camera a sud (piazza Marino Boffa 13-14-15, +39 0881 966073 – +39 347 4895141 Gaetano; +39 340 9626317 Michele – info@cameraasudbovino.it). Al mattino una ricca colazione e poi, scesi in piazza, la visita al Museo Civico intitolato a Carlo Gaetano Nicastro e ospitato nel Palazzo Pisani. Qui le “star” sono le stele antropomorfe del III millennio a.C.

Consigliata la passeggiata tra Bovino e Deliceto verso l’ottocentesca Masseria Salecchia che, immersa in 200 ettari di bosco, propone un tuffo nel passato con i suoi latticini fatti alla vecchia maniera e le escursioni tra gli alberi per grandi e piccini. Posto ideale per chi vuole mangiare sano, trascorrere giornate all’insegna del relax e con il proprio cane (+39 340 7745309 – +39 345 6434437 – info@masseriasalecchia.it). Anche chi sceglie di soggiornare a Il Trifoglio (piazza Giovanni XXIII 15, +39 0881 961205 – +39 347 4895141 – +39 335 8223301), della stessa famiglia Nicastro proprietaria di Camera a Sud, può portare con sé il suo quattro zampe, mentre per i patiti del benessere, l’ideale è Palazzo San Procopio, un B&B ricavato all’interno di un antico edificio dotato di centro benessere e di un suggestivo affaccio da cartolina sul borgo (+39 0881 961926 – info@lepietredelborgo.it).