Siamo tornati a Matera (il nostro primo racconto: https://www.cittameridiane.it/tra-i-sassi-di-matera/), perché è una città magica che esercita un fascino irresistibile e che oggi, preparandosi al suo ruolo di Capitale della Cultura 2019, si presenta ancor più attrattiva ed effervescente. Questa volta il nostro giro si è svolto tra i saliscendi e i percorsi tortuosi dei “vicinati” e delle case scavate nella roccia del Sasso Caveoso, dominato dal Monterrone con le chiese rupestri della Madonna de Idris e San Giovanni.

Tra i Sassi e il Parco Scultura La Palomba

Ma prima abbiamo fatto una passeggiata nel silenzio quasi irreale del Parco Scultura La Palomba, dove all’interno del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri, è nato per iniziativa dello scultore Antonio Paradiso, una sorta di museo en plein air. Infatti, in questo spazio di sei ettari, ex sito paleolitico, villaggio neolitico con trincea fortificata e fondo di capanna, pozzo e muro megalitico, negli ultimi cento anni trasformata in cava di tufi poi abbandonata, hanno trovato la loro casa le sculture in ferro e pietra di Nicola Carrino, Pietro Coletta, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Hidetoshi Nagasawa, Giuseppe Spagnulo, Mauro Staccioli. Al centro, ben visibile anche dalla strada, troneggia un’automobile schiacciata da un masso, opera di Antonio Paradiso. La discesa verso la cava svela poi le altre opere spesso dedicate al volo degli uccelli e al mito di Icaro.

L’ingresso è libero – eventuali offerte verranno utilizzate per la cura del parco che rimane aperto tutto l’anno, festivi inclusi. La Galleria può essere visitata telefonando ai numeri +39 328 9716135 – +39 339 8663196 (Contrada Pedale della Palomba, Strada Statale 7 Via Appia – www.parcosculturalapalomba.it).

Proseguendo per il centro della città, l’ideale per raggiungere a piedi l’affaccio sul Sasso Caveoso da piazzetta Pascoli, è parcheggiare l’auto su via Ridola. Prima di affrontare la passeggiata fino a Porta Pistola, il grande spiazzo che si incontra scendendo nel Sasso Caveoso, il consiglio è quello di fermarsi a fare uno spuntino da La Latteria (via Duni 2, +39 0835 312058 – +39 328 4626742 – www.lalatteriamatera.it).

Noi, che siamo arrivati di domenica alle 14,45 siamo stati accolti e rifocillati con gentilezza, professionalità e tanta cortesia. Tornati in piazzetta Pascoli, costeggiando Palazzo Lanfranchi, che ospita il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata (piazzetta Pascoli 1 – +39 0835 310137 – 256262), ci si inoltra nella parte meno rimaneggiata dell’impianto cittadino, dove poter ancora assaporare l’atmosfera del passato. Proprio ad angolo su Calata Ridola si trova il B&B di charme L’Angolo del Poeta dove Anna ed Enzo hanno ospitato noi tre di Città Meridiane per la notte: ve ne parliamo nei nostri Sognidoro.

Porta Pistola, che fa da crocevia tra il Sasso Barisano e quello Caveoso, si affaccia a strapiombo sul canyon dove scorre il torrente Gravina: da qui si imbocca un ripido sentiero ciottoloso nel suggestivo scenario del Parco Regionale delle Chiese Rupestri del Materano (Ente Parco, via Sette Dolori 10 – +39 0835 336161 – www.parcomurgia.it) dove il torrente Jesce confluisce nella Gravina. Proprio in questo punto è stato costruito il nuovo ponte nei Sassi di Matera, una “passerella sospesa” ubicata in corrispondenza dell’attacco del sentiero che risale dalla Gravina verso Murgia Timone, con una lunghezza di circa 35 metri e con altezza massima di 9,50 metri.

Il ponte è ben visibile anche dal balcone nei pressi della Chiesa di San Pietro Caveoso. Questa chiesa, costruita a picco sul torrente, è la più imponente e importante dopo la Cattedrale e incute in chi entra soggezione dovuta al fascino che emana l’interno a un’unica navata con il soffitto a tavoloni in legno dipinto che rappresentano “Il cristo che affida il futuro della Chiesa a San Pietro”, “Madonna del Confalone” e “Conversione di San Paolo”. La navata centrale termina con un altare settecentesco dominato da un polittico in legno datato intorno al 1540, opera di un anonimo pittore materano.

Prima di lasciare Matera alla volta di Montescaglioso è bene far scorta del suo profumato e fragrante pane da Panificio Cifarelli (via Istria 17 – tel. +39 0835 385630; via La Martella 93 – tel. +30 0835 383099; www.panificiocifarelli.it), con forno a legna attivo sin dal 1947, dove potrete anche trovare gli irresistibili crackers ai cereali antichi da sgranocchiare durante il breve tragitto in auto.

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