Ne avevamo sentito parlare. Ma esserci è un’altra cosa. Venerdì sera, dopo varie volte in cui invitati non abbiamo potuto partecipare, siamo stati, grazie al comune amico Vittorio Cavaliere, parte della grande festa organizzata da Tuccino per rendere onore al prestigioso riconoscimento ricevuto qualche settimana fa dalla “Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso”: essere inserito tra i migliori dieci menu di pesce dell’anno. Una affollatissima festa organizzata per dar rilievo a questo prezioso inserimento, ma soprattutto per ringraziare i tanti clienti-amici che hanno permesso questo successo e questa lunghissima carriera, iniziata con il papà Tuccino e continuata con i figli Pasquale e Maria Teresa.

Tuccino inserito tra i migliori dieci menu italiani di pesce dell’anno

Innanzitutto, è stato importante per noi essere considerati gli amici di Pasquale e aver avuto l’invito a stargli vicino in questa bella serata. Poi è stato coinvolgente e commovente essere accolti dalle sue parole di benvenuto che sono state come un grande abbraccio: Pasquale come al solito è stato in grado di condensare tutte le emozioni in un messaggio, forte, deciso, di grande amore.

Tuccino
(Ph. di Gianni Ferramosca)

Amore per la vita, soprattutto, da parte di un “diversamente innamorato”.

Non sarebbe stata possibile definizione migliore. Semplicemente perché meglio di come si definisce Pasquale non sa farlo nessuno.

Lui continua a essere l’anima di questo posto, il deus ex machina, ora più che mai dato che una macchina lo aiuta a esprimersi. Ma nonostante ciò si riesce a carpire comunque tutto il calore che c’è nelle sue parole, l’entusiasmo e l’immenso sentimento, ricambiato, di amicizia.

Tanti, tantissimi gli amici accorsi. Come le altre volte. Soltanto che le altre volte noi non c’eravamo. Invece venerdì 2 dicembre siamo stati lì e vivere in prima persona i momenti di affetto che tanta gente ha tributato a lui e alla sua famiglia è stata davvero una grande emozione. Superata soltanto da quella in cui abbiamo chiacchierato direttamente con Pasquale: non avevamo dubbi, ci ha riconosciuto subito, ricordando le sue serate trascorse a Conversano in gioventù.

Tuccno
(Ph. di Gianni Ferramosca)

E poi… Emozioni su emozioni sulle note delle canzoni interpretate dal vivo da Memo Remigi, quando la musica si è intervallata alle portate. Qui, che dire. Tuccino non si discute: i migliori fra i produttori di Puglia e non solo hanno fatto a gara ad attirare, come flessuose e ammalianti sirene, la gente che girava rapita intorno al grande tavolo centrale sul quale si sono alternati salumi e formaggi, fresche e gustose insalate, fritture e arrosti misti di pesce e molluschi, primi piatti dai saporiti condimenti. Tutt’intorno, come una grande corona, i tavoli allestiti per i vini. Imbarazzante la scelta, impossibile assaggiarli tutti.

Tuccino
(Ph. di Michele Natale)

E poi, immancabili, le ostriche dalla Bretagna e, fuori sul fronte mare, è stato comunque piacevole affrontare l’aria frizzantina per immergersi nella sublime bontà dei panzerotti fritti e della carne alla brace.

Tuccino
(Ph. di Gianni Ferramosca)

Una serata che non sarà difficile dimenticare. Ma che, siamo sicuri, gli instancabili Vittorio e Pasquale stanno già impegnandosi a ripetere al più presto: perché non c’è nulla di più vitale del calore degli abbracci e della luce che emana dal sentimento più vero, puro e sincero dell’amicizia profonda.

(Foto di copertina di Gianni Ferramosca)

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here